Quanti spunti per la serata con Giulì!
Mentre legge le ultime perle di contorsionismo femminile Bubi ripensa a Dario. Chissà cosa dirà Giulì…
D’un tratto si muove all’azzardo o all’assurdo, Bubi. Invia uno degli sms circolari a Dario: che giornataccia, sono a terra, ti viene in mente qualcosa di carino per confortarmi un po’? E’ quello che aveva mandato a Lella, Tina, Monica, Sabrina. Lella aveva risposto con piglio da maestra che forza un tono convincente, Tina con una raffica di faccine sorridenti, Sabrina con una banalità deprimente, Monica con la solita “deformazione” sessuale: più che il morale posso sollevarti qualcos’altro…!
Ha scelto questo, il meno conturbante, compromettente e devastante, per evitare che potesse essere frainteso comunque scrivere a Dario, infilarlo nelle sue trame, sollecitarlo con quell’opportunità poteva essere uno scivolone. Se ne pente subito Bubi. Medita di svicolare dicendo a Dario, in caso di reazione pericolosa, che l’ha inviato per errore, era diretto a un’amica…
La risposta di Dario è brillante, sana, calorosa. Non arriva via sms ma in viva voce. Dario? Risponde Bubi. Ehi, Bubi, mi spiace, che succede? Posso fare qualcosa?
Ehm, Dario, ciao. Scusa, non capisco.
Il tuo messaggio, Bubi. Insomma mi fai preoccupare…
Porca miseria, abbi pazienza, devo aver sbagliato, ho inviato a te un messaggio destinato a un’amica. Perdonami! E non preoccuparti, in codice è solo una lagna scherzosa, sto bene…
Ah ok, meglio così. Allora posso stare tranquillo, leone!
Certo, certo…Grazie, sussurra Bubi.
Figurati, carissimo. Mi raccomando, teniamoci in contatto. Ciao, buona serata.
Ciao Dario, a presto. E grazie ancora.
A presto?
Che sciocchezza, pensa Bubi, gli ho detto a presto, accidenti…
Gli scherzi dell’imbarazzo.
Però, questo Dario è un portento! Bubi resta lì, con un sorriso incredulo stampato in faccia. L’unico a prendersi il tormento di chiamare è stato lui. Sereno e forte, Dario. E senza alcun tentativo bavoso di accaparrarsi qualche spazio…
D’altra parte Bubi sa bene che quel vigore sincero non poteva venire dalle sue donne. Ad eccezione di Fiorella, che avrebbe reagito come Dario, le altre hanno un mondo nel quale lo collocano in base a necessità e comodità. Il Bubi di certi sms non sta nei loro schemi, ci starebbe solo se potessero maneggiarlo, comprimerlo, piegarlo…
Più egoiste, più egocentriche, più aride, più stronze di lui?
Questo, cari lettori, è un giudizio che esprimerete voi, solo voi.
I momenti di lucidità feroce sono per Bubi un male provvidenziale, l’avrete capito. E’ dalla brutalità della realtà che gli arriva la leggerezza per vivere di seduzioni, avventure, sessualità e piroette di spirito. Non ferisce e non è ferito, Bubi. Solo la solitudine, quella di cui parlava Giulì, poteva diventare uno spettro per Bubi…E magari un po’ lo è. Sensibilità, intelligenza, consapevolezza non avvicinano molto alla felicità. Il buio, il vuoto, le atmosfere effimere offrono il fianco al disagio spaventoso della desolazione…
Però Bubi cautamente ha cercato di non lasciare troppe fessure, di correre, di stordirsi, di scorrazzare nell’ebbrezza. E proprio per scongiurare i fantasmi ha adottato uno stratagemma tenero e suggestivo…
Torniamo all’interrogativo, quello che prima o poi dovevamo farci, ricordate?
Cosa pensa Bubi delle donne? La risposta la sapete, dovete saperla se avete letto fin qui. Ma Bubi ha elaborato un sentimento originale, un amore relativo, qualcosa di romanzesco quasi! Nonostante ciò che sa e pensa, Bubi così può amarle. Ognuna e tutte. Di una forma di amore relativo, appunto.
L’amore dell’attimo fuggente, forse. O semplicemente l’amore di Bubi.
Le ama paranoiche, paradossali, scaltre, false. Le ama turpi, scabrose, maniache. Le ama perché sono irresistibili. Le ama scendendo a patti con i loro capricci uterini. Le ama perché sono il miglior maquillage alla fatica di vivere…Insomma c’è una sorta di riconoscenza nell’amore relativo di Bubi!
Sbrodola per le loro grazie e succhia il loro nettare. Ma dona molto Bubi. Perché tutti i minuscoli guizzi emotivi di Bubi sono autentici…
Qualche volta paga pedaggio al campari shakerato ma anche l’euforia alcolica di Bubi è una faccenda da interpretare. A qualche donna di Bubi è difficile togliere dalla testa che il bicchiere lo tenga lontano dal coinvolgimento, quello “serio” dicono. A me invece pare che il bicchiere sia un agevolatore di favella, un moltiplicatore di colori, un antidoto alla timidezza, un antidolorifico, un socio in affari…Per Bubi è un alleato, ecco. Gli permette di mantenere il cinismo necessario alla consapevolezza per non cedere di fronte al killeraggio femminile. Rende fluida la marcia e avvincente il gioco.
Signori, le donne sono mine vaganti. A Bubi serve altro che un elmetto e un giubbotto antiproiettili!
CONTINUA
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