martedì 8 gennaio 2013

La discoteca del sesso


Ehi Bubi non mi hai ancora raccontato della tua serata in discoteca…
Giulì è stata fantastica!
Hai fatto strage di cuori?
Mi sono infilato in quella discoteca per sottrarmi a una serata di sesso insignificante e mi sono ritrovato in pista, scatenato e felice. Bello davvero, ho messo tutta la mia energia nei volteggi e ho riascoltato suoni di tanti anni fa, meravigliose vibrazioni di gioia.
Incontri?
Moltissimi. Di attimi e sguardi, sensazioni proprio favolose Giulì. Tutto e niente. In allegria vera. Senza trame e senza ritmi forzati. Sono stato bene. Ho colto dietro ogni respiro qualche ansia che scivolava via, almeno in quelle ore, almeno in quella baldoria spontanea, almeno in quell’atmosfera calda.
Bello, mi piace questo racconto Bubi! Il sorriso che hai stampato ora sul viso mentre ricordi quella sera spiega ancora meglio delle parole. Che luce!
Ecco, proprio un po’ di luce, esatto Giulì. Sarebbe stata una lunga notte tenebrosa, invece è stato un cielo di stelle…Orgasmi diversi, un godimento alternativo veramente entusiasmante. Un panorama splendido di corpi in movimento!!!
Quindi hai tenuto a bada i brutti pensieri?
Si sono rilassati gli ingranaggi mentali, Giulì. Per quella manciata di ore ho staccato la spina e sono stato il nostro Bubi. Solo il mattino dopo sono ricomparse le nuvole ma ho ingranato la marcia di viaggio e sono schizzato lontano.
Via da questo strazio.
Via, diciamo.
Il sesso insignificante sarebbe stato impossibile Bubi. Sono contenta che tu abbia trovato una ciambella di salvataggio! Ma lei?
Lei se ne è fatta una ragione, credo. E’ scaltra e navigata, avrà sicuramente capito che la scopata sarebbe saltata, che avevo organizzato tutto per evitarla. Ovviamente ha finto di godersi comunque la serata e, mi sa, ha volto altrove lo sguardo.
Uhm è proprio in piena caccia?
Si, Giulì. E’ molto intraprendente, starà già pensando alla prossima preda.
Ma è una donna interessante?
Nooooooo, Eleonora è una di quelle tipe banalmente inquiete un po’ sballate e piuttosto scialbe. Prova a fare i numeri acrobatici a letto per rendersi indimenticabile ma la scordi subito…C’è poca anima.
Un’altra quarantenne irrisolta, insomma. Che tristezza.
E’ triste che si arrabattino a piacere ancora solo con il corpo e non abbiano alcuna idea di cosa voglia dire essere amici, amare, dare qualcosa, condividere, respirare con qualcuno. Nutrono di frivolezze pure se stesse. Però guai a dire loro che possono scopare e basta, senza implicazioni e aspettative. Fingono di essere libere ma non lo sono. Magari vanno con l’uomo dell’amica e poi hanno il coraggio di raccontarsi sfigate, deluse e roba del genere.
Il sesso, il sesso. Uff, Pedro ha proprio ragione!
Certo, Pedro ha drammaticamente ragione.
CONTINUA

