martedì 31 agosto 2010

Erezione mentale

E’ un’erezione mentale, quella di Bubi.

Un subbuglio emotivo, una scintilla…

Bubi ha colleghi, conoscenti e amici omosessuali. Ma non è mai stato un potenziale partner, ecco. Quello che prova con Dario è un brivido, di piacere e di sgomento. Come può vivere un’eccitante complicità con Dario? Impossibile!

Non è vero, non è impossibile, pensa Bubi quando ormai è a casa, nel suo letto, solo. Dario l’ha riaccompagnato alle 4 del mattino, serenamente, allegramente, senza aver tentato un approccio. Eppure c’era una carica erotica strabiliante in quello stato di grazia dei sensi, delle parole, degli sguardi…

Maturo, lucido e accorto, Dario. Ha saputo calibrare bene i colpi e frenare al momento giusto. Ha lasciato che fosse Bubi a immaginare, a rimuginarci su, a restare in fermento e in ansia…

Bubi potrebbe quasi essersi inventato tutto, aver interpretato male, essere giunto a conclusioni sbagliate! Dario non ha accennato alla propria omosessualità, non ha fatto esplicite proposte sessuali a Bubi, ha solo giocato egregiamente con l’ambiguità e la seduzione.

Bubi non è uno sciocco. Bubi è uno che si fa masturbazioni cerebrali non da poco, talvolta. Bubi sa che quello con Dario è un incontro che non dimenticherà facilmente.

Proprio poco prima di uscire con Dario aveva ricevuto un invito decisamente allettante, uno di quelli che fanno impazzire Bubi. L’affascinante creatura adocchiata un giorno in piscina con Giulì aveva fatto un giro non da poco per avere il suo numero di cellulare e si faceva avanti per “verificare se la prima impressione è quella giusta!”…Il boccone ideale per Bubi.

Ma ora non riusciva a concentrarsi sull’obiettivo, non aveva voglia di puntare la sveglia per poi raggiungerla in piscina, come lei aveva suggerito. Desiderava starsene lì con addosso gli interrogativi su lui e Dario, su quella prospettiva quasi amorosa di profonda armonia, su quel prezioso squarcio di un’altra verità…

Questo stuzzicava Bubi: l’altra verità. Quello spazio di intimità non goduta eppure entrata prepotentemente nella sua carne e nella sua anima. Quella possibilità di osare e volere qualcosa che non apparteneva al suo bagaglio di certezze culturali o umane. Quella dimensione di pulsioni un po’ stravaganti, un po’ deliranti, un po’ sconvolgenti.

Forse non avrebbe mai fatto sesso con Dario. Forse non avrebbe mai fatto sesso con un uomo. Ma Bubi non voleva negare che aveva provato una sintonia speciale e un trasporto intenso. Era una questione di emozioni, puramente di emozioni! Le persone e le situazioni possono intrecciarsi in modi quasi incredibili…Ci sono attimi e condizioni quasi incontrollabili, tempi e luoghi ove tutto può accadere. Per magia, quasi. Perché le persone sono cuore, testa, pancia…sono matasse inestricabili di complicazioni, splendori, miserie, virtù, aneliti.

E a Bubi non andava di scrollare le spalle e archiviare quel fulmine.

Voleva starsene in quella tempesta di ormoni e filosofie, tra sorrisi e perplessità. Per spingersi tra le proprie più recondite e magari scabrose pieghe. Dario l’aveva messo di fronte a quello che solitamente schivava: l’ineluttabile destino delle combinazioni impenetrabili…

Sembrava vivere alla giornata, Bubi. Ma in realtà quella era la via per pianificare la sua aderenza a un progetto: quello di prendere la vita a morsi, adrenalina dopo adrenalina, donna su donna. Senza il panico dei punti fermi. Senza il rischio di agonie.

Dario era la prova vivente della fragilità degli schemi, dei propositi, delle barricate: le bufere passionali possono fare tabula rasa. Possono sollevare ebbrezze ben più forti delle resistenze psicologiche. Possono anche aprire un varco nel buio e offrire alla vista uno spettacolo pirotecnico!

Bubi non si scopriva sentimentalmente scosso da Dario. E neppure ferocemente attratto, no cari lettori. Dario era solo un grimaldello, la leva per aprire lo scrigno insomma. Bubi aveva tra le mani le sue sciagurate ostinazioni, le sue capricciose brame, le sue pericolose debolezze, le sue fantastiche qualità. E ci sguazzava dentro, con qualche sofferenza ma anche con sollievo…

Dario aveva messo in moto più suggestioni di un esercito di femmine.

Tante donne, nessuna donna: un concetto crudo ma efficace che Bubi aveva espresso diverse volte. Perché in fondo la collezione facile aveva sminuito molto il valore delle donne per Bubi. Non ve lo confesserebbe mai, magari non l’ha svelato chiaramente neanche a se stesso, ma è così dice Pedro.

Da quella veglia con il battito accelerato al sonno passano quasi due ore. Bubi si addormenta all’alba.

E i sogni, qualche volta appiccicosi come le mosche quando il cielo porta pioggia, non placano il formicolio fisico e spirituale: Bubi si sveglia a mezzogiorno madido di sudore, in fermento di istinti e in torpore motorio. Una contraddizione tragicomica di sensazioni…

CONTINUA

domenica 29 agosto 2010

Con Dario al Mirage Bubi è in fregola

Bubi non ha una compagnia di amici per indolenza, per leggerezza, per sfiducia. Perché impiega il tempo dietro alle sottane femminili. Perché non ha particolare inclinazione per molte delle passioni maschili, dai motori allo stadio. E soprattutto perché caratterialmente non è tipo da baldoria di grandi gruppi. Uscirebbe volentieri con un amico ma due amici fanno molto coppia…Insomma generalmente esclude il tete a tete in quanto sottilmente ambiguo e compromettente, secondo un retaggio sciocco o ridicolo o soffocante. Non lo fa consapevolmente, non lo ammetterebbe espressamente ma inconsciamente l’idea dei due maschietti che fanno serata insieme lo blocca un po’.

Questa volta è diverso?

Questa volta è Dario. Un bel pezzo di uomo, un savoir faire persuasivo, un’atmosfera fuori dalla banalità. Bubi prova a immaginare la serata. Battute di buon livello, conversazione sciolta e affascinante, divagazioni sull’universo umano e qualche campagna di conquista allegra…

Scrive a Dario:…ma si, dai, facciamoci questa serata! Ok per le 20, passi tu?

Tono cameratesco e brioso.

Alle 20 Bubi esce e attende Dario sotto casa. Cinque minuti e salta a bordo della splendida auto nera di Dario. Accidenti, alla guida un moro strepitoso, con due occhi verdi che sembrano fanali di luce, pelle ambrata sotto la camicia di lino bianca, pantaloni attillati neri. Un casual molto ricercato quello di Dario che sorride, strizza l’occhio e saluta Bubi: Bubi, felice di rivederti!

Ciao Dario, come stai, tutto bene?

Benissimo! Sai, credevo che non saresti uscito invece…bene, bene, ehi che gioia, sono proprio contento.

