mercoledì 28 novembre 2012

Malata di sesso


Meglio una sana sega, anche per me che sono allergico…alle seghe.
Ma il prurito ti prende alla mano a al…membro?
Ah ah ah, Giulì, attenta perché parto con il solletico!
No, dai, ok, sei allergico alle seghe lo so, per te si gode solo in compagnia, però il gioco di mani può fartelo anche una donna no?
Uff, Giulì, è una roba da ragazzi quella. Almeno per me, ecco. Il rapporto sessuale con una donna lo vedo in termini più complessi, dai Giulì.
Bubi un uomo e una donna possono esplorarsi, di mani, di bocca, di lingua. Il petting e le pratiche di sesso possono essere tutte appaganti. Non trovi?
Certo certo. Ok, se inserisci la sega nel contesto di reciproca attenzione e scoperta ci sto eccome. Qualsiasi modo in cui si raggiunge piacere è ammesso e apprezzato, Giulì. Anche se conosci la teoria sulla difficoltà della sega…
Quale teoria?
Quella che vuole che a farla bene sia solo la mano maschile! Il pene, cara mia, è roba delicata eh eh, non sempre le donne sanno fare i movimenti giusti con il ritmo magico!
Questo è indubbio. Vuoi dirmi se ne hai trovata almeno una brava?
Una più che brava, direi mitica, è Laura.
Laura la mia ex collega, quella malata di sesso?
Malata di sesso davvero! Si, proprio lei. Una perfezionista.
Della sega?
Non solo. Dell’attività sessuale in senso ampio, molto ampio. Lei si applica, si impegna, cerca il massimo. Attimo per attimo. E’ sesso-dipendente, è vero, però è una bella persona sai?
Lo so, Bubi, mi è spiaciuto molto non lavorare più con lei. Anche professionalmente era una “precisetti”. E comunque una donna molto leale e disponibile.
Disponibile in tutti i sensi…
Eh si, Bubi. Dal capo ai colleghi maschietti credo che sia stata a letto con tutti. Però insomma era altrettanto generosa e solidale con le colleghe, sul lavoro e nella vita. Viva Laura! La vedi ancora?
Non la vedo da almeno un mese. Mi manca un po’. La chiamerò presto.
Messaggio, messaggio! Dai, scrivile. Non ho mai letto un suo sms, voglio valutare…
D’accordo. Uhm, vediamo…”tesoro non ho più tue notizie, ho voglia di vederti”, pulito, tranquillo e lineare.
Bene Bubi. Attendiamo la risposta e nell’attesa sgranocchiamo qualcosa.
Urca!
E’ Laura?
Si, et voilà la risposta, Giulì: “ciao bel maschione, ne ho voglia anch’io! Combiniamo la palestra per domani”
La palestra allude a sfrenatezze carnali?
Oh già, Giulì. Meriti un bacio, mi hai fatto ricordare Laura e domani mi gode qualche ora di malattia del sesso. Grazie!
CONTINUA

