venerdì 30 luglio 2010

Raptus libidinoso?


Monica non è Bocca di rosa, questo l’avrete già immaginato.

Non mette l’amore in ogni cosa. Se mai insegue come un segugio il sesso danaroso. Sesso danaroso è espressione coniata da Carlo, amico e collega di Bubi: la virile virtù dei facoltosi è quella di far eccitare molte donne anche senza avere particolari attributi erotici e amorosi…

Indubbiamente Monica appartiene a quel genere di donna che fiuta innanzi tutto la ricchezza. Ma è ninfomane, dicono. Insomma in preda ai raptus libidinosi rimedierà pure qualche amante senza patrimoni stratosferici. All’urgenza non si comanda! Questo dovrebbe giustificare l’approccio con Bubi. Ma resta il dettaglio piuttosto sospetto dell’insistenza. Da giorni e giorni cerca proprio lui, quasi si fosse veramente invaghita accidenti…

Evocata nelle chiacchiere da piscina compare in squillo sul cellulare di Bubi: basta, non posso più attendere, voglio un appuntamento. So che poi mi ringrazierai della perseveranza, caro Bubi.

Giulì: Bubi è proprio arrivato il momento!

Bene, questa sera mi farò sfiancare da questa smaniosa Monica…

Non tarda a risponderle: più che disponibile a soddisfare i suoi desideri, bella signora! Questa sera dopo le 22 può andar bene?

Giulì si diverte e stuzzica: Bubi dai come pensi che si comporterà? Si presenterà in stile pantera, ti salterà addosso, sarà proprio famelica come la descrivono? E tu, dai, hai in mente qualche geniale strategia per tenerla un po’ sulla corda…?

Vada come vada, ecco, affronto la situazione così. Troppe volte le premesse calienti si raffreddano nel letto! Farò la mia parte, ovviamente. Solitamente sono abbastanza efficiente e tenace eh!

Giulì gli rifila una pacca sulla spalla. E subito dopo sbircia accanto a lui il telefonino che ha registrato un nuovo messaggio. E’ la ninfomane pronta all’assalto: benissimo, Bubi. Dimmi dove. Preparati a una notte hot, please. Sto letteralmente sbavando…

Accidenti, sfrontata la nostra Monica. Commenta Giulì quasi perplessa.

E’ un messaggio quasi casto, Giulì. Me ne ha scritti alcuni irripetibili!

Bubi, tutta questa sfacciataggine hard potrebbe rivelarsi un flop?

Può capitare, Giulì, a me è successo altre volte. Forse accade anche a me con alcune persone o in certe situazioni. Il linguaggio molto spinto che si usa via sms poi non si riproduce automaticamente in faville sessuali…

E’ solo un modo per eccitare, per creare aspettative, per scaldare l’atmosfera? O è il coraggio della distanza?

E’ tutto questo insieme, dai, Giulì. Di persona, concretamente, certe volte non scattano i meccanismi giusti…Magari l’attrazione si affievolisce quando ci si annusa, ecco. L’alchimia della pelle, degli sguardi, delle mani è diversa da quella delle parole. Comunque è anche un gioco quello delle seduzioni telefoniche, è vero. Senza un po’ di sospiri, di esche, di incitamenti, di promesse, di lusinghe non ci sarebbero neanche le condizioni per arrivare a un incontro, no?

In effetti mi sono sempre chiesta come si potesse arrivare a un appuntamento erotico quasi a crudo, ride Giulì…

Giulì se domani sera sono vivo e intero ci vediamo, parliamo di Stefania e di Monica, ok? Ma adesso andiamo a casa, devo dormire qualche ora altrimenti questa sera rischio di addormentarmi tra le grinfie della ninfomane.

Andiamo pure Bubi, io devo dedicarmi un po’ alle pulizie di casa…Bene, per domani sera non prendo impegni! Anzi, se vuoi ti preparo una cenetta sfiziosa.

Non posso rifiutare se mi alletti così!

Il tragitto di ritorno dalla piscina è interrotto solo da un sms di Morena: mi manchi un po’, Bubi. Non ci vediamo da tempo…La prossima settimana mio marito non c’è, se hai una sera libera avvisami! Baci baci baci

CONTINUA

giovedì 29 luglio 2010

Seghe mentali

Bubi sai che molte donne preferiscono non ammettere di avere una relazione sessuale fuori dalla cornice dell’amore…Per Stefania poi è ancora più difficile, credo che sia riuscita solo con te a concedersi una parentesi intima senza le premesse di un sentimento di coppia. E’ innamorata dell’amore, Stefania….

Forse è vero, Giulì. Però con me non ha mostrato alcuna difficoltà, anzi. E’ stata particolarmente intraprendente!

Me l’avevi raccontato, Bubi. E ne capisco il motivo. Ti stima molto, Bubi. Ritiene tu sia un uomo molto intelligente, molto sincero e…molto sensibile e fragile. Tanto sensibile e fragile da collezionare flirt per vincere la paura dell’amore, per non soffrire di abbandoni o tradimenti. Questo e anche altro, Bubi, l’hanno persuasa ad abbandonarsi all’istinto. Aveva voglia di te, pensava che comunque non l’avresti ingannata e, diciamolo, sperava di poterti piacere molto, molto, molto…

Vuoi dire che credeva potessi innamorarmi?

Voglio dire che non lo escludeva e nella peggiore delle ipotesi sentiva che con te avrebbe vissuto emozioni grandi e pulite. C’è anche da dire che tutto è successo in un momento delicato, magari aveva bisogno di provare qualcosa a se stessa, forse di elargirsi uno spazio di libertà della passione. E tu eri l’uomo che non l’avrebbe mai calpestata, capisci?

Giulì ma davvero mi considerano tutte un galantuomo?, ride Bubi.

Forse non tutte ma tante si, ne sono sicura Bubi. E smettila di schernirti, lo sei, a modo tuo ovviamente!

Ci sentiamo ancora qualche volta ma non ci siamo più visti. Prima o poi capiterà o almeno me lo auguro. Dovrei avere più tempo, Giulì!

O meno donne!

Dai, Giulì, ridurre il numero delle tentazioni e dei piaceri è quasi impossibile! Il guaio è che non riesco più a star dietro a tutte…Però mi piace anche questo stato di sospensione quasi perenne, tiene sempre alta la tensione e per me forse è meglio, non rischio di annoiarmi!

Bubi hai mai provato davvero a tirare le fila?

Tirare le fila?