giovedì 27 dicembre 2012

Il sesso dell'età. O l'età del sesso


Bubi, Pedro vuole riferimenti alle età delle tue amanti…
Lo so, è più che comprensibile, anche a te è chiaro vero Giulì?
Molto chiaro, Bubi. Una volta c’era il limite minimo della maggiore età, adesso hai elevato un po’ gli anni della scelta!
Per forza, Giulì. Già quelle di 30 anni mi creano problemi, figuriamoci più giovani.
C’è un’età del sesso o un sesso dell’età?
Entrambi, Giulì. Il guaio è che adesso trovi trentenni che aspirano a marito e famiglia ma sono completamente impreparate nei fatti a qualsiasi rapporto e impegno. Sotto i 30 hanno mille esperienze sessuali ma sono comunque acerbe in fascino.
E sui 40?
Dipende. Molte ti arrivano con tutto il bagaglio di delusioni, rabbia e ferite. Altre con il diavolo in corpo perché devono godersi alla grande l’ultimo decennio di “nuova gioventù”. E altre ancora appassite, fredde, vecchie.
Un disastro, Bubi. Alla fine vuoi dirmi che applaudi alla 55enne Orietta?
Orietta merita sicuramente un applauso! E’ una donna appassionata, allegra, intelligente e piena di charme. Anche a letto è una buona compagnia, Giulì.
Eppure non siete mai andati oltre incontri sporadici…
Perché Orietta è una mamma quasi nonna, una donna a tempo pieno, sul lavoro, in casa, con i figli. Per lei sono un amico con il quale tenere anche i sensi arzilli ma non penserebbe mai a qualcosa di più.
E tu?
Provo affetto e stima. Non potremmo essere una coppia ma è una donna che apprezzo molto e, soprattutto, una donna che potrebbe dare parecchie lezioni a quelle più giovani credimi Giulì.
Ti credo, Bubi. Però tu sei anche un grande estimatore della carne fresca e soda. Parliamoci chiaro, non ho mai pensato che le ventenni ti regalassero chissà quali emozioni erotiche però è sempre stato evidente il tuo sguardo rapito dalla bellezza aitante del fiore della gioventù!
Hai ragione, Giulì. Il corpo di una ventenne è un trionfo di pelle, ormoni, vitalità, richiamo sessuale. Ma tra un bacio e l’altro, Giulì, talvolta è dura reggere una conversazione e una complicità con tanta immaturità…
Forse stai semplicemente invecchiando eh eh!!!
E’ vero anche questo. Adesso ho bisogno anche della testa, Giulì.
Ma dai per una scopata vai a scomodare la testa?!
E’ così, Giulì…pure per il desiderio ci vuole un’intesa, un incontro di pensieri e risate, di gusti e percorsi.
Però il sesso con una donna avanti negli anni è anche un sesso più impegnativo o no?
Più impegnativo o più profondo, ecco.
Bubi range di età 40-60 ok?
Perfetto.
E come la mettiamo con il seno cadente, la pancia, le vene varicose, la cellulite, i movimenti poco fluidi?
Quelle sono menate femminili Giulì! E poi ti assicuro che la cellulite è democratica, non guarda in faccia l’età! Oggi ci sono 50enni in perfetta forma, cara Giulì…toniche e sensuali!
CONTINUA

giovedì 13 dicembre 2012

Laura: solo sesso, grazie!


E’ proprio vero, Giulì: viva Laura, per sempre. Laura vuole solo sesso. Non si fa paranoie e non complica la vita degli altri. E’ serena, sincera, piena di verve.
E ha pure una bella testa, Bubi. Quando lavoravamo insieme c’era molta complicità tra noi. E’ una persona pratica, diretta, pulita.
Lo so, lo so…
Ehi Bubi ti è mai capitato di incontrare una donna interessante come Laura, qualcuna che ti ha preso molto e che avrebbe potuto farti innamorare alla quale ti sei avvicinato appunto sentimentalmente sentendoti rispondere “solo sesso, grazie!”
Proprio Laura, mia cara Giulì. Con lei sono stato subito molto bene, non solo a letto. Ero rapito dalla sua immediatezza e dalla sua intelligenza libera così sono scattati pensieri molto romantici…
Davvero?! E lei?
Lei mi ha frenato, con cortese fermezza. Ricordo pure le sue parole: Bubi, mi piaci tantissimo e spero di non perderti ma una cosa deve essere chiara, “solo sesso”.
Inequivocabile.
Infatti, Giulì. Da allora non ho mai più accarezzato l’idea e con lei vivo il sesso in modo straordinario. Le atmosfere, le emozioni, gli stimoli, le parole…è tutto unico!
Sai perché Laura rifiuta coinvolgimenti sentimentali?
Perché ama il sesso, Giulì. E lo ama veramente. Tanto da non poterlo rinchiudere in una coppia, tanto da dovergli lasciare le ali, tanto da farla sentire felice.
Ci credi?
Ne ho dubitato a lungo, pensavo avesse qualche ferita profonda e una fottuta paura. Ma il tempo mi ha convinto che non menta, d’altra parte ritengo Laura incapace di menzogne.
Uhm, anch’io considerato Laura una persona assolutamente lontana dalle bugie e dall’ipocrisia. Io scherzo dicendo che è malata di sesso ma… è ninfomane?
Non in senso stretto, Giulì. Ma il sesso è la sua attrazione maggiore, la sua passione, la sua gioia. E’ proprio questione di piacere.
Eh eh chi non gode a godere?!?!?!?
Già, forse siamo tutti così ma ci mascheriamo di morale e sentimenti, non so Giulì. Di certo lei vive bene la sua vita. E riesce ad essere anche una grande amica.
Confermo, Bubi, mi manca. Però adesso raccontami: com’è tra le tue braccia? Dolce o agguerrita?
Soave, veemente, calda. Che scopate poetiche, Giulì!
Addirittura poetiche! Dunque niente di trasgressivo e acrobatico.
Macché trasgressioni. Per lei è tutto naturalmente possibile…anche con le acrobazie. Però non ci sono esagerazioni inseguite, derive clamorose, audacie spropositate. E’ tutto autentico, ecco.
CONTINUA