lunedì 26 novembre 2012

Amanda sesso in coktail


E poi si è innamorato di Amanda. Anche lì dispendio inutile di energie…
Con Amanda è del tutto impossibile spuntarla. Beve gli uomini come un cocktail, Giulì!
E se insisti con le dolci attenzioni…
Spara! Insomma c’è il rischio che ti impallini, in qualche modo. E’ refrattaria all’amore, Amanda.
Lo so, lo so. Il povero Lucio ha pianto sconsolato sulla mia spalla, Bubi. Questa Amanda gli ha straziato il cuore. D’altra parte è così bella e sofisticata…e simula bene.
Dai, Lucio si illude al primo sguardo, è innamorato dell’amore. Con Amanda tutto è chiaro dal primo istante ma lui si è perso nella sua malia. Amanda è una che dichiara subito “sesso senza complicazioni sentimentali”, in cambio solo cocktail, cene, serate mondane.
Come una escort?
Amanda non fa la professione, non ha una tariffa Giulì. Ma concede le grazie a chi le fa frequentare bei locali, la porta a eventi speciali, la mette in contatto con i posti e la gente alla moda. Non si può neanche dire che cerchi il rampollo danaroso, non vuole accasarsi! A lei piacciono i brividi della movida, i bei vestiti, i profumi carissimi, le discoteche di tendenza, i party esclusivi.
E il sesso.
Ma si, Giulì, le piace anche il sesso. Però lo consuma come una coppa di champagne bevuta da un ubriaco. A golate grossolane, senza troppo godersi il gusto. Non si lascia neanche andare troppo, non adora i preliminare, fila dritto al sodo del congiungimento carnale.
Scopate flash!
Ah ah ah quella delle scopate flash era Caterina, all’autogrill. Però Caterina rideva, urlava, si abbandonava in amplessi calienti. Amanda non è gelida ma è tutta tecnica!
Tecnica?
Si, Amanda si accoppia secondo regole da manuale della sveltina senza troppa fantasia.
Accidenti quindi non è sesso senza complicazioni sentimentali, è proprio sesso senza fronzoli di passione Bubi.
Vero. Come dice quel vecchio maiale di Eusebio, Amanda è buona solo per togliersi il bisogno. La usi al posto della mano.
Dai, Bubi, che squallore!
Squallido ma reale, Giulì. Pedro confermerà abbondantemente l’esistenza di simili contesti scialbi, credimi. Ci sono le ninfomani e ci sono le frigide, ai due estremi. Amanda talvolta sembra proprio frigida. Emette quel verso finale di orgasmo quasi come se fosse un gong di fine match. Basta, su, abbiamo finito: non lo dice ma il suono è quello.
Che orribile donna, Bubi. Pensi che non abbia mai goduto davvero?
Con me ha commentato: possiamo rifarlo. Ho immaginato fosse un complimento, una frase di gradimento, un moto di goduria. Ma con quelle parole e quel tono dopo un incontro sessuale easy, incolore e rapido non mi ha certo stuzzicato la voglia Giulì.
Hai fatto il bis?
No, Giulì. Mi ha cercato ma ho preferito non risponderle.
Meglio una sana sega?
CONTINUA

venerdì 23 novembre 2012

Enrica la sgualdrina


E Enrica la sgualdrina quale performance da kamasutra predilige?
Uhhhh Giulì, la sgualdrina!
Secondo il vocabolario Treccani dicesi sgualdrina la donna il cui comportamento, specialmente sessuale, contravviene ai canoni tradizionali e del pudore; equivale in genere a prostituta e al più volgare puttana, e come questo si usa per lo più come ingiuria. In sostanza Enrica è la quintessenza della sgualdrina.
Perché il suo comportamento, specialmente quindi non solo sessuale, contravviene ai canoni tradizionali e del pudore…Giusto, il vocabolario Treccani si è ispirato a Enrica.
Una figura sporca quella di Enrica, neanche tu sei riuscito a difenderla Bubi.
Tu sei stata molto dura con lei Giulì ma effettivamente non potevo darti torto. Ricordo ancora Lucio: “darle della baldracca è come farle un complimento, è letteralmente schifosa”.
Lo ricordo anch’io…scandiva “s c h i f o s a” con l’espressione veramente nauseata e inorridita.
E lei è entrata poco dopo al bar baccagliando con l’amica come una scaricatrice di porto…con tutto il rispetto per i camalli.
Già!!! Lucio è fuggito via come se avesse visto il diavolo in persona. Certo che tu e Lucio avete comunque avuto un bel coraggio a frequentarla! D’accordo, fisicamente è pure bonazza però…
Frequentarla è una parola grossa, almeno per me. Lucio ha resistito qualche settimana, ha provato a domarla, si era ostinato a credere che avesse solo bisogno di dolcezza e affetto, insomma voleva fare il dottore che comprende e cura. Io ho concentrato tutto in un pomeriggio, Giulì., di più era insostenibile. D’altra parte ne conoscevo già la sconcezza: più di una scopata non si poteva fare!
Uff, Bubi, anche questo per me è difficile da accettare. E’ proprio un accoppiamento animalesco.
Eh quello con Enrica si, ammetto e confesso. Ne ho conosciute poche così indecenti.
Ma a letto è una iena?
E’ spregiudicata come fuori dal letto, Giulì. Un po’ ingorda un po’ sgraziata un po’ porca un po’ sboccata. Onestamente è bocciata pure sul fronte sessuale. Non è una maialona che attizza, seduce e ci sa fare, è solo oscena.
Chissà come ha retto il povero Lucio… Enrica ridacchiava i primi giorni “il damerino cavalca la puttana”.
Davvero non riuscivo a capacitarmi della sua ostinazione! Meno male che in capo a un paio di settimane meditava di gettare la spugna e alla terza era, appunto, disgustato.
CONTINUA