Ti sei mai messo a pensare a tutte le donne che entrano e non escono dalla tua vita, a tutti i giorni e le notti ad inseguire attimi e gemiti, a tutti i messaggi che scrivi e ricevi, a tutti gli slalom tra un appuntamento e un altro, alle moine con le quali giochi, alle risorse mentali che dedichi a ogni alito femminile? Hai messo sui piatti della bilancia quello che dai e quello che ti rimane?

Strega Giulì, ride Bubi rosso in volto, ho iniziato molte volte questo lavoro ma non l’ho mai portato a termine.

Eh fai bene forse a chiamarlo lavoro, accidenti. Richiederebbe le energie di una di quelle occupazioni impegnative e usuranti, Bubi. E ho l’impressione che tu voglia eludere l’incombenza per non trovarti con gli occhi sbarrati sulle mani vuote o con il cuore appeso al filo delle occasioni perdute o strapazzate…Giulì parla dolcemente e con un sorriso di leale vicinanza ma l’affermazione è inevitabilmente pesante.

Grazie Giulì, mi hai rifilato una bella bastonata! Hai ragione, preferisco svicolare. Ma non perché temo il risultato dell’analisi, lo conosco già quindi scelgo di andare avanti senza quelle che Stefania chiamerebbe seghe mentali…

Fare scorpacciate di emozioni in bocconi assaporati qua e là non è reato, sussurra in tono distensivo e ammiccante Giulì: forse, Bubi, la tua filosofia è la migliore!

Non è proprio una filosofia…Adesso facciamo una bella nuotata e al diavolo tutto, un giorno ne discuteremo. E, chissà, magari scopriremo pure qualcosa di più su Stefania.

D’accordo Bubi. Però non stancarti troppo, se questa sera dovesse scapparti una serata di sesso con la sfrenata ninfomane non puoi fare brutta figura, ghigna Giulì…

CONTINUA

mercoledì 28 luglio 2010

Insaziabile Monica

Lucy lascia Bubi a notte inoltrata, Bubi la invita a fermarsi fino al mattino ma lei preferisce rincasare. Il velo di commozione che Bubi legge negli occhi di Lucy quando si salutano è meno enigmatico…Ma, anche ora che si è svelata, non ha perso il suo fascino. Per Bubi è ancora un attraente miscuglio di fragilità, turbamento, veemenza. Lucy è tra realtà e fantasia, come uno spirito condannato a vagare nel tormento o dedito all’ostinata ricerca dell’isola dei sogni.

Non sa quanto credere alla storia dell’ex marito. Lucy può aver inventato tutto o aver visto e provato quello che non è mai stato…

Una cosa è certa: Bubi non teme più di poterla ferire o scombussolare. Lucy ha più anticorpi di lui e, contrariamente a qualsiasi apparenza e pur in modo sindacabile e a tratti bizzarro, si vuole bene. Ecco, la sua resistenza è proporzionale all’amore che nutre per se stessa. Non crolla Lucy, no, non crolla.

Bubi mette la sveglia, ha appuntamento con Giulì per la piscina.

Prima di addormentarsi ripensa alle ultime settimane, a Francy che non ha rivisto, a Morena che ha trascurato, a Paoletta che attende un altro incontro, a Lella con la quale non ha molta voglia di riprendere i contatti. Al topless che potrebbe ritrovarsi felicemente davanti in piscina. E a tutte le comparse che su scelta di Pedro ho omesso di citare.

Quando arriva Giulì non è ancora pronto.

Notte intensa eh Bubi?

Si, Giulì, molto intensa. Dai mi preparo in un baleno poi ci fermiamo al bar per un caffè doppio!

Ok, ti aspetto.

Con il caffè doppio Bubi racconta a Giulì la serata con Lucy.

Più che un commento quello di Giulì è un’esclamazione: ah ma allora la mia intuizione iniziale non era del tutto sbagliata, Bubi! Proprio un bomba questa Lucy…

Giulì non so se ha solo un ombelico ipertrofico, se è stata destabilizzata da un’esperienza di coppia delirante o se si barcamena tra l’una e l’altra cosa. Ma so che non devo preoccuparmi. E posso vivere alla grande il sesso con lei…anche a letto è una bomba e la cosa non può dispiacermi, Giulì!

Ci credo, Bubi. Ehi a proposito di sesso ma la ninfomane non si è più fatta viva?

Giulì, quella Monica è un fenomeno, non devo rimandare troppo, oggi o domani l’aggancio. Devo farti leggere qualche messaggio. Si atteggia, fa la squillo di lusso, poi scrive cose da prostituta di bassa lega.

Vuole divorarti, Bubi. E’ in fregola caro mio, all’appuntamento presentati in forma perché mi sa che reggere i suoi ritmi non è facile!

Hai saputo altro, Giulì?

Si, racconti sempre più indecenti. E’ insaziabile, Bubi.

Dovrebbe dirgli soprattutto che è sgualdrina “dentro”, come dice Pedro. Ma non lo fa, lo considera scontato. Una che mira ai quattrini, che salta in qualsiasi letto, che fa la smorfiosa d’alto bordo solo per acchiappare qualche simpatia e qualche accesso nei giri vip è sgualdrina “dentro” per Giulì. Bubi non ci pensa neanche su. Per ora lo diverte l’idea della ninfomane che lo tartassa di sms…neanche lui fosse qualche facoltoso signore al quale far perdere la testa!

Senti Bubi prima che si desti da qualche lettino il topless da calendario o qualche altra meraviglia per i tuoi sensi da maschietto predatore dimmi di Stefania…avete smesso di sentirvi? L’ho incontrata qualche giorno fa ma a lei non ho voluto chiedere, non abbiamo mai parlato della vostra frequentazione.

Davvero? Ma tu sai e lei sa che tu sai…

CONTINUA

martedì 27 luglio 2010

La vera oscenità

Giulì e Bubi si danno appuntamento per il giorno dopo alle 12, destinazione piscina. A casa Bubi torna pieno di energie: ritira il bucato steso al mattino, stira velocemente la camicia da indossare, sistema la spesa, fa la doccia, si rade e poi mangia la parmigiana di melanzane presa alla gastronomia del supermercato mentre ascolta il tg seduto sul divano. Divora mezza tavoletta di cioccolato fondente con le nocciole, spegne la tv e infila nello stereo il cd di Fiorella: lo ascolta un po’ stravaccato sul divano con un paio di sigarette di fine pasto…

Si alza, si veste e esce. Alle 21.30 è sotto casa di Lucy, lei sbuca dal portone in perfetto orario. Bubi osserva la camminata atletica, le gambe muscolose fasciate in un paio di pantaloni bianchi, la vita piccola e i fianchi morbidi delicatamente segnati da una canottiera bianca e nera. Ha i capelli raccolti, un trucco leggero, una sacca di tela nera che sembra un bagaglio…Il volto è disteso, lo sguardo limpido: Lucy sembra in ottima forma.

