domenica 14 novembre 2010

Alle donne in cerca di un uomo: chiamate questo numero...

Bubi non credi anche tu di essere in balia di coordinate un po’ sconclusionate?

Ride di gusto, Bubi: certo Giulì, l’unica certezza che ho è che non ho certezze! Uffa, sembra uno scioglilingua…Ma non vorrai che io viaggi in carreggiata regolare eh?!

Ma no, Bubi. Io in fatto di regolarità non posso dare lezioni, lo sai! Su questo siamo in perfetta sintonia, tu ed io… Vorrei solo mettere ordine nel disordine del tuo incedere.

Eeehhh?! Giulì se metti mano nel mio caos esistenziale non mi costringi alla linearità? Io non voglio il rigore delle forme, dei motivi, dei passi. Forse non voglio neanche darmi tutte le risposte.

Ma quale rigore, Bubi, andiamo, sono io, sono Giulì, quale rigore vuoi che ti imponga?! Intendo lasciare intatto il disordine ma in una condizione di consapevolezza, di armonia, di serenità.

Giulì questa sera sembri l’enigma Lucy! Spiegati meglio per favore…E passami altro antipasto, è così buono…

Senti Bubi il bailamme di donne, emozioni a spizzichi e bocconi, estasi erotiche, svaghi sul filo dei sussurri, esercizi di stile e giochi tra le righe di parole ti fanno vivere sotto il tendone di un circo. In questo cosmo di balocchi, finzioni, orgasmi, attrazioni, trepidazioni tu sei sempre protagonista felice e appagato?

L’appagamento sta negli attimi, Giulì. Il resto è apnea, campari shakerato o pause di ristoro umano e culturale. La felicità? Quella è nei sogni, forse.

Rassegnazione o saggezza, Bubi? Uhm, che sia una o l’altra poco importa, uffa faccio fatica a contraddirti, a metterti alle corde!

Giulì, Giulì, ti rendi conto che ci sono donne che credono di tirarmi scemo con un reggicalze, che pensano di allettarmi sulla via delle convenzioni con miele, euforia e orizzonti rosa, che vogliono travestirmi da uomo in delirio da angoscia esistenziale? Donne che non provano a guardarmi, a sentirmi, a toccarmi, ragionano come se sapessero tutto di me senza bisogno di applicazione, vocazione, verità…

Io non so chi sono. O magari sono proprio tutto e niente, bianco e nero. E non ho voglia di fermarmi, di adeguarmi a quello che vedo e non mi piace, di recitare una parte che mi sta stretta. Non giuro fedeltà neanche a me stesso, ecco. Domani posso svegliarmi liberamente diverso, Giulì.

Però ti schernisci quando elogio la tua intelligenza e la sensibilità Bubi…Virtù e cruccio, caro amico mio! Sei entrato nella vita, hai lasciato che la vita ti esplodesse dentro, paghi il carico della tua onestà e della tua profondità. Perché hai capito troppo, Bubi. Purtroppo capire spesso è soffrire…

Si, Giulì. Ma non voglio rifugiarmi in questo, davvero. Non devo avere una ragione o una scusa per prendere le distanze da qualcosa che non voglio essere o abbracciare, sto nella mia dimensione e basta. La rotta sostenibile che invochi tu per me è un fallimento, Giulì. Io navigo a vista, in sospensione perenne. E godo moltissimo, forse di più di quelli che credono di tenere le redini di un’esistenza meravigliosa. Io posso saziarmi in un minuto di un minuto capisci?

Certo che capisco, Bubi. Filosofia dei sensi e coscienza della relatività! Sai che è patrimonio di entrambi, non mi sfugge quello che pensi e provi...Proprio per questo talvolta percepisco in te molto disagio.

Inquietudine…

Si, perfetto, inquietudine.

Giulì non è la stessa che hai dentro tu?

Forse non è proprio la stessa, Bubi, questo è il punto. Tu non puoi fare a meno di attorcigliarti in vacui vortici di impeti fulminei e di spalmarteli addosso come se fossero sempre grandi occasioni di esplorazione dell’umanità.