lunedì 19 novembre 2012

Lucy: il sesso acrobatico


Bubi, mi raccomando, fai buon allenamento in palestra…sai certe posizioni dell’amore richiedono un fisico atletico!
L’allenamento migliore lo faccio praticando il sesso acrobatico, Giulì. Ci sono donne con fantasie erotiche piuttosto movimentate e quindi ho grande esperienza di posizioni dell’amore.
Gli orifizi del sesso sono sempre quelli, alla fine si può giusto giocare sui contorsionismi Bubi. E poi c’è sempre il fatto che alcune forme di accoppiamento sono più “animalesche” e quindi emotivamente meno impegnative quando ti stai accoppiando con un partner occasionale…
Si, Giulì, spesso scelte e gusti sono determinati proprio dal contesto della relazione.
La scimmia piace?
Ecco, hai scelto un altro esempio di sesso a presa posteriore! Per me è un po’ faticosa, la penetrazione non è fluidissima insomma, fortunatamente non è particolarmente in voga. Ma ha avuto il suo tempo, con Caterina.
Caterina non era quella del 69 forever?
Fino a quando non ha deciso di sciogliere le riserve, Giulì. Lei andava di 69 perché “prenderlo dentro era tradimento”.
Ah poi ha capito che era tradimento anche prenderlo in bocca e si è data alla pazza gioia?!?!?
Esatto.
Uhm e a te Bubi piace la capriola, vero?
Wow, Giulì, la capriola è una posizione di grande trasporto erotico. Un vis a vis con sesso pieno. E’ una posizione molto “trasversale”: piace a Mia, a Cristina, a Lucy…capisci, Giulì?
Capisco, Bubi. Trovo che in effetti sia molto coinvolgente e passionale. Per l’enigma Lucy immagino molte posizioni: grovigli di corpi audaci e sofferti, andamenti sensuali altalenanti, sussurri, silenzi e gioco di sguardi.
Contorta, seducente, densa e intensa, Lucy è quella delle mille combinazioni erotiche a sensi in allerta.
E per la ninfomane vedo bene la posizione dell’amazzone…può dominare, imporre il ritmo, agitarsi a più non posso!
Brava, Giulì. La ninfomane non disdegna missionario, capriola, cariola e tutto il campionario del kamasutra, ovviamente…ma ha una predilezione per le gesta da amazzone. E devo dirti che non mi dispiace eh eh! Un bel godimento. 
CONTINUA

venerdì 16 novembre 2012

Kamasutra


E per ricordare degnamente Marie guarda che bel libro ti mostro, Bubi!
Caspita, Le Kama-Sutra toi-meme di Camille Saféris! Un gioiello, Giulì. L’avevo intravisto via internet. E’ tutto da godere.
E’ perfetto per celebrare Marie, vero?
Proprio perfetto. Sesso e umorismo erano, e immagino siano ancora, la sua linfa vitale. Lei adorava le armonie di corpo e spirito. Era di una leggerezza meravigliosa…Wow questo libro è davvero fantastico! E’ un libro per single ma divertente anche per la coppia.
Devo prestartelo?
Ah ah ah, non ho bisogno delle figure per avere ispirazioni, io! E poi le donne, Giulì, ne sanno una più del Kamasutra lo sai!
Hai toccato il punto. Pedro e la tastiera vivente vogliono la graduatoria di preferenze delle posizioni dell’amore…
Noooooooo, pure questa adesso, ma quando finiranno le loro analisi spietate e puntigliose?
Mai, temo hi hi hi. Su, ci sono incombenze peggiori. Dobbiamo ammettere che l’argomento non è affatto noioso o deprimente o spinoso. Possiamo avventurarci tra i contorcimenti pecorecci ridendoci su Bubi.
Sicuramente, Giulì. E quel pecoreccio rinvia già a una posizione piuttosto gradita…
La pecorina piace alle donne?
A molte donne piace e generalmente garba a tutti gli uomini. A differenza della romantica e classica posizione del missionario, alla pecorina l’uomo prende la donna da dietro quindi il sesso è più animalesco, i due amanti non si guardano negli occhi, l’uomo esercita un forte dominio e padroneggia il ritmo e la donna si sente fortemente posseduta.
Diciamo che quella del missionario è una posizione dell’amore, quella alla pecorina un accoppiamento.
Si può dire così, Giulì. Comunque anche in amore la libertà di congiungimento carnale è massima non credi?
Certo, certo. Alludo solo al fatto che la pecorina è una “tecnica” che si cala meglio in un rapporto sessuale con scarso o nullo coinvolgimento emotivo. Quella del missionario invece implica appunto l’incrocio degli sguardi, l’aderenza frontale dei corpi…insomma è più impegnativa a livello psicologico.
E’ vero. Non è un caso che le relazioni carnali impetuose, il mordi e fuggi su un raptus di eccitazione diciamo, si consumano spesso in modi “impersonali” ovvero con pose e acrobazie ardite e più fisiche che spirituali…La cariola è un altro esempio calzante. Però l’argomento è più complesso.
In che senso?
Qualche volta le fantasie erotiche si sfogano con partner occasionali proprio perché all’interno della coppia si creano difficoltà a vivere il sesso disinibito. Molte coppie non osano più, non sperimentano più, vivono un sesso “casto” e ripetitivo e finiscono poi per cercare altrove qualcosa di stuzzicante. E’ un errore. Insomma al sesso bisognerebbe abbandonarsi di più anche in amore, Giulì.
Ah sono d’accordo, Bubi!
CONTINUA