Ciao tesoro, Bubi le posa un tenero bacio sulla guancia quando sale in macchina.

Ciao Bubi, come sei bello e profumato!

Lucy…certi complimenti dovrei farteli io, sono un impiastro! Ti trovo benissimo, l’ho pensato ma non l’ho detto…

Lucy ride. E’ la prima volta che Bubi sente una risata così serena di Lucy.

Preferisci il lago o un bel locale a Milano?

Come vuoi, Bubi, gradisco qualsiasi soluzione fuori città.

Ah misteriosa Lucy questa storia di evadere dalla città devi spiegarmela! Che succede?

Niente Bubi, ho solo voglia di ambienti nuovi. Pronuncia il classico niente che non corrisponde a verità e quindi Bubi insiste: Lucy, d’accordo, andiamo sul lago in un posticino delizioso però strada facendo mi sveli il motivo di questa fuga, dai. Per caso vuoi nascondere le tue uscite al tizio di ieri sera?, ammicca Bubi sorridendo.

Si e no, Bubi. E’ un po’ complesso da spiegare.

Provaci, Lucy, abbiamo tempo e poi sono curioso…

Quel tizio mi tampina da mesi, non ci sono mai uscita, ieri sera ho accettato. Ho la strana sensazione che sia come una spia, un inviato speciale ecco.

Ma cosa dici Lucy, una spia?

Qualcuno incaricato dal mio ex marito, Bubi.

Ex marito? Non sapevo che fossi stata sposata, Lucy. Comunque che ragione indurrebbe il tuo ex a metterti qualcuno alle costole?

E’ una storia delicata, Bubi. Con lui ho proprio vissuto l’inferno in terra, credimi. Era asfissiante, paranoico, maniacale. Ha sempre creduto avessi un amante e si è messo in testa che quello fosse il motivo per il quale l’ho lasciato. Per parecchio tempo mi ha minacciato, pedinato, infastidito con telefonate a tutte le ore del giorno e della notte. Poi, improvvisamente, è sparito. Da allora è comparso nella mia vita il tipo che hai visto ieri sera. Al principio con discrezione, poi è diventato la mia ombra.

Si comporta come un corteggiatore d’altri tempi: timido e rispettoso, gentile, premuroso. Mostra interesse ma non si fa avanti, capisci? Come se volesse solo mettermi alla prova, indurmi in tentazione oppure carpire informazioni, controllare che vita faccio. Per uscire con te ho dovuto depistarlo, questa sera gli ho detto che sarei andata con un’amica appunto al pub dove volevi portarmi tu…presumo sia lì ora, ad aspettarmi o a cercarmi.

Lucy non potrebbe essere un vero spasimante?

Non credo, Bubi. Comunque sono qui con te e non voglio pensarci, per favore non parliamone più!

Come vuoi, tesoro. Sono felice anch’io di essere con te questa sera…Sai, nonostante questo fantasma che ti insegue ti trovo bene, mi sembri più tranquilla Lucy. Spero che tu possa trovare presto un po’ di serenità, la meriti se hai sofferto molto.

Capisco che forse dimostro il contrario ma con te un po’ l’ho trovata, Bubi.

Bubi coglie al volo l’occasione e spiega con dolcezza e fermezza, come gli aveva suggerito Giulì, tutta la faccenda della passione. Vuole che sia chiaro a Lucy che tra loro non devono insinuarsi illusioni amorose…

L’enigma Lucy lo interrompe presto: Bubi, Bubi, tranquillo! Mi piaci per quello che sei, non sogno niente altro con te che quello che viviamo, un po’ di quiete con te l’ho provata proprio per questo…Perché conosciamo la disperazione ma siamo disperatamente onesti e abbiamo disperatamente bisogno di libertà e autenticità!

Bubi con te posso spingermi e ancora spingermi, stordirmi di sesso, godere e spogliarmi di sciocchi pudori. Sono sempre e comunque pulita. Con lui, con il mio ex marito ho conosciuto la vera oscenità, quella dell’anima…

La passeggiata di Lucy e Bubi in riva al lago è molto breve, prendono un drink sulla terrazza dello Star bar e poi corrono a soddisfare quella che è diventata una sublime urgenza. A casa di Bubi fanno l’amore con un trasporto e una libidine che sconquassa i loro corpi e sembra bombardarli di adrenalina. L’enigma Lucy adesso appare a Bubi sotto un’altra luce. Il morso orribile dell’amore tragico l’ha frantumata e avvelenata. Si, è proprio nella fase dello schianto. Ma con Bubi non sogna orizzonti romantici, riscatti, svolte. Solo la verità. Ecco spiegato quel difficile intreccio di sesso e dramma!

Lucy non ha freni. Passione, passione, passione. E Bubi non deve mantenere il controllo, anzi. Dirompente e tumultuosa la sua foga erotica è un fuoco che fa esultare entrambi…

CONTINUA

lunedì 26 luglio 2010

Lucy, il presunto gigolò, il topless da capogiro...

Gli amici sono una risorsa inesauribile, non stupisce che anche Giulì lo sia.

Ma per Bubi ci sono situazioni in cui Giulì è come un farmaco salvavita. Quando è alle prese con le questioni pratiche della sua vita un po’ randagia sarebbe risucchiato dallo sconforto se non arrivasse, provvidenziale, Giulì!

Pranzetto velocissimo e piscina, quindi full immersion al supermercato. Si, questo è l’aspetto comico di certe difficoltà organizzative di Bubi: si dissolvono appena si trova ad affrontarle con la compagnia solida, sbrigativa e travolgente di Giulì.

Giulì si appresta alla spesa con una filosofia molto personale: non adora i supermercati e i centri commerciali ma dovendo per comodità farvi ricorso da anni ha elaborato una strategia di approccio singolare e quasi buffa. Parte come se la meta fosse il luogo delle meraviglie. Stacca la spina per almeno due ore da qualsiasi altro pensiero e gioca a fare la casalinga quasi fashion victim con l’accortezza però di tenere ferma la sfida al risparmio o all’acquisto oculato. Talvolta fissa un budget preciso da non sforare. Altre si concede un premio per “qualche rinuncia da riflessione” ovvero un regalino utile per qualche sciocca compera evitata.

Prende la sfilata tra le corsie come un’avventura da giovane marmotta: prova di abilità, coraggio, voglia di esplorare. E così con la gita al supermercato fa di necessità virtù, Giulì!