O semplicemente mezzi per far volare il tempo, Giulì…!

Stordirsi, ecco Bubi. Vuoi stordirti ma vuoi anche riconoscere sempre qualcosa di fantastico in tutte le donne con le quali fai volare il tempo. Perché hai bisogno di essere sempre generoso e indulgente nei giudizi? Bubi sono ripetitiva, lo so, non demordo su questo aspetto ma tu ti defili…

Giulì non so se sono proprio generoso e indulgente, diciamo che non giudico e basta. Chi sono io per farlo? Accetto le differenze, lascio vivere e non mi sento così predisposto alla critica: non condanno e non assolvo, Giulì. Magari è quello che vorrei facessero gli altri con me!

Ottimo questo risotto, vero?

Giulì merita di essere assaporato con il sottofondo di una conversazione più lieve, dai prendi una pausa dalla tua funzione di attaccante di sfondamento, riprendiamo l’argomento più tardi sotto i fumi dell’alcol eh?

Ok, ok…

Sai che il mitico Pedro ha affidato a una tastiera narrante la storia di Bubi? Diventerò un famoso personaggio letterario!

Lo so, Bubi. E non ti nascondo che sospetto di essere una pedina importante…probabilmente avrò io il ruolo di grimaldello per scardinare il forziere-Bubi! Accidenti.

Ecco, allora non vorrai davvero passare agli scaffali delle librerie virtuali del mondo come quella che vuole svelare il grande segreto di Bubi e della sua essenza?!?! Devi fare intendere di conoscerlo senza spiattellarlo mai! Bene, insomma possiamo chiudere la parentesi della rotta sostenibile, no?, ghigna Bubi.

Neanche per sogno, carissimo amico mio! Non spiattello, se mai induco te a mostrarti meglio eh eh!

Illuminata da un’idea improvvisa Giulì inizia a ridere…Bubi, Bubi, te la sentiresti di buttarti in un’avventura al servizio della buona letteratura della realtà?

Cioè? Birichina smettila di sganasciarti e spiegami!

Facciamo circolare il numero del tuo cellulare in rete e poi…verifichiamo…

Noooo, sei tremenda Giulì. E’ un’esca spietata!

Dai Bubi, su, capisci che riusciremmo a…

Si, si riusciremmo a…Però…, insomma mi tenta ma mi spaventa questa idea.

Niente paura, sarò io il filtro logicamente!

Potrebbero abboccare donne conosciute, Giulì. Quelle…stupide.

Stupide e presuntuose, diciamo. Lo faranno celando la loro identità, Bubi…Crederanno di prenderci per il naso e invece saremo noi a…

Forse hai ragione, Giulì, possiamo farlo. Con quelle nuove e sconosciute potrebbero aprirsi orizzonti molto interessanti.

E’ proprio quello che credo anch’io Bubi…

Basta, facciamolo subito altrimenti ci ripenso!

Ci vogliono pazienza e ironia, direbbe Pedro.

E lo dice anche Giulì: calma Bubi, un po’ di suspence è importante, spifferiamo metà numero, l’altra metà teniamola in caldo per qualche giorno!

Le libidinose sono nervose, insofferenti…Così le fai scappare.

No Bubi, non scapperanno. E Pedro e la sua tastiera narrante ce ne saranno grati, forse.

Senti questa, dice Bubi a Giulì, leggendo un sms appena arrivato sul suo cell: non riesco più a sopportare il tuo silenzio, vuoi capire che ti aspetto per farti esplodere il sesso di gioia?

Ma chi è, la ninfomane Monica?!?

Proprio lei!

Beh a quella divoratrice di maschi risponderai dopo, adesso finisci il risotto, accendiamo il pc, ci connettiamo e viaaaa facciamo viaggiare un pezzo del tuo numero…

389 1295…

CONTINUA

Nessun commento:

Posta un commento