mercoledì 14 novembre 2012

Libidinosa Marie


Ricordi Marie, libidinosa Marie?
E come potrei dimenticarla, Giulì? La morbida, dolce, lussuriosa Marie!!! Ho sue notizie, è tornata in Francia, convive innamorata con Jean Paul e…aspetta un bimbo.
Che felicità, Bubi!
Si, da quel che leggo su facebook è proprio felice.
Bellissima Marie…fascinosa, simpatica, generosa.
Era così anche a letto, Giulì. Solare, seducente, burrosa e tenera. Una grazia soave.Pelle vellutata, corpo fluido, movenze sensuali, sguardo di miele. Così eccitante…
Una delle tue donne “migliori”, Bubi!
Sicuramente, Giulì. Con Marie era piacere puro e totale. Lei era schietta, disinibita, affettuosa, vivace, curiosa, deliziosa. Era femmina e amico.
Amico???? Ah già dicevi sempre che avevate un rapporto cameratesco!
Eppure di sesso ne abbiamo fatto davvero tanto! Ma fuori dal letto era come un amico: limpida, semplice, diretta. Sempre scherzosa, tranquilla, disponibile. Uno spettacolo di donna, Marie!
Ma non te ne sei innamorato!
No, fin dal principio abbiamo intuito che non c’era quel tipo di sentimento, noi eravamo splendidi amanti e splendidi amici. In scioltezza, con serenità. Potevamo passare una sera al bar davanti a una birra o una notte di passione bruciante. E tutto era armonioso.
Lei con il sesso aveva un atteggiamento molto aperto, vero?
Mooooolto aperto, Giulì. Per lei il piacere era uno spazio da vivere, con tutta l’intensità possibile. Si abbandonava al godimento, ecco. E con lei mi abbandonavo completamente anch’io…Mai una tensione, una pressione, una nota stonata. C’erano grande attrazione e grande carnalità. Amplessi densi, profondi, ricchi.
Sono Marie, libidinosa. Questa presentazione fu uno spasso!
Ah ah si…Marie impudica, calda e infoiata, con le curve sinuose e lo spirito godereccio restava una dama leggiadra e sublime!
Godo, godo, godo…
Esattamente! Davanti ai bignè trillava: godo, godo, godo. E quando mi sussurrava “voglio fare amore” con quell’accento francese sembrava in preda a estasi da crema pasticcera! Che personaggio, Marie. Bella dentro e fuori. Quando ci siamo visti l’ultima volta, dopo tanto sesso, mi ha detto: mon cheri vivi sempre bene!
Quasi una favola, Bubi…
CONTINUA 