Con Bubi lo spasso è raddoppiato. Ridacchiano su marche e accostamenti, su personaggi in preda all’ansia da riempimento del carrello, su bambini capricciosi che urlano richieste. Insomma con gaudio comune portano a casa un paio di successi: una buona scorta di alimenti e prodotti per la casa e uno scontrino che non è un salasso.

Ma abbiamo saltato a piè pari il pomeriggio. Dobbiamo riavvolgere la pellicola, tornare indietro. Beati sotto il sole Bubi e Giulì avrebbero parlottato di costumi, corpi più o meno degni di portarli, coppie improbabili e bei fusti all’attacco di donzelle sul bordo piscina se non ci fossero state le incursioni via sms di Lucy. In verità ad avviare la corrispondenza è stato Bubi quasi invitato da Giulì…

Bubi, hai parlato con Lucy?

No, Giulì. Dai, oggi le scrivo, magari le chiedo se è libera questa sera.

In macchina, mentre Giulì guida, Bubi scrive: Ciao Lucy che programmi hai per il week end? Questa sera, se vuoi, potremmo berci qualcosa insieme in quel pub che conosci…

Un approccio disinvolto, diciamo.

Giulì risponde mentre stanno armeggiando con l’ombrellone della piscina: Bubi questa sera sono libera, però non è un’ottima idea quel pub, preferirei andare da qualche parte fuori città se non ti spiace.

Dopo aver letto l’sms a Giulì Bubi le racconta anche dell’incontro in pizzeria la sera prima…

Uhm, Bubi, vuoi dire che sta frequentando qualcuno quindi preferisce evitare i locali in città dove possono vederla? Il tizio che era con lei potrebbe essere un frequentatore di quel pub e magari lei non vuole sappia che esce con te. Chissà cosa gli ha raccontato di te ieri sera dopo che vi siete salutati…

Penso proprio che sia così, Giulì. Anche se quel tipo non sembrava…insomma non so spiegarti, era una presenza ambigua. Come se fosse…

Un accompagnatore? Insomma un gigolò o qualcosa di simile? Uno abbordato per una serata? Pensi che Lucy potrebbe fare una cosa simile, Bubi?

Al capolinea forse si. Così, per sfida o per noia o per disperazione.

Per combattere la solitudine, intendi?

Si, meglio uno sconosciuto che uno che frequenti ma che in realtà non sa nulla, capisci?

Si, capisco Bubi. In effetti credo che, a parte te, Lucy nasconda a tutti la sua anima lacerata. Però, se così fosse, che senso avrebbe questa sera evitare quel pub e scappare fuori città?

Non lo so, è il solito enigma. Credi ancora che io debba parlarle di quella storia della passione, vero?

Certo, Bubi. E’ meglio dipanare la matassa prima che si ingarbugli troppo…

Magari vuole appartarsi lontano da eventuali possibili interferenze solo perché anche lei vuole parlarmi, Giulì.

Può darsi…

Bubi scrive: come vuoi, Lucy. Passo a prenderti alle 21.30, ok?

Ok, fa sapere Lucy.

Dopo un po’ di silenzio e una nuotata Giulì scherza: Bubi dai non preoccuparti, comunque vada sarà anche una splendida parentesi erotica…Da quel che mi hai raccontato Lucy a letto è un vulcano in eruzione.

Si, dal punto di vista sessuale la serata si profila sicuramente caliente, Giulì. Però non nego un po’ di apprensione.

Bubi, è più che comprensibile, Lucy è un soggetto molto complicato. Dolcezza e fermezza, ecco, questo è il mio consiglio.

Un topless…e che topless! Mentre sono ad asciugarsi godendosi gli ultimi raggi di sole prima del supermercato sfila davanti ai loro lettini una stangona bruna a seno nudo.

Giulì guarda Bubi: domani torniamo qui vero? E ride, a crepapelle.

Se sapessi di ritrovarla qui prenoterei già il posto, Giulì!

Ma tu non eri quello che non sbavava per le maggiorate?

Giulì quella non è una maggiorata, è una donna molto carina con un seno da calendario…

CONTINUA

domenica 25 luglio 2010

Questione di feeling

Fiorella è una lezione vivente di impeccabile stile.

Nulla di artificioso, la sua è pura essenza di eleganza cerebrale. Così profonda, così attenta, così educata, così sapiente, Fiorella.

Non è quella eccentrica, da serate un po’ sguaiate, immersa in qualche alone di martirio o di rivoluzione, avvezza alle tattiche di conquista. E neanche quella devota ai lustrini, schiava di qualche stato di brama insaziabile o noiosamente inchiodata a un serioso ruolo da intellettuale. Fiorella è altro.

Con lei Bubi ritrova la carica delle emozioni culturali, sempre.

Con lei Bubi sale i gradini della curiosità, della meditazione, dell’approfondimento. Non c’è il sentimento di amicizia che lo lega a Giulì perché il sesso qui a fatto la sua parte sin dal principio…Ma c’è un feeling molto particolare che corre tra le maestose vallate dell’umana ricerca di dotti nutrimenti dell’anima. E quel sesso lieve e raffinato che corona con magnifica semplicità la loro fusione. Mescolano romanzi e scienza, passi di danza e note, rime poetiche e sociologia. Poi scivolano sotto le lenzuola con lo spirito estasiato e pieno, a rilassare e poi tendere le membra in un esercizio appagante: c’è gioia, ecco.

Pure quella sera. Anzi, forse di più. Fiorella è scherzosamente più animata del solito, intenta a mantenere la promessa di impegno e dedizione al piacere di Bubi!

La favella è fluente e appassionata. E così pure le effusioni. Fanno l’amore e poi parlano ancora fino a cercarsi nuovamente per un accoppiamento più tenero e lento…

Alle 3 del mattino mentre si riveste Bubi lancia un’occhiata ammirata alla camicia da notte di seta bianca che Fiorella ha appena indossato: che classe, bellissima senza fronzoli!

Grazie, Bubi. L’ho ereditata dal guardaroba di mia mamma, da quando è ingrassata pesco spesso negli abiti che non mette più. Sai, più passano gli anni più le assomiglio e così pure le sue cose mi donano…

Le si illumina il viso quando parla della madre. Per Fiorella è un riferimento importante quell’anziana professoressa di lettere e poetessa, buona e brillante di spirito. Il padre, un ingegnere di fama in città, è mancato da pochi anni e il loro rapporto è diventato ancora più stretto e tenero.

Domani vai da lei sul lago, vero?

Si, appena mi sveglio parto. Da lei ci sono anche mia zia e mia cugina che non vedo da mesi, sarà una bella rimpatriata tra i ricordi… Rientro domenica sera per il concerto.