Beh mi hai preso per la gola con la promessa di una cena stratosferica e di cocktail speciali…risponde Bubi con qualche imbarazzo.

Dario sorride: preferisci un altro genere di musica o condividi la scelta?

David Guetta è eccellente, tranquillo.

Straordinario Dario, intuisce il disagio di Bubi, in fondo era già preparatissimo a ogni resistenza, quindi procede disinvolto e divertente sciogliendo tutte le riserve e mettendolo a proprio agio in un batter d’occhio…

Gli parla di lavoro, di viaggi, di amici, di bestialità sociali e Bubi entra subito in sintonia. Con Dario la cena è un percorso tra le prelibatezze: non è la grande abbuffata ma il trionfo del gusto. E il dialogo è vivace, quasi ammaliante. E’ magnetico, Dario. Ma anche frivolamente soffice…

Dario è gay? Bubi se lo chiede nei brevi istanti di silenzio, quando lo sguardo di Dario indugia nei suoi occhi o quando si muove con una fragrante eleganza. Così maschio eppure così grazioso e suadente. Vigoroso e determinato quanto sensibile e delicato. Una miscela esplosiva.

Bubi è confuso ma maschera bene, ostenta una disinvoltura quasi convincente anche per uno attento e perspicace come Dario. Complice il vino bianco e l’atmosfera molto ridanciana del ristorante la serata arriva quasi allo scoccare della mezzanotte in un’atmosfera conviviale, fraterna e non compromettente. Ma l’istinto di Bubi avverte qualche segnale di allarme, cerca di svicolare: Dario a questo punto potrei andarmene a casa beato e soddisfatto, ottimo pasto e ottima compagnia, ci vuole solo una sana dormita…

Che dici, Bubi, dai, un viveur come te a nanna così presto? La movida inizia adesso, su! Non ti avevo solleticato con la descrizione di drink da capogiro?

Ok, vada per un drink Dario.

Il locale dove Dario porta Bubi è un concentrato di moda, libertà, baraonda spumeggiante. Molto glamour, molto originale, molto audace. Tutti sexy e tutti allegri, in pista, ai tavoli, intorno al bancone. Ambiente molto misto…pensa Bubi. L’impressione è quella di un fashion bar piuttosto lussuoso ma soprattutto lussurioso! Per Bubi lì ci sono tutti: single a caccia, coppie aperte o appagate, omosessuali, comitive spensierate, curiosi e avventori più o meno tranquilli.

Bubi capta il lampo di eccitazione che illumina Dario. A Bubi quel posto, il Mirage, piace ma gli appare come la conferma di un sospetto…

E’ evidente che Dario lì è un habitué: lo salutano con slancio all’ingresso, gli soffia un bacio la cassiera, gli fanno grandi sorrisi il barman e i camerieri e lui si fa strada agevolmente per accaparrarsi un’ottima postazione. Stanno per sedersi quando passa una coppia e si ferma per uno scambio di battute, poi è la volta di un caloroso abbraccio di un distinto signore non giovane ma giovanile e ancora di un bel tenebroso che gli poggia una mano sulla spalla: hey, Dario, sei uno schianto…

Impacciato Bubi schiaccia il piede sull’acceleratore: Dario ho una sete terribile, ordiniamo?

Certo! E con un cenno Dario chiama un cameriere.

Bubi, esortato da Dario, prova il cocktail alcolico della casa.

L’attesa dei bicchieri sembra infinita. Bubi è agitato, farfuglia argomenti sconnessi, elogia il posto con troppa enfasi…

Ma Dario riporta la quiete. Si mette a parlare di liquori, miscele, colossali sbronze e marachelle conseguenti. Bubi si rilassa, rilancia con racconti di esperienze altrettanto alcoliche e riesce a scolare il secondo cocktail della casa senza troppi timori…Anzi, il tempo corre velocissimo. Sono le 3, la musica si abbassa, molti cominciano a lasciare il locale.

E’ allora, mentre Dario gli sta facendo qualche dolorosa confidenza familiare, che Bubi è investimento da un turbamento profondo.

Un’inquietudine, una smania, un’energia strana…

E’ in fregola, Bubi.

CONTINUA

mercoledì 25 agosto 2010

Se lui esce con Dario

Ce la faremo, non ho dubbi.

Ma per ora, cari lettori, mentre voi forse state facendo pronostici sul finale di questa storia, Bubi deve andare avanti, riempire la pagina bianca davanti alla quale l’abbiamo lasciato.

Si ripeterà il copione che conoscete: si sveglierà, accenderà il cellulare, leggerà i messaggi, magari ne scriverà…Dovrà organizzare il pomeriggio e la serata. Con una delle signore o signorine con le quali lo avete già visto all’opera o con quelle che non conoscete ma fanno parte delle sue frequentazioni più o meno consolidate. Potrebbe scorrere la rubrica del telefonino e tentare la sorte con qualche nome fresco, lui colleziona numeri e piccoli, sfiziosi contatti via sms con gli interessanti incontri occasionali…La cameriera del ristorante, l’amica del collega, la ragazza che incrocia spesso in ascensore quando và a trovare la mamma, l’impiegata dell’ufficio vicino al suo.

Potrebbe anche aver voglia di fare quel gioco birichino con il quale si cimenta quando è in vena di sondare certe stravaganze degli istinti o delle pantomime femminili.

Ci vuole un caffè doppio, pensa Bubi aprendo gli occhi. Filtra un sole accecante dalle tapparelle e fa molto caldo…Si accorge di essere vestito e di aver dormito con la tv accesa…Sono le 11.30 quando rientra in camera con una tazza fumante in una mano e un bicchiere d’acqua nell’altra.

Si spoglia e si sdraia ancora, accende il ventilatore e si incanta davanti a uno di quei vecchi telefilm che ridanno sempre nei periodi estivi. Sorseggia il caffè, beve il bicchiere d’acqua ma ha ancora sete, molta sete…Si trascina fino al frigorifero e torna con la bottiglia dalla quale spillerà altri due bicchieri d’acqua. Alla fine del telefilm fa zapping. Non ha alcuna voglia di alzarsi, di prepararsi qualcosa da mangiare, di fare la buona massaia ripulendo quella camera e il bagno che versano in condizioni non proprio ottimali.

Accende il cellulare quasi alle 15, spera in qualcosa che dia una scossa a quella mollezza. La temperatura sale e a lui sembra di essere in piena sauna…

Il cellulare di Bubi in effetti manda ripetuti squilli ma in verità i messaggi non promettono nulla di quello che in qualche modo aspettava. Alcuni non sono degni di nota, altri sono i soliti ammiccamenti di Lella o di qualche altra a voi ignota donzella che al momento non rientrano tra le tentazioni irresistibili. Poi c’è un sms scottante di Monica la ninfomane. Una comunicazione di Giulì che conferma la pizza fatta in casa per la sera successiva. Un messaggio sprint di Fransy: partenza precipitosa causa irrefrenabile desiderio di mare, giuro che nei miei quattro giorni di vacanza farò di tutto per mantenere intatta la brama di te…Ciao bellissimo!

