domenica 28 novembre 2010

Libidine maschile e femminile

Bubi mi hai davvero convinta…E se Pedro e la sua tastiera vivente vogliono raccontare la tua storia dovranno mantenere il mistero che sta nei nostri puntini di sospensione!

Infatti. D’altra parte loro avendo in mano il bandolo della matassa sanno sicuramente che rispettare certi segreti, celare certe sfumature e lasciare incerto l’approdo è essenziale alla narrazione della realtà, capisci?

Si, capisco Bubi. In effetti lo scopo stesso del racconto, tra Bubi uomo e Bubi protagonista letterario, sta nella raffica di stimoli e indizi regalati al lettori affinché possano aprire certe finestre…

E’ un po’ quello che può accadere con le nostre stravaganti circumnavigazioni intorno alla libidine, Giulì: meditazione e immaginazione si incontrano, si scontrano, si abbracciano, si confondono, no?

In fondo, Bubi, è la verità stessa a non esistere se non nella percezione che vogliamo o possiamo averne!

Giulì questa grappa è buonissima ma è una bomba.

Ideale per scatenare le peggiori-migliori conversazioni sulla trama della libidine. L’eccitazione e il piacere sono un po’ come una sbronza, no?

Eh eh, ride Bubi, di questo passo finalmente arriveremo alle prove pratiche!

Bubi, maiale, sai che non ti concederò mai le mie grazie, non sei il mio tipo…dice Giulì con piglio birichino. Sii sincero qualche volta hai davvero pensato che tra noi potesse esserci una scopicizia?

Uffa Giulì, mi piaci tantissimo, non mi tirerei mai indietro ma non forzerei mai la mano. Insomma tu sei una donna desiderabile anche dal punto di vista sessuale, accidenti, non posso negarlo…Ma per me sei una sorta di anima intoccabile. Contenta?

Contentissima, splendida risposta amico mio! Bene…Vuoi sapere una cosa?

Dimmi, Giulì!

Trovo molto inebriante la nostra condizione di amici speciali…Mi fa godere!

Bellissimo Giulì, hai racchiuso in pochissime parole quello che provo anch’io…

Vedi, il piacere è un territorio vastissimo, complesso, zeppo di colori!

Infinito, direi. Infatti capisco benissimo la tua curiosità sulla trama della libidine. Tutte le possibilità, le leve, i risvolti, le sensazioni che possiamo conoscere attraverso i sensi e l’estasi sono fulmini, febbre, stupore, esaltazione…

Quello che tra noi non si compie è spazio fecondo per tenere saldi sogni e immaginazione, Bubi.

Verissimo, Giulì. A me piace da impazzire la nostra intimità non consumata nel sesso. Chissà se provano in molti questo privilegio fantastico!

Temo di no, Bubi. Dai brindiamo e torniamo a bomba nella trama della libidine…

Brindisi dopo brindisi, hic, andrò a casa storto Giulì. Comunque hai ragione, l’argomento fortunatamente può anche giovarsi di una lucidità che traballa eh eh.

Allora…

Allora…la fregola è un fatto naturale ma governato da una serie di strutture mentali, ambientali, culturali, caratteriali…e di geografia degli stati esistenziali, ecco. Si intreccia con schemi consunti di procedure e rapporti causa-effetto oppure con bizzarrie emotive e cerebrali. C’è un’alchimia degli incontri che mette in moto processi più o meno originali, più o meno complicati, più o meno entusiasmanti, più o meno deformanti.

E c’è quel chiodo fisso degli andazzi sociali, delle aspettative, delle costruzioni razionali opportunistiche.

Si, c’è quel chiodo fisso. E c’è pure qualcosa di più deleterio, Giulì.

Ah certo, le paranoie personali. Le solite montature mentali della presunzione, del controllo, dell’immaturità sentimentale.

Uhm, si. Anche se metterei l’immaturità sentimentale come categoria a parte di sovrastruttura intralciante.

Quella maschile è una libidine più impulsiva e serena?

In linea di massima si ma è arduo conservarne lo stampo, nelle combinazioni sessuali questi tratti vanno in tilt. Nel momento stesso in cui annusano la femmina devono limare, deviare, plasmare l’istinto…altrimenti l’incastro non riesce, logicamente!

D’altra parte la libidine femminile conquista anche perché è contorta, Bubi. Uffa, è come la storia dei sorrisi che si ripete fino alla nausea.

Già!

Ma tu, marpione, fingi benissimo di pendere da labbra sorridenti, Bubi! Alimenti in abbondanza l’ego straripante di certe tue amichette, no?!

Giulì, le assecondo, tutto qui. Tanto non faccio loro del male, credimi…

Ci credo, adesso, Bubi. Una volta no, tremavo all’idea che potessero finire sepolte dalle tue adulazioni poi tradite. Ma ho capito che fai benissimo, sono incrollabili, molto più corazzate di te.

Al loro confronto sono un agnellino solo e spaurito, Giulì.

Lo so, lo so. Tu, nonostante tutte le apparenze contrarie, conosci e pratiche un rispetto eccezionale. Sei un uomo di grande spiritualità, Bubi, un vero spreco di illuminazione per tante donzelle che ti ronzano intorno!

Però, Giulì, tu che sai cosa vorrei, non dovresti mai dimenticare che è meglio così…Per me restano carburante per tirare avanti alla giornata. Qualsiasi cosa credano a me poco cambia…

Eh si, nessuna è migliore di te.

Dai, Giulì, sai che questa espressione non mi và, accidenti.

Non ti và ma è quella che riassume egregiamente la verità, caro amico mio! Valgono così poco…che dovresti davvero piantarla di martoriarti di educazione, umanità, modestia. Bastaaaa! Soprattutto con quelle che credono di fingere meglio delle altre di aprirti il loro cuore invece delle loro gambe dovresti usare la bacchetta, Bubi. Anzi, no. Dovresti archiviarle dopo l’uso eh eh!

Ecco, ti sei corretta, brava. Perché in effetti non le archivio ma le bacchetto, eccome se le bacchetto. A modo mio, ovviamente…

Si, Bubi. Ma le tue bacchettate le fanno andare in calore ancora di più.

Si ostinano a persuadermi, a capirmi, ad adescarmi, ah ah ah. Bubi ride.

E fanno quelle che ti ammirano e ti stimano…a prescindere!

Fragorosa risata di entrambi.

Credo di essere molto invidiata, riesce a dire Giulì piangendo dalle risate…

Vero, vero, verissimo, si sbellica Bubi.

Facebook, facebook, dai butta un amo su facebook. Le fan dell’ombelico non hanno ancora compreso che facebook è la tua spiaggia di riserva obbligata, puoi pascolare ancora parecchio!!!

Ehi Giulì, tutto questo ci sta portando a svelare troppo, acqua in bocca con Pedro e la sua tastiera vivente mi raccomando…

Bubi adesso siamo a un passo da certi punti scottanti e dall’essenza autentica del Bubi reale, se devo dare il mio contributo al Bubi letterario lo farò solo stando sul filo di qualche altro gustoso flirt, promesso. Per questo voglio scherzarci su, anche sulla trama della libidine. Il disegno sublime del tuo spirito merita di rimanere nello scrigno. Dovrai solo farmi una promessa…solenne.

Promessa solenne?

CONTINUA

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