lunedì 12 novembre 2012

Donne e libidine


Per noi sono molto più belle le spiagge della libidine senza attrezzi sado-maso, senza brutalità fisiche, lo so Bubi. Però anche in quelle si possono annidare tratti di violenza psicologica…
Giulì il problema è sempre intendersi sui limiti, insomma. Bisogna capire fino a dove si intende naturale il gioco delle seduzioni e del piacere, quali meccanismi sono normali nell’identità maschile e in quella femminile e da che punto in poi scattano invece sottili correnti di violenza…
Certo, non è facile e non ci sono criteri assoluti. Questione di costume e cultura. Ma anche di sensibilità individuale. Al di là poi di un cliché più o meno individuabile ci sono infinite sfumature. Roba ghiotta per gli studi di sociologia, la letteratura, il cinema.
E anche i cliché oggi sono in crisi ah ah!!!
Verissimo Bubi, sono in crisi pure i cliché. Le donne soprattutto li hanno massacrati, i cliché. Però una verità quasi intramontabile c’è!
Quale, Giulì?
La libido delle donne si scatena sempre e comunque per vanità incontenibile! O è bisogno ingovernabile di sedurre?
Desiderio e necessità, entrambi fortissimi Giulì. Le donne si eccitano ad eccitare. Per le donne è essenziale essere guardate e bramate. Alle donne deve arrivare l’esaltazione del maschio che le può toccare o possedere. Più del sesso alle donne interessa essere associate all’istinto del sesso.
Insomma Bubi se a una donna dici “mi fai sesso” quella gode!?!?
Esatto! Anche quella che finge di indignarsi perché è la brava ragazza che sogna l’amore o la donna intelligente che vuole essere rispettata per la testa o la signora tutta opere di bene che adora essere riconosciuta per il cuore…Tutte le donne vogliono piacere, ispirare smanie erotiche, accendere pulsioni sessuali.
Invece all’uomo piace l’attività sessuale in sé più del pensiero, vuole godere più che suscitare attenzione carnale…
Infatti. L’uomo si attizza davanti a un corpo o a una voglia e fila dritto al sesso con mente e corpo Giulì. Alla donna più della scopata garba l’idea che l’uomo non veda l’ora di scoparla, ecco.
E più l’uomo le sbava dietro più lei si bagna direbbe Pedro.
Ah ah ah, è così.
Per le donne però è importante che l’uomo oltre che attraenti le trovi anche sessualmente abili?
Non credo che ci siano molte donne così fragili da porsi troppo quest’ansia Giulì…Qui subentra la vanità, appunto. La maggior parte delle donne si sente un dono per il maschio!
Agli uomini invece preme eccome essere considerati super virili e sessualmente portentosi, vero Bubiiiiii!!!
Giulì dai…
Vedi Bubi tu che vorresti essere inseguito e ricordato per chissà cosa sei sempre inseguito e ricordato per le virtù amatorie che non ostenti e non incensi. Per questo amico mio, con affetto, ci scherzo su…Le donne sono terribili, proprio terribili!
E’ il corso ambiguo della vita, Giulì. D’altra parte ormai sto nella mia dimensione con discreta serenità. Colgo davvero l’attimo. E me lo godo, è proprio il caso di dirlo!
Ma…a proposito di libidine…
CONTINUA 