Quello sul quale al principio non si sofferma proprio è quello di Dario, il fratello del suo amico e collega Carlo. Lo rilegge dopo un’ora. Pensa a Giulì: Bubi dovresti uscire di più con gli amici, avere un compagno di cazzate, confidenze, serate di caccia…Si, dovresti avere qualcuno con il quale parlare, divertirti, fare talvolta cose da uomini, magari sport o pettegolezzo sulle donne o cene di avanscoperta in qualche locale, capisci? Sarebbe molto importante.

Su questo ha insistito spesso, Giulì.

L’ultima serata con gli amici è stata quella della combriccola della partita, c’era anche Giulì…E quella precedente non la ricorda neanche più, forse risale alla notte dei tempi. A parte Carlo con il quale conversa un po’ al lavoro o nelle pause pranzo non frequenta uomini, è vero, da quando il più caro dei suoi amici ha lasciato la città Bubi ha praticamente smesso di relazionarsi con il suo sesso fuori dalle occasioni professionali.

Dario l’ha conosciuto in ufficio, un paio di volte è passato da Carlo. L’ha incontrato una sera in un bar mentre attendeva una delle sue donne. L’ha rivisto dal parrucchiere. Si sono scambiati i numeri di telefono in quella circostanza mentre Dario gli proponeva appunto di sentirsi per qualche serata.

Dario non è il solito modo di riempire la pagina bianca. Non è sesso, pensa Bubi. Non è profumo di donna, non è charme di sguardi e approcci, non è carezza, non è fermento che fa ribollire il sangue…

Dario lo invita a cena in un posticino dove si mangia benissimo e poi in un locale serale con cocktail strepitosi e atmosfera molto frizzante. Dario. Un uomo piacente, colto, estroverso e spiritoso evidentemente solo…questa è la considerazione che fa Bubi.

Quando rilegge l’sms lo trova davvero brillante. Improvvisamente monta la curiosità. Niente femmine, eros e amplessi, questa sera, decide Bubi. Uscita con Dario, si, forse è una buona idea, bisbiglia.

Deve solo rispondere al messaggio…

CONTINUA

domenica 22 agosto 2010

E' pornografia?

Anche il prurito per le narrazioni che si avvicinano alla pornografia può placarsi, avvertire la noia, sentire la mancanza di sviluppi più sentimentali…

Ecco, forse vi state interrogando su questo, cari lettori. Insomma vi state chiedendo se questa storia ha una conclusione e quale…Se Bubi si innamorerà. Se invecchierà senza una compagna accanto con pentimenti e rimpianti. O se farà il buon marpione invidiato e soddisfatto fino a che fisico e psiche glielo consentiranno. Pedro e io invece ci stiamo chiedendo se uomini e donne prevedono e auspicano epiloghi diversi. Se è tipico degli esseri umani sociali immaginare sempre che trionfi l’esito più emotivo, profondo, tenero. O se invece non è proprio in un finale aperto la chiave più giusta per un autentico contatto con la soglia del nostro variegato universo.

Ogni pensiero su Bubi e le sue donne non ha valore assoluto. E non solo per l’incontrovertibile ragione dell’unicità di ciascuno. Ma anche, forse soprattutto, perché ognuno di noi difficilmente partorisce e conduce un parere fuori dall’orientamento collettivo.

Non è questione di conformismo e neanche di moralismo, se a uno e all’altro vogliamo attribuire il senso di intelletto asfittico e suggestionato…

E’ molto di più e molto di meno. E’ altro, se vogliamo cavarcela per la via breve. C’è dentro tutta la filosofia della vita. O quasi!

L’idea dell’amore e delle unioni fino alla separazione imposta dalla morte ha sicuramente una vigorosa matrice culturale, religiosa, sociale. E con questo potremmo asserire che allo stato naturale principi del genere non avrebbero alcun rilievo. Ma sappiamo bene che siamo animali speciali, noi uomini, destinati insomma alla socialità e quindi, fortunatamente o inevitabilmente, alle forme di aggregazione…

D’altra parte pure la riprovazione, almeno apparente, della sessualità troppo libera e dominatrice dei sensi e dell’esistenza ha radici in esigenze di ordine, costume e direzione socio-culturale. Però non possiamo più negare che qualche romanticismo e una buona dose di idealismo, almeno i più sinceri, siano un bisogno terreno molto energico e vivace…

La matassa dei corpi è anche matassa di aliti e di emozioni, dunque. Qualche volta soave, altre più aspra. Ma umana. Come umane sono quelle brezze maschili e femminili che vogliamo lambiscano o siano musa di certi aspetti, di certi risvolti, di certe inclinazioni. Sono l’effetto di persuasioni o semplicemente la realtà?

Pedro osserva Bubi e osserva le sue donne. Vorrebbe sorridere a lui e a loro. Ma non sempre è possibile, cari lettori.

Bubi non è un esempio di virtù, dice Giulì.

Bubi fa del vizio virtù, amo dire io. E Pedro non mi ha mai smentito, se è questo che volete sapere.

Cavalca l’onda, da un letto all’altro, tra le gambe di una ninfomane, tra le braccia di una ragazza disinibita e spiritosa, sulle labbra di una donna che non amoreggia più con il marito o sul seno di una femmina intrigante e prosperosa. Segue la scia dell’eros per non farsi tormentare dal groviglio interiore. O perché non crede nell’amore. O perché ha troppo rispetto per l’amore per pronunciarne anche solo il nome con una pletora di donne che ne parlano senza alcun ritegno.

Sappiamo solo che Bubi non vuole complicazioni, impegni, responsabilità?

Sappiamo solo che Bubi è refrattario ai problemi e alle crisi delle sue donne?

No. Sappiamo anche che Bubi ha sicuramente un bagaglio di dolori, di ansie irrisolte, di paure, di fragilità. E non osa aspettarsi che qualcuna ami tutto questo, ami Bubi per quello che è…

E sappiamo anche che Bubi incontra donne. Donne smaniose di avventure, donne che credono di addomesticarlo come un animale da salotto, donne che non si fanno troppi scrupoli sul cammino per la ricchezza materiale, donne che oltre e prima del corpo hanno messo in liquidazione l’anima…

Vogliamo farci la domanda delle domande?

CONTINUA

venerdì 20 agosto 2010

Il sesso in una pagina bianca

Questa volta anche per Bubi, che non vaneggia mai in paragoni, scatta una piccola reazione di confronto: il sesso con Morena non ha la porca febbre di quello con Monica…Monica è una maschera di lussuria un po’ trash, arrapata e incalzante, Morena è una femmina raffinata, morbida e seducente. Monica è hard e a Bubi non è certamente dispiaciuta. Ma Morena ha una sensualità che sfida il tempo e i picchi di adrenalina, ecco.