Ehi a proposito di concerto mi presti quel cd che mi hai fatto sentire, Fiorella?

Certo, Bubi, scusami me ne stavo dimenticando.

Buona notte, creatura incantevole!

Buona notte, stupendo mascalzone…

A casa Bubi si butta sul letto vestito e si addormenta.

Stropiccia gli occhi solo quando è raggiunto dalla luce ormai alta con un raggio di sole caldissimo puntato proprio sulla faccia. Sono quasi le 10 di un sabato non proprio di riposo. Insomma Bubi aveva in programma qualche operazione domestica, insomma anche un uomo single ha una casa da accudire, montagne di panni da lavare e stirare e un po’ di spesa a cui pensare.

Rigirandosi nel letto medita una di quelle tabelle di marcia che limano al massimo la fatica e accorciano i tempi di applicazione…

Si alza, prepara la caffettiera, spalanca tutte le finestre, accende la lavatrice. Dopo un tazza doppia di caffè fa si rinfresca un po’ e lava i denti.

Armato di folletto fa sparire tutta la polvere dalla casa. Sistema il letto, lava tutto quello che si è accumulato nel lavandino della cucina e poi stende il bucato. Guarda nel frigo un po’ spoglio e nella dispensa che non elargisce molto di commestibile, decide di stilare una specie di lista delle cose indispensabili e, mentre si siede al tavolo in cucina, accende il cellulare.

Tra i messaggi c’è una ciambella di salvataggio! E’ di Giulì: è tutto buio, non ci sei, domani a pranzo se vuoi vieni da me e poi andiamo in piscina…

Era della sera prima, ovviamente. Perfetto! Giulì arriva sempre a risolvere tutto. Risponde Bubi: arrivooooooo.

Dopo qualche minuto gli squilli alla porta annunciano Giulì: Bubi, guarda che non ho preparato niente visto che non mi hai risposto, faccio al volo un piatto di pasta o può bastare un panino con prosciutto e brie e poi un gelato?

Per me panino e gelato vanno benissimo. Andiamo in piscina dopo?

Si, se ci muoviamo per le 13.30 ci tuffiamo Bubi! Considera che io non mi fermo fino a tardi, devo andare al supermercato…

Giulì, non potevi darmi notizia migliore! Mi unisco a te pure al supermercato, amica mia.

CONTINUA

giovedì 22 luglio 2010

Film d'amore o di guerra?

Si schernisce Fiorella: suvvia, per così poco…

Ma poco non è perché per Bubi è una noia sentirsi impacciato. Nulla di grave o di assurdo è accaduto, Lucy e lui possono ovviamente frequentare chiunque. Quel filo di tensione è dovuto allo stato di sospensione tra loro e peraltro avrete capito che l’idea che debba esserci una sorta di chiarimento tra loro per Bubi è come una nuvola che turba l’azzurro del cielo. La solita frizione di Bubi insomma…gradisce rasserenare il loro rapporto ma per lui è già qualcosa di troppo impegnativo, ecco.

Possibile che uomini e donne debbano sempre complicarsi la vita con tortuosi cavilli mentali? Questo è il fardello che Bubi solitamente rifiuta. Nel caso di Lucy fa un’eccezione però gli costa fatica…

Far respirare quella irrequietezza a Fiorella è quasi imperdonabile, pensa Bubi. Accidenti, non lo merita e poi lui quando è con una donna non lascia mai aleggiare il profumo di un'altra…

Fiorella sei davvero eccezionale, grazie. Non gradisco interferenze che incrinino la nostra intesa sempre bella e ricca. Mi ha innervosito la mia stessa reazione. Adesso basta, sono qui per te, per me, per noi!

Bene Bubi, ordiniamo un’altra birra per gli ultimi bocconi, poi un caffè e via al cinema. Non preoccuparti, la serata è ancora nella nostre mani…

Le chiacchiere diventano fluide e spiritose e la birra finisce in un lampo.

Bubi non guarda più verso Lucy. Il tempo di sorbire un caffè e si alzano per andarsene. Devono passare accanto al tavolo di Lucy per raggiungere la cassa e l’uscita. Bubi è pronto a pronunciare un ciao ma Lucy è protesa verso l’accompagnatore, tende l’orecchio come se il tono di lui fosse quello di un sussurro, a sopracciglia aggrottate per meraviglia o curiosità o perplessità. Così il saluto muore sulle labbra di Bubi, come un soffio che non diventa suono. Solo quando è alla porta e guarda con la coda dell’occhio ha l’impressione che Lucy stia seguendo i suoi passi quasi in attesa di un cenno…Esita poi tira dritto, esce e prende allegramente a braccetto Fiorella: allora garantisce che questo film è una bomba?

Fidati, Bubi. Soddisfatto o rimborsato…

Fiorella con te è difficile restare delusi.

Bubi devo ringraziare quella graziosa figliola, è merito suo se mi ricopri di complimenti?

Fiorella sei proprio ai piani alti, tu! Comunque sai che penso tutto quello che ti dico. E questa sera la tua compagnia è più preziosa che mai.

Bubi, Bubi, così devo concentrarmi per onorare le tue aspettative!, scherza Fiorella. Ok, sfida accettata, sono certa che il film sarà di tuo gusto e dopo vedrò di esserlo anch’io!

Tra loro adesso c’è grande armonia. Lungo il tragitto si scambiano confidenze e battute, tanto entusiasmo e sempre quel lampo geniale che è il loro jolly: un riferimento letterario, un gioco di parole sulle strofe di una canzone, un pensiero ironico o sagace su qualche artista. Mutuando da Celentano le definizioni di lento e rock possiamo considerare la relazione tra Fiorella e Bubi decisamente rock.

Il film appaga generosamente entrambi. Un capolavoro!

Alla fine sono così emozionati che saltellano nella notte rapiti e beati. C’è tra loro un silenzio di condivisione, il rispetto di un momento riflessione importante. Quando arrivano vicino alla macchina Fiorella dice solo: Bubi ti spiace se facciamo quattro passi, si sta bene e voglio assaporare questa lieve brezza lasciando scorrere le immagini dentro di me…

Perfetto, Fiorella, è un’ottima idea.

Prova a non pensare, Bubi.

Ridono. Quella citazione riporta alla mente una scena magistrale tra i protagonisti…E camminano ancora, in silenzio. In prossimità di una panchina Bubi si rivolge a Fiorella: signorina vuole adagiare il suo silenzio in questo spazio a strapiombo sull’infinito?