giovedì 8 novembre 2012

Bondage, fetish, donne e sesso da urlo


Giulì, più o meno è così. Ovviamente dipende. Talvolta il sesso estremo è vissuto appunto all’interno di una coppia che fuori dalla camera da letto e nella quotidianità ha una relazione pratica e sentimentale normale. Altre volte è cercato altrove, fuori casa, con un partner occasionale e lì poco importano il prima e il dopo.
Ma hai incontrato anche donne che invece di chiederti violenza la usavano?
Le ho incontrate, Giulì. Per quanto per me sia più sconvolgente infliggerla che subirla…non sono stato all’altezza delle aspettative.
Raccontami, Bubi.
Una mascherava benissimo, non ho avuto alcun sospetto fino a quando non mi sono ritrovato in un monolocale che sembrava il set di un film pornografico e lei è uscita dal bagno vestita e truccata come una guerriera con tanto di scudiscio in mano e assolutamente decisa, oltre ogni turpe gioco, a sodomizzarmi. Sto male anche a parlarne. Sembrava avesse la bava alla bocca. Gli occhi dolci erano diventati di fuoco, urlava cose indecenti e mi chiamava “maschio”: avrai la mia figa ma non sai quanto potrai godere con questo nel culo...
Bubi hai la faccia terrorizzata anche adesso!
Un incubo. Sono scappato, davvero, l’ho lasciata lì conciata da belva inferocita in quell’atroce spazio di manette, palline cinesi, vibratori, foto hard e non aggiungo il resto…
Hai avuto paura???
Terrore e orrore, Giulì, non fa per me.
Ah Bubi Bubi il tuo lato B non si tocca eh!
Innanzi tutto. E poi a me una donna così lo fa proprio ammosciare, Giulì.
Uhm non è stata l’unica esperienza…
No, ne ho avuto un’altra con la tizia di un albergo in cui ho soggiornato una notte per lavoro. Questa era assai esplicita, una maialona sessuomane che ha spinto sul piede dell’acceleratore appena sono arrivato e che mi ha subito illuminato sulla sua disinibizione, sulle sue voglie, sulle sue abitudini. Una donna lurida, sai cosa intendo io Giulì per lurida,…però franca, solare, serena. Alla fine abbiamo fatto sesso spinto ma non violento, ecco. Lei era aperta a tutto, ovviamente. Era vorace di tutto: dal petting al sesso anale passando per quello orale e per ripetute scopate. Una notte intensa…
E la violenza?
Nessuna. Ha capito che a me non andavano le procedure del sesso dolore e si è goduta il sesso piacere. Ma ne ha parlato molto, mi ha svelato le sue perversioni, le sue ossessioni, le sue pratiche abituali con colleghi e clienti occasionali dell’albergo. Addirittura pare posasse pure per foto hard durante scene di sesso feroce. E infatti aveva un bel campionario di abiti e oggetti della lussuria con sfondo horror…
Accidenti. Ma queste donne usano violenza sugli uomini per esercitare una sorta di potere?
Giulì, su questo Pedro e la tastiera vivente dovranno vedersela da soli. Io in questa dimensione non sono per niente utile.
Tu sei un uomo intelligente, sensibile e pure romantico…vedi Bubi? Per te il sesso è comunque poesia. Una poesia che riesci a vedere nelle troie più troie del tuo carrello di troie ma non là dove c’è traccia di violenza. E pensa che qui parliamo di quella più evidente, la fisica, chissà cosa può essere quella psicologica che non si palesa in manette e sigarette spente sul corpo ma porta alla schiavitù sessuale e non solo!
Ma è questo il punto! Il confine tra piacere e malattia è così labile…Oddio, mi vengono i brividi.
CONTINUA

martedì 6 novembre 2012

Hot: Sesso violento


Più che il sesso anale Bubi ci tocca quello violento, ora. Con l’ondata di libri che consacrano il sadomasochismo, la sottomissione sessuale, le pratiche erotiche estreme alla normalità dei rapporti tra uomini e donne non possiamo certo sottrarci!!!
Eh già, dobbiamo.
Uhm…perché questo tono mesto?
Eddddai Giulì, mi prendi ancora in giro? Io detesto il sesso violento, proprio come te!
Bubi se non ci scherziamo su non riusciremo a parlarne, suvvia, adoro vederti “indignato”.
Meriteresti il solletico per un’ora, Giulì e, se vai avanti così, non la passi liscia, ti avviso.
Ok, mi hai convinta, me ne starò seria e compassata come te.
Compassata è un po’ esagerato, Giulì, il tema è frizzante, richiede vigore e furore non pensi?
Bene. Allora infilo subito il dito nella piaga. Hai conosciuto donne che vogliono il sesso violento?
Si, lo sai. Togliti quella posa professionale da maestrina che interroga, mi fai ridere ah ah ah.
E allora parlamene. Sputa il rospo su frustini, ceffoni e pratiche spinte. Tipo quelle con la porca, maniaca, voluttuosa Sally.
Sandy non Sally! Quella più che porca era proprio malata. Aveva bisogno di soffrire per godere. Mi chiedeva di strapparle i vestiti, di picchiarla. Altro che essere posseduta con voleva, Sandy oleva sentirsi stuprata. E poi si accovacciava come una geisha a succhiarmi… Un cervello bruciato dal sesso. E da quella malattia della virilità.
Ma….ce la facevi?
Ho inventato escamotage, Giulì. Mi sono ritrovato a ululare, a penetrarla come un trapano impazzito, a sbatterla sul letto simulando uno sguardo inferocito. Tutto tranne usare quel frustino che aveva messo lì, sul letto, come un invito.
Le è piaciuto?
Direi di si, ha chiesto il bis. E, non so come e perché, l’ho concesso, il bis.
Fingendo ancora?
Malamente. Lei voleva di più, mi ha rifilato in mano un vibratore perché la vagina si consolasse durante la nostra performance di sesso anale. E comunque non riuscivo a picchiarla…non mi ha più cercato. E’ stato un “addio” tristissimo. Lei piangeva come se l’avessi umiliata, delusa, maltrattata, capisci? Non ha sopportato neanche la dolcezza di una mia carezza mentre la salutavo “Sandy, abbi cura di te”…
E’ dunque proprio feroce il bisogno o il piacere di un sesso violento?!?!
Feroce, esatto. Che poi per chi ne è attratto è pure questione di trasporto, di natura, di legame non so…ma resta uno spazio duro.
Di legame…forse questo è il punto. Le manette! Nel dominio, nell’abbandono, in quella dimensione dove tutto è possibile c’è un legame. D’altra parte si compie felicemente anche in coppie innamorate.
Ma si, come ha detto una volta Sonia è la libidinosa libertà dell’amore. Sonia non rientra nella categoria ma ha approfondito molto l’argomento…
Libidinosa libertà dell’amore, uhm.
Credo rimandi alla volontà di considerare l’amore come cornice perfetta per contenere la disinibizione assoluta del corpo, dei sensi, dello spirito, qualcosa del genere. Tu appartieni a me, io appartengo a te, tra noi non esistono confini, i nostri istinti possono trovare sfogo, noi possiamo godere in qualsiasi modo…
Ma un sesso di botte non è anche una slabbratura dei sentimenti? Tutto sommato lui e lei si scaricano addosso i più turpi impulsi, si sfregiano di lussuria, si spaccano di sovreccitazioni depravate, e poi dovrebbero giacere a letto abbracciati come una serena coppia di compagni di vita?
CONTINUA