Non ha svelato a Morena di aver già avuto un coinvolgente contatto sessuale con Monica, forse avrebbe dovuto farlo. Questo pensa Bubi quando ormai sta salutando Morena per rientrare a casa. Probabilmente ci penserà la ninfomane Monica a farglielo sapere, forse l’ha adescato proprio credendo di ferire lei. Bubi sa che il feeling con Morena non dovrebbe essere facilmente compromesso da un personaggio come Monica ma prova comunque un lieve senso di disagio…

Non tanto lieve, forse, se quando arriva a casa si risolve a mandare un messaggio a Morena: non ti ho detto che sono uscito con Monica. Non volevo turbare la nostra serata ma preferisco informarti prima che lo faccia lei. Ho l’impressione che sia una bestia grama, purtroppo. Un abbraccio forte.

Morena risponde: grazie, Bubi. L’avevo immaginato ma apprezzo la tua sincerità. Tranquillo, Monica non può farmi male…

Bubi si addormenta subito, vestito e con la tv accesa. Sono le 3 del mattino e il giorno che l’aspetta è ancora una pagina bianca.

Dovete approfittare dell’assenza di programmi, cari lettori. Prima che Bubi scriva sulla pagina bianca fermatevi e chiedetevi se desiderate una svolta, se vi aspettate una nuova avventura erotica, se sperate di saltare a piè pari fino al giovedì sera con l’amica Giulì.

Aspetto idealmente il responso, con pazienza. Intanto svolazzo tra le vostre elucubrazioni. Cerco di spruzzare un po’ di ardita fantasia, qualche bonaria valutazione, un velo di suspence.

Perché questo groviglio di corpi non può essere la storia di Bubi, la storia di uomini e donne, la storia della vita. Eppure è la realtà spiata dal buco della serratura. E’ come una frase estrapolata da un contesto più vasto e complesso. In ogni corpo c’è un’anima, accidenti.

Le giornate scandite dall’agenda delle occasioni sessuali, dagli sms, dal gioco degli ammiccamenti e delle conquiste possono farsi assurde, asfissianti o precarie. Un vuoto dietro l’altro. Ma qui i sensi sono sempre in allerta. Tintinnano, soffiano, toccano, bruciano, sussurrano. I piaceri rincorrono piaceri. E quelle sottili e splendide folate di vento che si chiamano emozioni spirano forti e piene tra Bubi e le sue donne…

E’ possibile fare l’amore senza amore?, chiese una volta una donna al nostro Pedro. Esiste un sesso che si consuma per rapida e animalesca combustione. Esiste un sesso che si respira nella sublime espressione del sentimento di coppia. E esiste, forse, un sesso della verità di un istante…Come compassione affettuosa per la solitudine, il desiderio, il sogno magari. O come bugia per ingannare il rigore culturale e interiore. O come guizzo filosofico che non ammette troppe spiegazioni.

Ricordatevi di Giulì: tu non sopporti la solitudine, Bubi…

Ma non lasciatevi condizionare troppo dalle convenzioni, per carità.

La sintesi di una pagina bianca o del fiume di inchiostro che la macchierà potrebbe rivelare che la natura di uomini e donne e il groviglio delle loro passioni è ancora lungamente da esplorare. Con generosa indulgenza. Con sguardo vispo e penetrante. Con speciale ironia. Perché la verità, pure quella invereconda, è il cielo sotto il quale dobbiamo stare.

Non ci sono vittime, qui. Non ci sono neanche carnefici. Sono tutti vinti e vincitori. Giocatori e lottatori nell’arena del precario equilibrio di un benessere indefinito e indefinibile…

Le donne di Bubi, che si muovano in ambulanza come Lella o in maserati come Monica, non sono sprovvedute e deboli. E Bubi, che si faccia allettare da curve colte e garbate come quelle di Fiorella o da uno struggente enigma come Lucy, non è spirito fatuo.

Tutto e niente sul palco di un teatro grottesco. Perché un po’ grottesco, sempre, è il nostro cammino. Dalle spine sulle quali vi siete accomodati per questo viaggio non pretenderete di atterrare su una poltroncina: il terreno è accidentato, il sedile continua a punzecchiare. Ed è questa la favolosa fortuna! Non potete addormentarvi, fare gli smidollati o agitarvi con troppa foga…

Ci vogliono ironia e pazienza, Pedro ci aveva avvisati.

CONTINUA

mercoledì 18 agosto 2010

Capezzoli e umide passioni

Bubi si sveglia con un pensiero: il campari shakerato.

Certe volte è esattamente quello che ci vuole, per Bubi. Non è un colpo di spugna. E’ il suo infallibile metodo per levarsi il fiato dal collo, rilassare i muscoli, rasserenare i pensieri. E per togliersi dalle orecchie qualche ronzio di troppo…In fondo Bubi non aveva reali motivi di turbamento in quel momento, era solo affaticato dalla pressione ansiogena di Lucy. D’altra parte era pure ormai chiaro che non dovesse temere per lei, quelli erano suoi momenti inevitabili e aveva sufficiente vigore per stare in piedi da sola.

Insomma doveva solo diventare presentabile e andare a godersi il campari shakerato nel suo bar. Caffè e doccia. Poi finalmente la maestria del barman e il gradevole drink in mano…

Sono le 17, riaccende il cellulare e con un sorriso legge: ciao Bubi, sei sopravvissuto? Dai, almeno con me non ti annoi Bubi. Io sto bene, incredibile ma vero…A presto, spero. E’ Lucy, l’enigma Lucy.

Con il secondo campari shakerato Bubi mette a fuoco che ha davanti un’altra serata abbastanza intensa. Alle 20 ha appuntamento con Morena: dovrà affrontare una ricca cena, sicuramente, poi affettuose attenzioni e conversazioni e dulcis in fundo un congiungimento carnale.

Bubi sa che Morena segue un profumato e morbido rituale di accoglienza e seduzione: lento, denso e accurato.

Legge gli altri messaggi senza troppa curiosità. Si ferma solo su quello di Giulì: vista l’ora presumo che tu non ci raggiunga in piscina, la notte è stata troppo pesante eh? L’sms era delle 16. Bubi le risponde: Giulì mi sono alzato circa un’ora fa, sono al bar al secondo campari shakerato e medito di gustare anche il terzo. Ci aggiorniamo per giovedì, bacio.

La meditazione è brevissima: ordina subito il terzo. Morena è abituata anche alle sue gioiose alterazioni alcoliche, non è un problema!

Tutto sommato non ha mai messo in seria defaillance la sua virilità quindi un terzo bicchiere ci sta egregiamente, pensa Bubi ormai disteso, sveglio e ciarliero…

E quella con Morena è infatti una serata di grande sintonia e trasporto. Sembrano proprio godersela entrambi con frizzante partecipazione. Dalla cena squisita alle chiacchiere con effusioni e risate fino alle ottime intese erotiche Bubi e Morena trascorrono ore da amanti, complici e amici. Bubi trova Morena particolarmente vellutata e affascinante, Morena incontra l’incandescenza di Bubi con slancio e piacere. E’ tutto un po’ più osé del solito: qualche fantasia più indecente, qualche confidenza più spinta, qualche divagazione più chiassosa. Un tono alto, ecco. Ma sempre con il garbo di Morena…E questo per Bubi è un diletto sessuale molto intrigante.

Intanto Bubi acquisisce informazioni sconcertanti…Non narra tutto a Morena ma le svela che Monica è molto interessata a lui. A quel punto Morena gli accenna una bizzarra combinazione di episodi: lei ha ricevuto imbarazzanti advances dal compagno di Monica e Monica ha tentato piuttosto spudoratamente l’approccio con suo marito.