mercoledì 5 dicembre 2012

Antonia orgoglio sexy


D’accordo, domani sarà tuo e di Laura. Ne godo un po’ anch’io, Bubi. Ultimamente mi facevi preoccupare…
Perché Giulì?
Perché rischiavi l’abisso, Bubi.
Giulì non esagerare, dai!
Non esagero. Quell’arpia travestita da intellettuale ti ha rosolato bene, caro Bubi. Per poi ovviamente infischiarsene di te. Voleva solo riuscire a conquistarti, a sedurti in corpo e anima per poter esibire il trofeo. E tu per lei, come uno sprovveduto, hai preso a mortificare il corpo e a limitarti in tutto svilendo la tua essenza. Così, in preda alla desolazione, sei andato a cercare passione e brio là dove credevi fossero genuini… cascando in un altro equivoco del passato, Bubi. Ma quando imparerai a conoscere davvero le donne?
L’equivoco del passato è Antonia, Giulì?
Certo, proprio lei! Quella che secondo te, e solo secondo te, è passione e brio. Bubi, svegliati! Antonia all’epoca aveva bisogno di dimostrare a se stessa che era ancora piacente e sexy pure per un maschione ambito come te. Ovviamente avrebbe gradito anche riuscire a farti innamorare…non perché ti amasse ma perché sarebbe stato un nutrimento speciale per il suo orgoglio, caro Bubi. E tu, sfuggendo all’agonia dell’umiliazione della carne che ti eri imposto per quella intellettuale da strapazzo, hai cercato quella risata e quello sguardo ben calibrati per spandere aria di leggerezza…Bubi, Bubi…
E mi ha giocato un brutto scherzetto.
Eh, dolce Bubi, quando capirai che le donne sono vendicative? Tu l’hai trattata come tutte, lei con tutto l’orgoglio che si ritrova ha atteso sulla sponda del fiume il tuo cadavere. Ora insisti a credere che sia schietta e buona?
Giulì, non infierire, non voglio più pensarci. Eravamo lì a un passo dall’abbraccio e si è defilata. Pensi che non mi abbia ferito? Basta, inutile stare qui a leccarsi le ferite.
Inutile?!?!? Tu continuerai a cadere nelle trappole, Bubi. Glissi e non urli che sono streghe! Per un attimo di piacere svendi la dignità…
La dignità non è in me da parecchio tempo, Giulì. Non sospetti sia per questo che Pedro abbia preso ad evitare contatti diretti con me?
Li evita perché tu, stolto, hai dato più importanza alle donnette, soprattutto le finte intellettuali, che a un amico come lui. Bubi, riprendi il timone della tua vita. Evviva Laura e quelle autentiche come lei!
Ma almeno il sesso…
Già, Bubi, tu ti sei ostinato a ritenere che il sesso fosse un’oasi di verità. Godimento sereno e libero. Macché. Anche lì le donne sfoderano artigli, cervellotiche velleità, protagonismi, complessi pericolosi, tarli e roba del genere!
Un sano orgasmo no eh?!
No, Bubi. O meglio, cercalo con le donne “giuste”. Smettila di farti ingannare, guarda in faccia la realtà, affrancati dalla tua “signorilità” che giustifica bisbetiche, ipocrite e irrisolte di ogni tipo.
Sembra facile…ma non lo è, Giulì.
CONTINUA