lunedì 5 novembre 2012

Masturbazione femminile


Se ne parla proprio poco. Forse è il retaggio di un tempo in cui la sessualità femminile era nell’ombra come le donne stesse…E’ proprio il terreno classico dei condizionamenti, sociali e religiosi.
Penso di si, Giulì. D’altra parte vi è anche da dire che i maschi quando scoprono le pulsioni del sesso sono favoriti dal costume della nostra cultura: masturbarsi è una pratica normale, della quale tra simili non vi è alcuna forma di ritegno o di vergogna, ma anche l’argomento sesso in generale è vissuto con naturale e godereccia intensità. Le donne invece sono più introverse, complicate, sensibili e quindi forse compiono un percorso più intimo, più lungo, più silenzioso anche…
Le donne scoprono il proprio corpo e i meccanismi dell’erotismo in modo più profondo e tortuoso, è vero, Bubi.
Poi ci sono tante differenze fisiologiche, immagino.
Fisiologiche e psicologiche. Pare che le donne abbiano per esempio bisogno di una fase preliminare di considerevole tempo per predisporsi a qualsiasi comportamento di autoerotismo: devono attivare più fantasie sessuali, costruirsi in qualche modo vere e proprie storie di coinvolgimento eccitante.
Agli uomini invece basta un bel giornaletto porno, è questo che intendi Giulì?
Si. Le donne, è noto, si fanno mille “masturbazioni cerebrali” innanzi tutto!
E mai come in questo caso calza a pennello ricordarlo, ah ah ah, Giulì sei fantastica! Ma…tu come ti masturbi?
Bubi!!!!!!!!! Io sono fuori “catalogo”, caro. Per fortuna Pedro e la tastiera vivente mi hanno dispensato dalla partecipazione! E le tue donne invece, sai come si masturbano?
Francamente sono poche quelle che mi hanno fatto qualche confidenza in merito senza troppi pudori…Tra queste alcune riferiscono di arrivare a un ottimo orgasmo con la pratica dello “strofinamento”: usano un cuscino o comunque qualche elemento contro il quale strusciarsi sollecitando vulva e clitoride. Qualcuna mi ha raccontato di farsi soddisfacenti ditalini. O di usare il vibratore, di questo abbiamo già detto. E, da parte mia, aggiungo che ho notato molte volte una certa inclinazione alla stimolazione del piacere toccandosi i capezzoli, ne ho dedotto che può essere consuetudine di masturbazione.
Uhm, diciamo che nessuna ti ha confessato metodi diciamo forti? Intendo penetrazioni anali, con il vibratore appunto o con oggetti idonei allo scopo…
Senti Giulì non posso affermare che me l’abbiano confessato ma non mento se almeno per due donne dichiaro di essere quasi certo che usano farlo. Una la conosci e, insomma, gli indizi di un’abitudine a giocare sessualmente con l’ano sono molti!
Uhm, alludi a Enrichetta?!
Esatto.
Si, di Enrichetta ho avuto notizie analoghe da altre fonti eh eh!
Non mi stupisce, Giulì. Enrichetta è libertina al massimo. E ha una vera mania per il suo sedere che, d’altra parte, è apprezzabilissimo. Anche se proprio la sua ossessione per il sesso anale a me francamente ha parecchio raffreddato i bollori libidinosi, in verità.
Ma come?!?!? Il sesso anale non è uno dei più diffusi desideri erotici degli uomini?
Si, Giulì, non disdegno affatto, anzi!!!!! E’ l’ossessione a turbarmi, dai….
Ma si, lo so Bubi, ti prendevo solo in giro.
CONTINUA