Bubi, grandissimo quel passaggio, ho ancora i brividi…

Si siedono e il film diventa un animato ed eccitante scambio di complicità e di riflessioni. Bubi e Fiorella hanno in comune anche la passione per il buon cinema, non è una novità che un film diventi argomento di appassionati confronti ma questa volta è qualcosa di più. Provano una commozione e un trasporto speciale per certi dialoghi, per certe inquadrature, per certi risvolti della trama. Una pellicola indimenticabile, sospira Fiorella.

Uno dei più bei film che abbia mai visto, fa eco Bubi.

Ma…è una storia d’amore o di guerra?

E’ una storia di vita, Bubi.

Dove anche la morte respira…

Eh si, Bubi, dove anche la morte respira.

Fiorella prende la mano di Bubi: andiamo?

Fiorella, ricordi…anche tu devi essere di mio gusto come il film, sorride Bubi.

Agli ordini, capo!

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mercoledì 21 luglio 2010

Incontri inaspettati

La sera dopo la luce di Bubi non sparerà a destra.

Dopo un rocambolesco garbuglio di messaggi, esche, proposte, fughe, Bubi opta per una situazione collaudata. Accetta un invito di Fiorella. Al diavolo Paoletta, Lella, Morena, Monica, Francy…La settimana di stress è ancora appiccicata a Bubi e non ha alcuna forza di districarsi in quel balletto di recriminazioni, strategie, lusinghe. Non ha voglia di complicazioni e di femmine ingombranti. Non è il momento di imboccare direzioni nuove. E neanche di sfoderare sorrisi e conforto.

Con lo stato d’animo che si ritrova Fiorella fa al caso suo. Cenetta informale e veloce, cinema e poi qualche drink da lei. Un orizzonte tranquillo, immagina Bubi. E comunque non noioso e squallido: Fiorella è brillante e accattivante. La sua intelligenza e la sua cultura sono ottimi ingredienti per qualche ora di ottimo livello, poi anche nel talamo Fiorella è raffinata, sapiente e vivace. Non è un vulcano, non è zeppa di astruse turbe, non è smodatamente disinibita, non è una focosa accanita e famelica ma è libera, spontanea, intensa.

Bubi ha bisogno di una serata con Fiorella, ecco.

Senza scossoni, senza sorprese, senza pathos esasperato.

Per le altre ci saranno altri giorni, altre notti, altri momenti…

Non ha neanche voluto vedere Lucy ma non si è negato, le ha scritto un messaggio: Lucy, tesoro, come stai? Una delle prossime sere se vuoi ci vediamo e chiacchieriamo un po’…anche di passione, promesso! Così le ha fatto intendere che aveva già impegni per la serata e ha evitato di dover rifiutare un suo eventuale invito.

La risposta di Lucy è sibillina: ci sentiamo nei prossimi giorni. Sono di fretta, esco a cena. Ciao Bubi.

Un messaggio così non sembra di Lucy, accidenti!

Non c’è ombra di partecipazione, è rapido e incolore, non coglie al volo l’occasione, non ha enfasi o stridule tristezze…

Bubi non replica. Si avvia a prendere Fiorella. Il cellulare segnala l’arrivo di qualche messaggio ma non li legge, si limita a verificare i mittenti: Lella e Paoletta. Ancora.

Fiorella ha prenotato in una pizzeria dove sono quasi di casa, Bubi adora quel posto perché tutto profuma di semplicità e cordialità, entra e si sente davvero bene. Si accomodano in posizione magnifica, entrambi amano i tavoli ad angolo che permettano la vista sulla sala e i gestori lo sanno.

Stanno già sorseggiando la birra con qualche stuzzichino quando Bubi si accorge dell’arrivo di Lucy con un accompagnatore. L’impressione che ha è quella anche se non saprebbe spiegare perché…Insomma l’uomo con Lucy non sembra un amico, un amante, un parente, un collega ma quasi un assistente, un tutore, una guardia del corpo. Chi è? E cosa vede di ambiguo in quella figura?

Invece di distogliere lo sguardo li fissa, aspetta che Lucy incroci i suoi occhi, vuole vedere la sua espressione e se farà un cenno di saluto.

Fiorella si accorge dell’impasse, non si scompone ma chiede con tono cordiale e complice: Bubi tutto bene? Qualche problema? Spero di non essere motivo di imbarazzo…

No, Fiorella, ci mancherebbe, non preoccuparti! Bubi le racconta brevemente qualcosa, ovviamente con elegante rispetto di Lucy. Fiorella, non mi aspettavo di incontrarla, ecco. E poi con quel tizio così misterioso. Comunque stai tranquilla, nessun disagio per me, scusami solo per il minuto di stupore…Dai, godiamoci la nostra serata!

E’ allora che Lucy vede Bubi, sorride e agita la mano in segno di saluto. Bubi ricambia. Sono pronte le pizze, per fortuna sono una squisita distrazione. Fiorella tiene abilmente le redini della conversazione senza petulanti pressioni e Bubi, ancora una volta, l’apprezza infinitamente.

Fiorella, sei una grande donna!

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martedì 20 luglio 2010

Groviglio di eros, alcool e trasgressioni

Diciamo che lì ho conosciuto il marito, un mandrillo fautore della coppia aperta e voyeur: adora intrattenersi sessualmente con una donna mentre la moglie fa altrettanto con un altro uomo sul divano di fronte…Questo me lo ha spiegato subito la nostra Lady Gaga introducendomi alle focose attività del locale.

Ho pensato che la mia funzione lì sarebbe stata quella e sinceramente non mi allettava, Giulì. Poi invece ho capito che mi aveva invitato come battitore libero: Bubi qui puoi trasformare in realtà qualsiasi fantasia, liberati da schemi e condizionamenti…Vedrai quante belle donne verranno a sciogliere la tua rigidità!

Insomma era evidente il tuo disagio?

Certo, Giulì! Ho trangugiato qualche calice di champagne ma corpo e favella sembravano bloccati. Mi sentivo sul set di un film. Era tutto oltre la mia immaginazione…

Caspita, Bubi, Lady Gaga è riuscita a spiazzarti alla grande.

Non fatico a riconoscerlo, Giulì, quel posto e quella situazione erano inquietanti…

Sei scappato?, ride Giulì.