E tuo marito?

Bubi è stato lui a raccontarmi tutto, addirittura mi ha fatto leggere alcuni sconci sms di Monica. Non ho ragione di dubitare del suo rifiuto, è il tipo di donna che mio marito detesta e poi non farebbe mai qualcosa che stravolgerebbe i suoi rapporti con il compagno di Monica. Insomma Bubi escludo che tra loro possa esserci una relazione…

A Bubi è tutto chiaro ma con Morena tace. Glissa con una battuta: a Monica piace il sesso, come darle torto?! Molto elegantemente Morena, anche se a Bubi è evidente che deve conoscerla tanto bene da sapere tutto sulla sua fama di ninfomane, evita i giudizi espliciti su Monica: eh si, Bubi…

Poi le mani e la lingua di Morena prendono il volo con abile dolcezza e Bubi si lascia dominare da quella passione raffinata. Quando la possiede e ha ancora tutto l’umido calore addosso trova Morena eccitata e fremente.

I capezzoli succhiati dall’avida bocca di Bubi restano tesi e bagnati, prove di un’emozione dei sensi guidata da un desiderio energico…

CONTINUA

domenica 15 agosto 2010

Con Lucy ancora sesso e lacrime


Questo è il tipo di complicazioni che fa scemare l’interesse di Bubi.

Con una donna come Tizzy non c’è il subbuglio emotivo di Lucy, c’è una realtà pesante. E poi c’è il bambino. Bubi e le donne con figli sono un capitolo piuttosto complesso…

Alcune cercano solo evasioni extraconiugali, le frequenta perché non comportano grossi problemi ma non si può dire non nutra qualche lieve sorta di disprezzo. Messaggi come “lascio la peste ai nonni e sono libera” per lui sono piuttosto aberranti.

Altre, quelle che lui definisce assurde, sono quelle che quasi sognano di sceglierlo come padre adottivo per il loro pargolo. Per queste, bisogna dirlo, prova quasi orrore. Non che la paternità non sia mai stato un pensiero gioioso per Bubi ma quella leggerezza delle donne che vogliono quasi rifilargli quel ruolo senza accorgersi che lui non le ama e non ha alcuna intenzione di condividere con loro un percorso da genitore è agghiacciante.

Con le ultime scompare dopo il primo appuntamento. Con le prime regge se il disagio non lo turba troppo…

Una come Tizzy è forse da evitare a priori, pensa Bubi.

Per ora decide di non rispondere ulteriormente agli inviti e al pressing.

D’altra parte il futuro prossimo è già abbastanza denso, può soprassedere e godersi relazioni meno pericolose.

Questo, dice Pedro, è un aspetto importante della personalità di Bubi. E’ sedotto dalle donne intricate ma non si lascia troppo attrarre dalle sfide ad alto rischio…Bubi ha un’idea precisa di certi ambienti e di certe gravi congiunture quindi non fa il guerriero senza paura, usa volentieri cautela!

Il fascino di una donna può ben essere superato dal fascino di un’altra o di molte altre…insomma per lui l’occasione perduta è presto compensata da altre avvincenti prospettive.

Codardo o disincantato? Valutatelo voi…

Considerando però che non c’è amore siate obiettivi e teneri. Avrebbe davvero senso giocare d’azzardo?

La serata con Giulì prosegue ancora allegramente fino alle 2 del mattino, con vodka e stuzzichini. Giulì sa che il giorno dopo Bubi vedrà Lucy e il martedì ha organizzato una serata con Morena: bene Bubi, ci sentiamo mercoledì o giovedì, magari saprai qualcosa su Monica…eh si, dovrai aggiornarmi, ride.

Senti Giulì magari cercherò di accalappiare Fransy per mercoledì sera. Oppure Paoletta, chissà…Ma giovedì sera non potremmo fare quella famosa serata con pizza fatta con le tue preziose manine?

D’accordo, Bubi. E visto che siamo in ferie se hai voglia di venire in piscina uno di questi giorni avvisami. Anzi…se vieni martedì ti presento un’amica molto graziosa!

Giulì hai un’amica graziosa e me la tenevi nascosta?

E’ una collega, vive in città da poco: è graziosa e libera caro Bubi! Peraltro è molto simpatica e spiritosa.

Interessante, se non sono distrutto dalla nottata con Lucy mi aggrego volentieri!

Ma Bubi in piscina non arriverà. La nottata con Lucy ha superato ogni precedente…

Dopo uno spuntino veloce e la serata jazz Lucy tira fuori la sua natura più animalesca. E depista Bubi perché l’inizio è gaio, passionale ma limpido. Quasi una Lucy pacifica e non enigmatica. Nella notte invece l’atmosfera si fa torbida. I pensieri di Lucy diventano tumultuosi, il sesso arranca in piaceri un po’ slabbrati dalla tensione…Lucy è vogliosa ma fortemente inquieta. Bubi arriva a desiderare una tregua ma lei incalza. A tratti è silenziosa, quasi angosciante, in altri momenti lo copre con un fiume di parole e lacrime. Gode ancora con una sofferenza lacerante, Lucy. E Bubi cerca di calmarla, di farla ridere, di darle il sollievo delle carezze…

Quando finalmente sono sdraiati uno accanto all’altro mano nella mano con i piedi che improvvisano una piccola lotta Lucy si ammorbidisce in un sorriso affettuoso. Guarda Bubi e gli accarezza i capelli: ti ho fatto sudare parecchio, hai molto da perdonarmi…grazie, sei grande!

Bubi le sorride e non risponde.

Restano a sonnecchiare fino alle 5 del mattino.

Questa volta purtroppo non sono venuta con la mia macchina, ti spiace accompagnarmi a casa Bubi?

Tranquilla, mi vesto e andiamo.

Quando rientra Bubi ha bisogno di un caffè. Sono le 6 e il letto invece di sembrargli un’oasi felice è come un cespuglio di rovi. Non trova la posizione giusta, ha caldo, sente l’eco delle parole di Lucy…Beve il caffè, accende la tv, poi prende un libro. Il sonno lo rapisce solo verso le 8.

Quando riapre gli occhi e guarda la sveglia sono le 14, vorrebbe alzarsi e raggiungere Giulì in piscina. Ma è spossato, molto. Resta a letto e si addormenta ancora…

CONTINUA

sabato 14 agosto 2010

Sesso, droga e violenza

Cara Giulì quella dei graffi è una insospettabile trentenne che conosci piuttosto bene. Non strillare…

Ormai mi stupirei solo di mia madre, Bubi!

Ok, Giulì. L’artiglio erotico è la graziosa bambolina che lavora con te, quella che abita proprio nel condominio dove vive tua madre, Giulì.

Ma Bubi, ti riferisci a occhi bassi?

Proprio lei, occhi bassi. La rossa tutta panna e miele, timida e schiva.

Bubi, Tiziana detta Tizzy, ha una vita complicata…Molto complicata. Ci conosciamo da anni, so che ha un passato quasi incredibile. No, Tizzy no Bubi, non può essere. E come vi sareste agganciati?