domenica 4 novembre 2012

Scopamicizia o (scopicizia)


Chi è questa Cinzia?
Una collega.
Che tradisce il marito…
Si. Tra loro ci sono un affetto prezioso, stima, complicità. Manca il sesso, da anni sono fisicamente distanti. Probabilmente anche lui colma il vuoto altrove, Giulì. E Cinzia quando può rimette in moto il motore con me. Senza complicazioni, senza aspettative, senza tensioni.
E’ quella che oggi si chiama scopicizia o è puro sesso?
Proprio una scopicizia. Calore, confidenza, rispetto. E un sesso sereno, sempre giocoso, brillante. Cinzia è una parentesi di quiete buona, per lo spirito.
E’ giovane?
Ha appena compiuto 50 anni ma ne dimostra 30 per fisico ed energia! Quanto alla testa Cinzia ha i migliori 50 anni che io conosca: equilibrata, matura, spontanea, lucida, autentica.
Che bella descrizione Bubi! E sessualmente?
Consapevole, libera, generosa, curiosa, sensibile. Non è scatenata ma ha una finezza erotica speciale. Per età e temperamento sa godersi il rapporto sessuale in modo pieno, aperto, intenso. Ha un ottimo rapporto con la carne, con i sensi, con il piacere. Con lei sono orgasmi vissuti, densi, vigorosi e franchi…una delizia, Giulì!
Caspita Bubi, Cinzia è davvero una splendida figura! Sai, mi spiace che tra lei e il marito non ci sia intesa sessuale.
E’ vero, per quanto io gradisca molto sostituirlo, spiace anche a me che non abbiano una felicità completa. Da quel che so anche lui è ottima persona. Si amano ma negli anni è scemata la passione…
Comunque questa vostra relazione è stuzzicante! Immagino il feeling, l’amore fatto con cura e garbo, la beatitudine dell’amplesso.
Si, è un bel rapporto. Non di eros malato o selvaggio o surriscaldato o urgente o appiccicoso. Un eros disteso, pulito, rigenerante.
Ma…avete mai pensato a qualcosa di più?
Impossibile, per entrambi. Facciamo sesso con grande trasporto e naturalezza ma siamo, indiscutibilmente, amici. Non amanti o compagni. Amici.
Uff Bubi sarebbe bello parlare solo di Cinzia ma sento sul collo il fiato di Pedro. Con la storia del vibratore siamo stati troppo superficiali e veloci, Bubi. Dobbiamo entrare meglio nell’autoerotismo, Bubi, lo sai…
Si, lo so. A quel birbante di Pedro non può sfuggire. Però dai parla prima tu di quella femminile eh eh!
Eh già una sana sega per gli uomini non è roba da prurito, è quasi il più banale degli argomenti, così scontato che non può certo stupire! E’ considerato normalissimo, pure in costanza di una vita di coppia soddisfacente, che gli uomini conservino un legame forte con la pratica della propria mano. Per le donne il discorso è ancora quasi tabù: si sa ma non se ne parla nei dettagli. Ma sei tu quello che conosce tante donne…tocca a te svelare quello che sai sul loro autoerotismo!
Giulì….
CONTINUA