mercoledì 28 novembre 2012

Malata di sesso


Meglio una sana sega, anche per me che sono allergico…alle seghe.
Ma il prurito ti prende alla mano a al…membro?
Ah ah ah, Giulì, attenta perché parto con il solletico!
No, dai, ok, sei allergico alle seghe lo so, per te si gode solo in compagnia, però il gioco di mani può fartelo anche una donna no?
Uff, Giulì, è una roba da ragazzi quella. Almeno per me, ecco. Il rapporto sessuale con una donna lo vedo in termini più complessi, dai Giulì.
Bubi un uomo e una donna possono esplorarsi, di mani, di bocca, di lingua. Il petting e le pratiche di sesso possono essere tutte appaganti. Non trovi?
Certo certo. Ok, se inserisci la sega nel contesto di reciproca attenzione e scoperta ci sto eccome. Qualsiasi modo in cui si raggiunge piacere è ammesso e apprezzato, Giulì. Anche se conosci la teoria sulla difficoltà della sega…
Quale teoria?
Quella che vuole che a farla bene sia solo la mano maschile! Il pene, cara mia, è roba delicata eh eh, non sempre le donne sanno fare i movimenti giusti con il ritmo magico!
Questo è indubbio. Vuoi dirmi se ne hai trovata almeno una brava?
Una più che brava, direi mitica, è Laura.
Laura la mia ex collega, quella malata di sesso?
Malata di sesso davvero! Si, proprio lei. Una perfezionista.
Della sega?
Non solo. Dell’attività sessuale in senso ampio, molto ampio. Lei si applica, si impegna, cerca il massimo. Attimo per attimo. E’ sesso-dipendente, è vero, però è una bella persona sai?
Lo so, Bubi, mi è spiaciuto molto non lavorare più con lei. Anche professionalmente era una “precisetti”. E comunque una donna molto leale e disponibile.
Disponibile in tutti i sensi…
Eh si, Bubi. Dal capo ai colleghi maschietti credo che sia stata a letto con tutti. Però insomma era altrettanto generosa e solidale con le colleghe, sul lavoro e nella vita. Viva Laura! La vedi ancora?
Non la vedo da almeno un mese. Mi manca un po’. La chiamerò presto.
Messaggio, messaggio! Dai, scrivile. Non ho mai letto un suo sms, voglio valutare…
D’accordo. Uhm, vediamo…”tesoro non ho più tue notizie, ho voglia di vederti”, pulito, tranquillo e lineare.
Bene Bubi. Attendiamo la risposta e nell’attesa sgranocchiamo qualcosa.
Urca!
E’ Laura?
Si, et voilà la risposta, Giulì: “ciao bel maschione, ne ho voglia anch’io! Combiniamo la palestra per domani”
La palestra allude a sfrenatezze carnali?
Oh già, Giulì. Meriti un bacio, mi hai fatto ricordare Laura e domani mi gode qualche ora di malattia del sesso. Grazie!
CONTINUA