No, è stata brava lei a persuadermi con la dolcezza. Ho quasi creduto mi avesse stregato con qualche pozione magica. Mi ha portato in un salottino separato da quella bolgia di maniaci e mi ha letteralmente rapito con effusioni deliziose. Abbiamo fatto l’amore con struggente calma…Dopo abbiamo suggellato quel momento con altro abbondante champagne. E allora ho cominciato a caricarmi di frenesie, di curiosità, di capricci. Siamo usciti e abbiamo fatto una passeggiata nel parco: ovunque c’erano sospiri, risate, nudità. Tutti sembravano divertirsi e amare, davvero…

Ho voluto un caffè. La nostra Lady Gaga, perfettamente a suo agio e conosciuta, ha chiesto a un cameriere che ha prontamente soddisfatto il mio desiderio. Mi ha lasciato solo, con una sigaretta che ho fumato a lente e godute boccate. E mi sono lasciato andare, sono entrato anch’io nel cuore della festa.

E’ stata una notte complicata. Donne incantevoli, erotismo alla massima potenza, ebbrezza da trasgressione, alcool e suggestioni. Ma al mattino, tornato a casa, ho realizzato che non avrei ripetuto l’esperienza. Non mi erano rimasti addosso neanche manciate di coriandoli capisci? Odori, quelli si, a profusione…Ma quasi non avevano un volto.

E lei, l’hai più rivista?

Si, qualche volta. E con piacere, Giulì. Ma non ho mai più partecipato a quei consessi sessuali…La nostra Lady Gaga invece credo continui a bazzicare quel genere di luna park.

Ma i rapporti erano sempre a due o c’erano anche triangoli e ammucchiate, Bubi?

Accadeva di tutto, Giulì.

Sarebbe un fenomeno da studiare, inquietante ma interessante no?

Eh si per te è materiale prezioso, amica mia. Ma non avrai la mia collaborazione!

Che fai, ti defili e mandi me allo sbaraglio?

Giulì non mi spaventare…guai a te se lo fai!

Bubi, sto scherzando. E gli butta le braccia al collo per un abbraccio a morsa…

Giulì mi vuoi tanto bene lo so, non stritolarmi.

Accidenti, è tardissimo Giulì. Che ne dici di andare a nanna?

Sono d’accordo Bubi, domani mi tocca un’altra levataccia, vado a trovare mia nonna, ho qualche ora di viaggio da fare e dovrei essere da lei per le 11…Mi raccomando, affronta la faccenda di Lucy e tienimi informata. Rientro domani sera, se la tua luce spara a destra passo, altrimenti chiamami tu quando vuoi.

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lunedì 19 luglio 2010

Sesso di gruppo

Bene, è scoccata la mezzanotte di un’afosa serata estiva refrigerata solo da birre ghiacciate e incroci di ventilatori, Giulì e Bubi spostano il tiro su panorami gaudenti e pure un po’ pecorecci. Su Lucy per il momento non c’è altro da aggiungere, l’argomento Monica è archiviato fino ai prossimi sviluppi. E Giulì ha voglia di stuzzicare Bubi su certe vicende un po’ scabrose e un po’ comiche…

Bubi come gigolò avresti avuto successo ma hai gettato la spugna per romanticismo!

Romanticismo?

Ma si, sei un cavaliere Bubi. Le donne le frusti solo con le rose, anzi solo idealmente. E in fondo tutte le storie sulla libertà e sulla dignità erano anche moti di rispetto e delicatezza verso le gentili signore, non nasconderlo…

Giulì, non so, magari se mi capitasse la signora giusta lo farei.

Come dovrebbe essere?

Ricca e stronza.

Insomma non dovresti farti sensi di colpa. Anzi, incasseresti con vivo piacere. Comunque dubito, Bubi. A parer mio inizieresti a grattarti, ti verrebbe fuori qualche sfogo della pelle ecco. Non riusciresti a far funzionare il giocattolo, amico mio!

Giulì…il mio giocattolo non è balordo e raramente fa cilecca, fidati.

Pfui, gradasso! Coraggio, offriti come accompagnatore a ore, risolvi in un baleno tutte le ansie economiche…

Guarda che il conto per fare il mantenuto è salato. Le grinfie femminili sganciano solo se possono tenere il maschio al guinzaglio. E’ una vitaccia che non mi alletta, tutto qui. Non è romanticismo…

Bubi, Bubi, non devi farti mantenere ma semplicemente farti pagare. A ore, a prestazione, a nottata, per il servizio. Su, lo sai! Non tergiversare, sei un signore e non vuoi toccare denaro che compensi quello che fai…spirito tenero il tuo!

Accidenti, Giulì, sono un bastardo galantuomo? Ride Bubi.

Si, si…lo sbaciucchia su una guancia Giulì…

L’hai dimostrato pure con tutto quel riserbo sull’orgia milanese, Bubi!

Giulì ti strapazzo di solletico se non la pianti, questa sera sei terribile. Orgia, andiamo, sei esagerata. Era solo un festino un po’ particolare…dice Bubi con un’inflessione decisamente ironica. Si passa le mani tra i capelli. Allarga le braccia, porta gli occhi al soffitto e poi ridacchia: che concentrazione di depravazioni, Giulì! Al confronto ero veramente un cucciolo indifeso e senza macchia…

Non mi hai mai svelato i dettagli, Bubi, sono curiosa, racconta!!!

Se la memoria non mi inganna fu quella tipa alla Lady Gaga a invitarti, no?

Esatto, proprio lei. Sapevo che era un party privatissimo e le premesse erano piccanti…Ma arrivato lì sono stato catapultato in un girone di indemoniati del sesso e delle perversioni, Giulì. Sesso di gruppo all’arrembaggio. Scambisti, bisex, sado-masochisti, porno dive, guardoni: un carrozzone di esuberanti sessuomani con turbe di ogni genere!

Ehm in che ruolo ti ha calato la nostra Lady Gaga?

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domenica 18 luglio 2010

Godere è un po' gioire

Hai quasi sempre ragione, Giulì.

Quasi?! Si finge stizzita, Giulì. Poi sorride con la dolcezza dell’affetto per Bubi. Bubi, dovresti parlare a Lucy con la tua disarmante filosofia dell’inevitabilità sulle labbra…

Ho pensato di farlo, Giulì. Ma la vedo così ingarbugliata ancora. Così tesa, così triste. Giulì a volte mi sembra che Lucy voglia farsi travolgere dalla vita per perdere la partita e sprofondare. Capisci?

Se è così Bubi non puoi evitarlo, credimi. Ma, te lo ripeto, ti corre l’obbligo morale di provare a trasmetterle una rassegnazione superiore come la tua!

Superiore…Mi fa sempre ridere questa tua definizione. Mi riconosce una nobile elevazione di pensiero, qualcosa che rasenta il sublime mistero della leggerezza dell’essere.