Tramite Leo.

Ah che idiota Leo. Chissà cosa trama, Bubi! Leo è stato rifiutato da Tizzy…

Comunque sia, Giulì, i messaggi sono di Tizzy. Vedi, voi donne tra voi non tirate mai fuori quello che poi mostrate e fate con gli uomini!

Su questo, tristemente, devo darti ragione. Attraverso te ho capito che molte conoscenti o amiche erano ben diverse da quello che credevo. E comunque c’è sempre la sfumatura passionale a stravolgere un po’ i connotati, non mi meraviglio…Però quella di Tizzy è una storia sicuramente forte e singolare, insomma davvero non avrei detto potesse porsi in modo così audace.

Qualcosa mi avevi narrato, Giulì. Infatti ho tentato di avvisarla, volevo prendere qualche distanza prudenziale. Ha un figlio vero?

Si, un figlio nato in drammatiche circostanze. Il padre attualmente è in galera, lei sembra davvero uscita dalla tossicodipendenza ma è ancora provata da tutte le violenze e da un periodo decisamente randagio…

Ecco, ricordavo bene. Ma con lui ha chiuso?

Teoricamente si. Il rischio è che lui torni alla carica appena avrà scontato la pena. Già una volta qualche anno fa lei era ricaduta nel giro proprio perché aveva ripreso a frequentarlo…Fu allora che rimase incinta. E rischiò di perdere il bambino per le botte che le dava lui, ubriaco, drogato e delinquente. E’ un tizio molto pericoloso…

Perché non ha lasciato la città?

Non ha voluto, qui ha i genitori e la sorella, qui ha l’appoggio di qualche amico che le è rimasto accanto. E qui è riuscita anche a trovare lavoro.

Al primo impatto è tenerissima. Quel visino quasi fanciullesco, quell’aria riservata, quella voce calda e gentile…Carina e garbatissima. Pensare che ha attraversato quell’inferno è sconcertante, un po’ mi spaventava lo ammetto…

Considera che è anche sotto osservazione. I servizi sociali volevano toglierle il bambino, è affidato a lei sotto l’impegno di vigilanza e assistenza dei genitori.

Anche per questo motivo, credo, evita molti contatti…

E Leo conosce la sua storia?

Al lavoro più o meno tutti sanno tutto ma lui voleva solo portarla a letto, penso. Fingeva mille moine ma anche lei ha capito che è un farabutto, per fortuna.

Come mai con me sta tirando fuori questa verve spudorata?

Non so, Bubi. Con me si comporta sempre in modo ineccepibile. Ma mia madre dice sempre che sembra un animale in gabbia che aspetta l’occasione buona per scappare. Come se facesse la brava per convincere tutti fino a quando potrà approfittare della fiducia generale e riprendersi la sua libertà…

Inquietante.

Già, Bubi. Mia madre potrebbe non sbagliarsi. I messaggi a te svelano una Tizzy nascosta…O meglio confermano che la Tizzy di prima non è affatto morta e sepolta.

Giulì scusa ma lei è stata vittima di un disgraziato, magari era innamorata. E indebolita dalla dipendenza, la droga annienta Giulì…

Bubi, quello che si racconta di Tizzy è che da ragazzina fosse piuttosto sfrontata e godereccia. Sul sesso forse non potresti insegnarle molto, per intenderci! E poi che il suo rapporto con la droga sia nato prima che incontrasse lui…La famiglia del disgraziato ha addirittura sostenuto che la violenza di lui fosse giustificata dai tradimenti di lei.

Insomma la Tizzy che vediamo ora, bastonata dalle vicissitudini, potrebbe essere una maschera?

Potrebbe, Bubi. La battaglia per l’affidamento del bimbo fu fatta più dai nonni che da lei. Ma allora nessuno la giudicò più di tanto, eravamo convinti fosse ancora troppo sconvolta…

Beh Giulì ora non ha fatto nulla di male. Forse ha solo voglia e bisogno di un’avventura.

Questo non è condannabile, ci mancherebbe! Sono i toni che mi lasciano perplessa, Bubi. Tutto sommato mi spiacerebbe solo per lei…se davvero mente, se vuole avere una scusa per uscire e riprendere a divertirsi lasciando il piccolo ai genitori temo possa incorrere in qualche situazione spiacevole.

Uhm, mi consigli di evitarla Giulì?

Ti consiglio di tenere gli occhi aperti almeno.

CONTINUA

giovedì 12 agosto 2010

Lato B e scopicizia

Cosaaaaa? Pensi di poter ammirare impunemente il mio posteriore, vecchio satiro? Gilulì assesta un gancio nello stomaco a Bubi che incassa il colpo, simula un lancinante dolore, si piega e si lamenta fino a quando Giulì sta per convincersi di aver davvero esagerato: caspita Bubi, scusami, non volevo farti male….E come si avvicina viene stritolata nella solita morsa di solletico, quella che Bubi ha sempre in serbo per lei nelle amichevoli lotte.

Dopo risate e contorsioni, Giulì riprende le redini del discorso: beh, lo prendo per un bel complimento. Però adesso visto che sostieni che ho un lato B “espressivo” sbilanciati fino in fondo!

Bene, con vivo piacere, adorata amica Giulì! Innanzi tutto è ben fatto, sodo, in perfetta proporzione con il resto del corpo…Si muove con raffinatezza piuttosto eccitante. E’ in sintonia con il tuo portamento fiero ma morbido. Denota una personalità vivace e serena. Come le tue mani, Giulì. Magre ma non troppo, agili ma non nervose, piccole ma non infantili.

Bubi, mi sto gasando!

Come i tuoi occhi, Giulì. Intensi ma non invadenti, chiari e limpidi ma caldi, eloquenti, mobili.

Fermati Bubi altrimenti mi convinco sia tutto vero!!!

E lo è, Giulì.

Tu mi vedi con gli occhi dell’affetto…Scommetto che arriveresti ad attribuirmi un decolleté da maggiorata anche se sono quasi piatta come l’asse da stiro!

I tuoi seni sono decisamente invitanti, Giulì. A me non dispiacciono le tette maxi ma talvolta le mini possono rivelarsi assai stuzzicanti, cara…

Urca, ho fatto il pieno di apprezzamenti oggi. Grazie, Bubi! Anche tu non sei male, sai? Anzi…strizza l’occhio Giulì.

Che fai, mi prendi in giro? O stai abbracciando finalmente l’idea? Ride Bubi.

Quale idea?

Quella della scopicizia, l’amicizia che non esclude un po’ di conforto sessuale!

Brutto mandrillo, erotomane, sporcaccione…non cederò mai alle tue lusinghe.

Non sai cosa ti perdi, Giulì…

Ma smettila! E bevi, dice Giulì versando altra vodka.

Bevo per dimenticare, ghigna Bubi.

Allora, dai, riprendiamo le nostre riflessioni, esorta Giulì: tra Monica e Morena chi definiresti più sensuale?

