mercoledì 15 dicembre 2010

Sesso rosa, rebus e campari

Che giornata strana, pensa Bubi.

Simona sfugge agli sms, Lella scrive continue dediche che non ispirano risposte, Monica la ninfomane riesce a confezionare un messaggio di sesso rosa, Vittoria vacilla con un adescamento e mentre adesca perde improvvisamente appeal, una misteriosa Clara sembra celare Stefania o, peggio, la sua amica.

Cellulare in fermento fastidioso, insomma. O forse è Bubi che non ha voglia di consumarsi in quella follia. Forse è Bubi che si è svegliato troppo lucido per godersi quel baraccone di farneticanti sirene di amore corporeo. Forse è Bubi che non vorrebbe distrazioni invadenti quando deve concentrarsi sulla preda che si divincola. Forse è Bubi che è intento a ripulire quella rubrica di anime stanche con la speranza di leggere nomi che facciano ancora battere il cuore.

Ma l’ha tenuto in piedi lui quel baraccone, accidenti.

Bussano dal passato, bussano da terre lontane. Con la spocchia di chi si sente sempre un pezzo della sua vita…La vita di Bubi, un bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno.

Arriverà la sera, arriverà il responso della Sibilla, arriverà la voce di Giulì con il suo sguardo di magnifica purezza. Ecco, così si fa forza Bubi.

La sera del web, la dimensione dilatata della realtà, il calderone di sogni e ferite, il tempo delle lacrime e della speranza. Tutto e niente. Come l’aria che respiri e non tocchi. Come la magia che si compie solo perché ci credi…

E’ il segreto tra Bubi e Giulì. Il segreto che Pedro ha scoperto in un fondo di campari shakerato, tra le vesti fruscianti di tante comparse, in un sussurro di paura, gioia, miseria. Quel manto di spine sul quale, cari lettori, siete accomodati. Quel viaggio assurdo - ma non troppo - tra le solitudini erranti, le falsità pericolose, le arroganze inguaribili.

Il grande assente è l’amore. Che non sopporta imitazioni, rappresentazioni sgualcite, orribili maschere. Che non vuole impasti di egoismo e fango.

Che giornata strana, pensa Bubi.

Non capisce tutti quei sorrisi…

Ma è la sua prigione: con la fissazione di assecondare tutto e di elogiare le acrobazie femminili, con il bisogno di circondarsi di lingue di fuoco e miele Bubi quei sorrisi li ha esortati, elogiati, corrisposti.

Arriverà la sera, arriverà il responso della Sibilla…

Ma passano le ore e Bubi non sa più se ha così voglia di presentarsi all’appuntamento con le risposte.

Scrive a Giulì: pensi che dobbiamo davvero vederci questa sera? Tesoro, mi tremano le gambe…

Bubi, non preoccuparti, mescoleremo il bianco e il nero, pure la Sibilla si terrà stretto il beneficio del dubbio! Relatività, amico mio…

Finalmente riesce a ridere, Bubi.

Per le 21, puntualissimo, Bubi arriva da Giulì.

Bubi tu sei un uomo piuttosto colto, ti tieni molto informato, sei ben ferrato in politica, in economia, in costume. Hai sensibilità artistica, conosci le trame complicate della psicologia…Godi di ottima educazione e di buona professionalità. Pensi mai che le tue giornate sembrano correre spesso fuori da tutto questo?

Giulì, che impatto!

Bubi, è importante. Appari del tutto calato nella tua parte di “Bubi con le sue donne”. Sembri tenerti lontano dagli affanni comuni, Bubi. Si potrebbe dire lontano dalla realtà!

Giulì tu sai che ho solo necessità di leggerezza. E non lego facilmente con l’umanità, magari…

Certo, non devi spiegarlo a me Bubi. Parlo di apparenze, Bubi. Però Bubi non sottovalutare mai gli effetti…delle apparenze.

Capisco cosa vuoi dirmi. Vivo ai margini, sto fuori dalle relazioni profonde.

Ci sono persone che conosci da anni, Bubi, ma non sai da cosa sono afflitti o baciati. E molte di loro ti vedono sempre sul palcoscenico. Credo siano convinti che talvolta reciti pure con un certo protagonismo urticante… Risate, sms, ammiccamenti, dileguamenti improvvisi. Dai, Bubi!

Lo so, sono una bestia solitaria. Non amo le compagnie stabili, trovo pelosi certi legami, sono insofferente alle conversazioni confidenziali intense. Ma è solo fragilità, Giulì.

Instabilità intellettuale, emotiva, Bubi. E’ una lunga storia, suvvia…

Verissimo, Giulì. Però come io non giudico vorrei gli altri non mi giudicassero.

Eh eh questa è la frittata girata con astuzia, Bubi!

E allora sarei cercato e celebrato solo per prodezze erotiche, Giulì?!? Posso garantirti che non è così…

Ci credo, Bubi. Ma sei sicuro che le donne che ti cercano e ti celebrano sanno chi sei? Mi spiego meglio, caro amico mio. Ci sono milioni di motivi per cui potresti essere cercato e celebrato ma non sono quelli noti, Bubi. Mi capisci?

Purtroppo si.

Le tue donne sono solo…

Si, Giulì, basta, non infierire!

Non hai voglia di amici e amiche, di una vita di frequentazioni autentiche, di “normalità esistenziali”? Non hai voglia di toccare le ansie degli altri, le loro disperazioni, i loro progetti? Non hai voglia di dialogare ogni giorno di preoccupazioni stringenti, di piccoli e grandi momenti, di esperienze concrete? Non hai voglia di donare il tuo tempo e la tua energia per qualche bruciore degno?

Sono troppo impegnato a scappare dalla mia tristezza, dallo smarrimento, dall’inadeguatezza…?!?!?! Non so…

Non sei forse troppo affezionato al tuo ombelico?

Giulì, mi stai massacrando!

No, ti sto indicando una via d’uscita.

Sono già uscito, da me e dalla vita, la risata di Bubi è nervosa e triste.

Bubi, puoi rientrarci, se vuoi.

Ma dovrei voltare pagina…no, non se ne parla. Giulì ti sei calata nel personaggio letterario? Mi stai facendo una ramanzina da manuale? Piantala, questa doveva essere la serata del web, della Sibilla, del nostro rebus…

D’accordo, come vuoi Bubi. Prendiamo in mano il nostro rebus. E per il racconto…il rebus andrà benissimo, per Pedro sarà uno spasso.

Le donne non sapranno risolverlo, Giulì. Pedro giocherà tra sesso, campari e nuvolette di pensieri attorcigliati. Solo la tastiera vivente potrebbe tradirci e spifferare tutto.

Potrebbe ma non lo farà, Bubi. La tastiera vivente custodirà per sempre il grande segreto…

CONTINUA

Nessun commento:

Posta un commento