Bubi non ti è dato di leggere il segreto del cosmo, di vivere nella virtù della conoscenza, di guardare con gli occhi della verità naturale. Ti sei allontanato dalla frenesia d’amore per rifugiarti nel mondo dei sensi. Un caleidoscopio: figure e colori che inseguono, formano, rompono un disegno. La vita è impietosa con te o tu lo sei con la vita ma sei lì a galla sulla tua zattera.

Credi a tutto e a nulla e questo distacco lieve e pacato è la tua forza. Magari è solo sopravvivenza. O è un’esistenza parallela a quella comune. Ma questa dimensione ti rende possibile sfiorare tutti gli aliti di desiderio, di piacere, di euforia, di tenerezza. Senza aspettative, senza frontiere, senza tragitto il dolore è meno devastante. Per Lucy godere è un po’ soffrire no? Ecco, per te godere è un po’ gioire…

Consegnale la chiave della serena accettazione della relatività, Bubi! Deve capire chi sei, è urgente ed essenziale per entrambi.

Io navigo a vista, è proprio così Giulì. Come posso insegnarlo a Lucy?

Bubi, devi solo spiegarle che lei può palpare nella tua passione la sua stessa disperazione ma che nella tua disperazione non può annegare o salvarsi. Tu sei la terza via, insomma. Hai scelto di giocartela a dadi, ogni giorno. Di non dominarla e di non farti dominare. Non vuoi combattere e non vuoi colmare il vuoto. Lasci che sia…

Pensi davvero che capirebbe?

Secondo me può capire, Bubi. Ma quello che conta è che tu lo faccia, se non capirà pazienza Bubi…

Restano in silenzio, Bubi e Giulì. Un silenzio che sembra durare troppo. Come se fosse una sospensione pesante, imbarazzata, malinconica. Invece è una pausa di elaborazione necessaria, uno spazio di assimilazione propizio. A spezzarlo è Bubi, effettivamente ricaricato e rasserenato, con una risata allegra: Giulì mi auguro che non perda appeal il sesso dopo l’impatto di Giulì con questa realtà…!

Stupido, rende bene a letto l’anima tormentata di Lucy eh?!

Rende molto bene, Giulì. Tutta quella adrenalina, tutta quella angoscia, tutta quella confusione sono energie che scatena nel brivido di amplessi vorticosi. Brucia, Lucy. Di smania e di godimento.

Bubi…dovremmo riprendere le nostre statistiche, ricordi? Quelle tendenzialmente passive e quelle attive, le castigate e quelle istintivamente oscene, le scafate e le imbranate, le represse e le svergognate….

Dimmi come fai sesso e ti dirò chi sei! Si, dobbiamo proprio ricominciare.

E poi Bubi dovrai finalmente raccontarmi di quella volta dell’assalto delle allupate!

Quasi quasi Bubi arrossisce un po’: dai, ho chiuso con il sesso di gruppo, non tirare in ballo quelle vecchie storie Giulì….

Bubi anche la tua carriera di gigolò è chiusa però…

Però se trovassi una che vuole ricoprirmi d’oro ci ripenso e riapro bottega all’istante, ride Bubi.

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giovedì 15 luglio 2010

Orgasmo drammatico e romantico

Tanto tu hai sempre affondato il dito nella piaga, strega! Bubi ridacchia e la segue in cucina per la rituale punizione con il solletico…fino all’altrettanto rituale “bastaaaa” di Giulì!

Intanto infila in freezer una bottiglia di vodka trovata nel mobiletto delle meraviglie: te l’avevo portata io da qualche viaggio, ricordi Giulì?

Si, dalla Polonia mi sembra. Ottima scelta, speriamo si raffreddi presto. Dai, adesso andiamo in salotto a gustarci il caffè.

Cara Giulì devo trovare una sorta di scappatoia, capisci?

Bubi, Lucy è nella fase dello schianto, ha capito che con te poteva viverla e fin qui non avresti avuto problemi in effetti. Però mentre tu hai elaborato a modo tuo una ricetta di sopravvivenza forse Giulì ha bisogno di un confronto e di uno scambio, vorrebbe sviscerare con te il denso tormento che conoscete. Vorrebbe capire se è possibile riderci su, rialzarsi o scoprire un tragitto nuovo che lasci alle spalle quel senso di insofferenza e scontento. A differenza tua non vuole farlo da sola, forse.

Per Lucy può essere importante credere che esista una via d’uscita…E addirittura non vorrei che maturasse una specie di grande illusione.

In che senso Giulì?

Bubi tu e lei avete deragliato. Siete fuori dai binari dell’amore. Non cercate l’anima gemella, forse non credete possa esistere o che possiate esserlo per qualcuno. Avete completamente cancellato l’ansia e il piacere dell’assolutezza, dell’enfasi, del sogno sentimentale. Non siete nella lunghezza d’onda delle relazioni di coppia, diciamolo alla maniera della portinaia quando blatera sulla moda di fare i single…! Scappate dalle parole, dalle promesse, dalle smanie amorose. Per paura, per fastidio, per orrore. Troppe ferite o troppa sensibilità, sia quel che sia…Magari è la famosa lucidità alcolica tanto felicemente proclamata da Pedro!

Tu hai deciso di sfamarti di momenti. E di lasciarti andare al delirio, alla desolazione o all’esaltazione, come e con chi capita. Senza giudicare troppo le tue donne, senza farti giudicare troppo da loro. Un giorno in fila all’altro senza tenerli legati insieme. E’ un cammino al buio sempre sull’orlo del precipizio. Ma lo sai e preferisci il rischio sull’onda autentica di quello che capita piuttosto che la tranquillità che ti appiattisce o ti scorre addosso fasulla e inquietante.

Lucy questo passo non l’ha ancora fatto. E’ spalmata contro il muro dello schianto, si sorregge con le unghie e con i denti come un cartone animato, non sa se mollare la presa, resistere, tentare il salto dall’altra parte. Con te ha potuto godere di un sesso che le dava l’alito e la dimensione della libertà, della disperazione e della verità. Con te ha pianto di piacere e di smarrimento, scavando fino in fondo alla sua pena e alla sua lacerazione. Con te, nella relatività, ha potuto provare l’orgasmo drammatico e romantico della sincerità, della purezza, della sofferenza.

A Lucy non importa più il futuro ma è angosciosamente aggrappata al presente. Per sopportare la vita forse, Bubi. Con te non ha freni…Come credi di poterla contenere? A lei è arrivata tutta la tua passione, Bubi. Non pensa certo che sia qualcosa di simile all’amore ma sa che è la passione di chi con lei può schiacciare fino in fondo sull’acceleratore.

Ma allora perché parli di grande illusione, Giulì?

Perché è una grande illusione anche quella di credere che tu sia con lei nella fase dello schianto, Bubi.

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