Morena. Forse perché Monica è scontata. Forse perché Morena combina l’appeal erotico con la femminilità delle attenzioni, con la soddisfazione del palato, con le movenze misurate, con i profumi…

Credo che una molto sensuale sia Lucy o sbaglio?

Lucy è avvincente. Inquietante e attraente, qualcosa che prende più la testa che la pancia…

E Paoletta?

Paoletta stimola più i sensi frivoli, gli umori birichini...

E l’ultima, segreta fiamma?

Quale fiamma segreta, Giulì?

Quella dei graffi, Bubi!!!

CONTINUA

mercoledì 11 agosto 2010

I graffi sono sensuali

Bubi non siamo d’accordo su tutto ma Morena rimane tra le mie preferite, per carità. E poi magari le tue sono solo interpretazioni…

Grazie per la fiducia, Giulì! Sei cattiva con me oggi, cosa ti è successo?

Ma no, non fraintendere, Bubi. Voglio dire che ciascuno di noi ha una storia, una vita, una verità nel cuore. Spesso gli altri non possono sapere e comprendere tutte le sfumature. Il tuo intuito e la tua capacità di associare, incastrare, pesare tutti i pezzi non sono in discussione ma sei un uomo, Bubi.

E lei è una donna…è questo che vuoi dire, Giulì? Che abbiamo psicologie differenti, approcci talvolta opposti, percorsi molto diversi?

Si, non puoi darmi torto.

Infatti, Giulì. Sono affascinato dal contorsionismo mentale delle donne. Anche quando è opprimente o devastante.

Non solo da quello, eh eh…replica Giulì davanti a Bubi distratto dalle curve di una ballerina in un video musicale. Incantevole questa canzone, vero Bubi?

Ridono.

Ci vuole un altro caffè, Bubi.

E un’altra vodka ghiacciata, no?

Su questo ci troviamo sempre in sintonia, amico mio. La notte è lunga, domani ferie quindi possiamo dormire, adesso dobbiamo chiacchierare ancora…

Giulì, vuoi torturarmi?

Come osi definire la conversazione con me una tortura? Bubi corre dalla cucina al salotto, afferra Bubi che si stiracchia in piedi davanti alla tv e lo riempie di scherzosi cazzotti.

Giulì, vuoi la guerra?

Nooooooo, il solletico no, piuttosto mi cucio la bocca per sempre!

Allora ritorna in cucina e presentati solo quando avrai caffè e vodka, dice Bubi simulando un tono perentorio e minaccioso.

Agli ordini, padrone…

Dopo il caffè l’accogliente divano e la vodka conciliano le confidenze. Bubi sa che non ha ancora svelato a Giulì chi è la donna dei messaggi spigliati e tosti…e soprattutto sa che quando sentirà il nome avrà più di un sussulto di stupore.

E arriva a proposito un altro sms: caro inaffidabile metti pure in conto che possa uscirne tu ferito…sai, i graffi sono sensuali ma bruciano!!!

Bubi lo legge a Giulì.

Bubi, questa è un’altra guerriera del sesso. I graffi sono sensuali…Una volta era più sensuale uno strep tease, adesso usano i mezzi cruenti Bubi?, ammicca Giulì.

La sensualità è tutto e niente. Non ci sono regole, per fortuna. Può essere sensuale una caviglia, una guepiere, uno sguardo, una bocca, un’andatura. E può essere sensuale un gesto di passione, che sia un graffio, uno spogliarello, un succhiotto o una carezza.

Cosa preferisci, Bubi, le movenze erotiche, la foga carnale, il tremulo e timido impatto delle labbra, le gambe sinuose che si accavallano, i seni turgidi che prorompono da una maglietta attillata? O sei un fan del lato B?

Maialina curiosa la mia streghetta!

Ti piacerebbe un’amica castigata e retrograda, farfallone mio?

Mi piaci come sei, sbatte le lunghe ciglia Bubi, mostra le fossette sulle guance e fa la voce da cascamorto sdolcinato.

Cretino, così non cuccheresti neanche un relitto di femmina, ride Giulì.

Eppure quando faccio l’attore da film rosa con le mie donne trovo larghi consensi, sai? Ridono e le donne, ricordatelo, vanno matte per gli uomini spiritosi…

…Quando hanno voglia di divertirsi!

Alè Giulì, quando vuoi sai essere più caustica di me.

Quando ci vuole…

Comunque cara Giulì il lato B è importante, uno come il tuo esprime tantissime cose!

CONTINUA

martedì 10 agosto 2010

Il dilemma del pene e della vagina

Giulì, sei l’unica persona dalla quale accetto prediche però oggi non è giornata, risparmiami le coltellate per favore!

Mi stupiva non l’avessi ancora detto, Bubi, ride Giulì. E’ la tua gentile scappatoia preferita per non mandarmi a quel paese! Ma si, ho già detto abbastanza, non infierisco oltre caro amico mio…

Parliamo di cose serie, incalza ironicamente Bubi, martedì vedo Morena: dopo le sue arti culinarie sfodererà il suo miglior repertorio di tecniche di seduzione, io mi farò trattare da re, apprezzerò con garbo le sue doti di intrattenimento, rilasserò accanto a lei le stanche membra dopo le fatiche alimentari e sessuali…e poi carpirò qualche informazione su Monica.

Pensi che Monica possa interessarsi tanto a te per fare dispetto a Morena?

E’ un’ipotesi.

Considerando la fama di Monica non stenterei a crederci, Bubi. Ma qual è il legame tra loro? Insomma da quello che mi hai raccontato Morena amica di Monica non ce la vedo!

Credo sia solo questione di mariti, fidanzati, giri d’affari, frequentazioni mondane…Il marito di Morena è un imprenditore che bazzica gli stessi ambienti di Monica. Morena, come sai, ha con lui solo un rapporto fraterno ormai. Ma si rispettano molto, fanno insieme presenza nella buona società, sono in grande sintonia intellettuale e hanno molte passioni in comune. Lui è ricco e a Morena fa fare la signora…Lei con me è molto caliente ma anche molto amichevole, capisci? Spesso è sola a casa ed è felice di cucinare per me, di accudirmi quasi…E’ orgogliosa della forte personalità del marito ma nel contempo ne esce un po’ intimorita, un po’ castrata, un po’ svuotata.

Di lei mi hai narrato aspetti molto belli, Bubi. Se non ricordo male ha una casa zeppa di piante, ama ricamare, fa volontariato. Una persona tenera e attiva!

Si, Giulì. Suona anche il pianoforte e segue corsi di lingue. Con il marito poi, pratica sport e fa escursionismo alpino.

Beh, non ha il tempo di annoiarsi!

No, direi proprio di no…E’ una grande donna, Morena. Forse io colmo l’unica carenza che c’è nella sua esistenza piena. Con me non sente di ferire il marito perché non metto in discussione nulla. E si regala qualche coriandolo vezzoso!

Uhm, direi che sarà una serata sublime, Bubi…

Certamente, Giulì.

Ma tu neanche con una persona come Morena hai pensato di andare oltre?

Oltre?

Hai capito, non fare lo gnorri!

Basta, Giulì, non ho alcuna intenzione di andare oltre. Sto bene nei miei confini, ridacchia Bubi.