lunedì 26 novembre 2012

Amanda sesso in coktail


E poi si è innamorato di Amanda. Anche lì dispendio inutile di energie…
Con Amanda è del tutto impossibile spuntarla. Beve gli uomini come un cocktail, Giulì!
E se insisti con le dolci attenzioni…
Spara! Insomma c’è il rischio che ti impallini, in qualche modo. E’ refrattaria all’amore, Amanda.
Lo so, lo so. Il povero Lucio ha pianto sconsolato sulla mia spalla, Bubi. Questa Amanda gli ha straziato il cuore. D’altra parte è così bella e sofisticata…e simula bene.
Dai, Lucio si illude al primo sguardo, è innamorato dell’amore. Con Amanda tutto è chiaro dal primo istante ma lui si è perso nella sua malia. Amanda è una che dichiara subito “sesso senza complicazioni sentimentali”, in cambio solo cocktail, cene, serate mondane.
Come una escort?
Amanda non fa la professione, non ha una tariffa Giulì. Ma concede le grazie a chi le fa frequentare bei locali, la porta a eventi speciali, la mette in contatto con i posti e la gente alla moda. Non si può neanche dire che cerchi il rampollo danaroso, non vuole accasarsi! A lei piacciono i brividi della movida, i bei vestiti, i profumi carissimi, le discoteche di tendenza, i party esclusivi.
E il sesso.
Ma si, Giulì, le piace anche il sesso. Però lo consuma come una coppa di champagne bevuta da un ubriaco. A golate grossolane, senza troppo godersi il gusto. Non si lascia neanche andare troppo, non adora i preliminare, fila dritto al sodo del congiungimento carnale.
Scopate flash!
Ah ah ah quella delle scopate flash era Caterina, all’autogrill. Però Caterina rideva, urlava, si abbandonava in amplessi calienti. Amanda non è gelida ma è tutta tecnica!
Tecnica?
Si, Amanda si accoppia secondo regole da manuale della sveltina senza troppa fantasia.
Accidenti quindi non è sesso senza complicazioni sentimentali, è proprio sesso senza fronzoli di passione Bubi.
Vero. Come dice quel vecchio maiale di Eusebio, Amanda è buona solo per togliersi il bisogno. La usi al posto della mano.
Dai, Bubi, che squallore!
Squallido ma reale, Giulì. Pedro confermerà abbondantemente l’esistenza di simili contesti scialbi, credimi. Ci sono le ninfomani e ci sono le frigide, ai due estremi. Amanda talvolta sembra proprio frigida. Emette quel verso finale di orgasmo quasi come se fosse un gong di fine match. Basta, su, abbiamo finito: non lo dice ma il suono è quello.
Che orribile donna, Bubi. Pensi che non abbia mai goduto davvero?
Con me ha commentato: possiamo rifarlo. Ho immaginato fosse un complimento, una frase di gradimento, un moto di goduria. Ma con quelle parole e quel tono dopo un incontro sessuale easy, incolore e rapido non mi ha certo stuzzicato la voglia Giulì.
Hai fatto il bis?
No, Giulì. Mi ha cercato ma ho preferito non risponderle.
Meglio una sana sega?
CONTINUA

venerdì 23 novembre 2012

Enrica la sgualdrina


E Enrica la sgualdrina quale performance da kamasutra predilige?
Uhhhh Giulì, la sgualdrina!
Secondo il vocabolario Treccani dicesi sgualdrina la donna il cui comportamento, specialmente sessuale, contravviene ai canoni tradizionali e del pudore; equivale in genere a prostituta e al più volgare puttana, e come questo si usa per lo più come ingiuria. In sostanza Enrica è la quintessenza della sgualdrina.
Perché il suo comportamento, specialmente quindi non solo sessuale, contravviene ai canoni tradizionali e del pudore…Giusto, il vocabolario Treccani si è ispirato a Enrica.
Una figura sporca quella di Enrica, neanche tu sei riuscito a difenderla Bubi.
Tu sei stata molto dura con lei Giulì ma effettivamente non potevo darti torto. Ricordo ancora Lucio: “darle della baldracca è come farle un complimento, è letteralmente schifosa”.
Lo ricordo anch’io…scandiva “s c h i f o s a” con l’espressione veramente nauseata e inorridita.
E lei è entrata poco dopo al bar baccagliando con l’amica come una scaricatrice di porto…con tutto il rispetto per i camalli.
Già!!! Lucio è fuggito via come se avesse visto il diavolo in persona. Certo che tu e Lucio avete comunque avuto un bel coraggio a frequentarla! D’accordo, fisicamente è pure bonazza però…
Frequentarla è una parola grossa, almeno per me. Lucio ha resistito qualche settimana, ha provato a domarla, si era ostinato a credere che avesse solo bisogno di dolcezza e affetto, insomma voleva fare il dottore che comprende e cura. Io ho concentrato tutto in un pomeriggio, Giulì., di più era insostenibile. D’altra parte ne conoscevo già la sconcezza: più di una scopata non si poteva fare!
Uff, Bubi, anche questo per me è difficile da accettare. E’ proprio un accoppiamento animalesco.
Eh quello con Enrica si, ammetto e confesso. Ne ho conosciute poche così indecenti.
Ma a letto è una iena?
E’ spregiudicata come fuori dal letto, Giulì. Un po’ ingorda un po’ sgraziata un po’ porca un po’ sboccata. Onestamente è bocciata pure sul fronte sessuale. Non è una maialona che attizza, seduce e ci sa fare, è solo oscena.
Chissà come ha retto il povero Lucio… Enrica ridacchiava i primi giorni “il damerino cavalca la puttana”.
Davvero non riuscivo a capacitarmi della sua ostinazione! Meno male che in capo a un paio di settimane meditava di gettare la spugna e alla terza era, appunto, disgustato.
CONTINUA