Con te Morena è sessualmente appagata, Bubi?

Che domande, Giulì. Se così non fosse avrebbe già trovato un sostituto, non credi? Peraltro non farebbe fatica a trovarlo: è bella, simpatica, intelligente e lieta di un ruolo da amante!

Bubi è un “dettaglio” che stona in Morena, accidenti.

Perché? Non lascerebbe mai il marito…questo ti scandalizza?

Mi deprime, Bubi…..E’ una razionale rinuncia all’amore questa!

Giulì, Giulì…è come l’eterno dilemma del pene e della vagina, di come devono essere per assicurare il successo, per trovare fan, per far godere tutti e tutti fino a toccar le stelle. Uffa!

Bubi, si sbellica di risate Giulì, qual è il dilemma del pene e della vagina? Te lo sei inventato adesso?!

I soliti orientamenti su misure e istruzioni per l’uso, Giulì, sono secoli che uomini e donne declamano ricette di sesso e amore per unioni perfette. Dalle posizioni canoniche al “famolo strano”, dalle scoperte sulle zone erogene alle farneticazioni varie sulle stimolazioni alternative. La dimensione del pene, i complicati meandri della vagina: non sarà un male parlarne ma è assai meglio, credimi, seguire l’istinto, provare, lasciarsi stupire. E non cedere mai agli schemi. E invece tutti credono di avere la formula giusta in tasca e con quella di criticare, celebrare, condannare, deridere, ammirare.

Cosa diavolo tiri fuori, Bubi? Stavo parlando di amore.

Bene, Morena conosce e prova verso il marito una forma d’amore. Non sarà quella che tutti si aspettano ma non è per questo meno importante, meno nobile, meno autentica Giulì.

Bubi non dubito voglia bene al marito e sia profondamente legata a lui. Ma potrebbe un giorno innamorarsi di qualcuno…e allora non vorrebbe fare l’amante, Bubi! Se al contrario si è imposta di non lasciarlo accadere beh ha perso parecchi punti per me, ecco, tutto qui. E non farei paragoni con le disquisizioni sul sesso e dintorni…Lì l’idea di avere punti di riferimento quasi indiscutibili mi fa ridere o piangere ma sull’amore, per carità, teniamo alti certi valori Bubi!

Guarda che Morena è più candida e coerente di molte, moltissime donne Giulì…

CONTINUA

lunedì 9 agosto 2010

A Bubi piace flirtare

Però, intendiamoci Bubi, neanche tu sei un esempio di virtù.

Mai sostenuto simile sciocchezza, Giulì!

Lo so ma mi riferisco a un aspetto particolare…Tu sei conturbante.

Eh?!

Bubi predichi libertà, emozioni senza impegni, rapporti franchi e lievi ma poi, a tuo modo, ti affezioni alle tue donne. Magari al loro sorriso, alla loro intelligenza, alla loro sensualità. Continui a cercarle, ognuna per un istante, ognuna per qualcosa che un giorno hai voglia di ritrovare, ognuna per quello che ti piace. E molte di loro così restano sospese a un filo, avvinte a un sogno…

Non sono sprovvedute, Giulì! Sanno chi sono e come sono, non mento Giulì..

No, non menti. Ma non sei l’eterno Peter Pan. Non riveli felicità. E non sei il macho tutto muscoli e testosterone. Alle donne arrivano input contraddittori, capisci?

Mah, Giulì, io le uso forse ma loro usano me!

Sicuramente molte volte è così. Comunque tu Bubi sei paraculo e questo non puoi negarlo!

Cioè?

Usi cervello, astuzia, esperienza, sensibilità, cultura…tutto al servizio del bersaglio! Le parole e i metodi del casanova sono gli stessi da che è nato il mondo, d’accordo. Tu hai affinato solo la tecnica perché hai strumenti superiori alla media: la tua testa e la tua lingua colpiscono esattamente perché lavorano sulla personalità della preda. Insomma già hanno l’orgoglio dell’unicità nel dna poi ti ci metti tu a tirar fuori il meglio di te andando a stuzzicare proprio quello che le fa vacillare prima, meglio e di più!

Al di là dei tuoi messaggi circolari, quel terribile sfizio che talvolta ti levi per massacrare un po’ l’ego delle tue vittime, sei capace di scrivere l’sms romantico a tizia, il piccante a caia, il brioso a sempronia senza che muti di una virgola la sostanza...Mai una sbavatura, mai una grinza, mai un errore. E loro ci cascano!

Secondo me vogliono cascarci, Giulì. Non esistono, o quasi, le donne che davanti a un messaggio gradevole pensano che non sia più che meritato e assolutamente dedicato a loro. Si sentono tutte ispiratrici di desiderio, slanci, attenzioni, complimenti. E poi perché paraculo? Questo è il gioco delle parti, Giulì. Normale comunicazione tra uomo e donna. Roba che ha inventato la natura, non io…

Accidenti Bubi questo bla bla puoi spacciarlo a chiunque come sintesi schietta e inequivocabile della realtà…ma a me no! Noi ci conosciamo, conosciamo la verità, la psicologia dei rapporti, la sociologia degli equilibri. La natura non conosce i meccanismi che noi esseri umani abbiamo creato per vanità, per bisogno, per piacere, per difesa. Donne e uomini si muovono dentro un contenitore di cose, ruoli, riferimenti, convenzioni. E tu sai destreggiarti benissimo perché sai cosa frulla nelle anime che incontri.

E pretendi un po’. Anche se non accetti pretese altrui…

Non pretendo più di quello che promettono. E chiedo perché il loro rifiuto dimostri che offrono con la bocca più che con i fatti, Giulì. Dovresti saperlo!

Oh certo so che c’è anche uno sconcertante spaccato di umanità in conflitto con il rispetto della sincerità, Bubi. So che c’è quel complicato rovello mentale delle donne che amplificano subito i lampi emotivi. Parlano di amore, trasporto emotivo, complicità intellettuale e sentimentale poi però se le metti alla prova mettono prima di te il parrucchiere, l’amica o le abitudini. E capisco pure che tu voglia sgonfiarle subito, tiri fuori gli attributi e metti in chiaro che le hai smascherate.

Ma devi considerare, Bubi, che un po’ le disorienti, le spaventi. Tu le fai vivere in una condizione stressante: sanno di avere un numero pressoché illimitato di rivali ma non possono neanche rassegnarsi e basta…perché tu torni, tu non chiudi, tu quando vuoi fai sentire generosamente la tua presenza. E le imbamboli magnificamente, Bubi!

Uffa Giulì, non riesco proprio a concepire l’idea di archiviare ogni donna e ogni storia come una pratica conclusa, una foto da ritirare in un album, una stelletta da appuntare sul petto…Dai, io adoro flirtare e mi piace tenere sempre una porta aperta! Giulì, in fondo è solo per conformismo che di solito trionfano altre regole e altri andamenti, su, ammettilo.

Il conformismo è una piaga, sono d’accordo con te. Tu più di tutti puoi testimoniare che mi irrita ma…

Ma?!

Tu non sopporti la solitudine, Bubi…

CONTINUA