L’ enorme equivoco di grinta e grazia.
Devo rotolare via, Pedro non tollera ulteriori indugi. Devo lasciarvi soli con Bubi e le sue donne, cari lettori. Perché questa è una storia senza fine, perché qui la bontà è troppo buona e la cattiveria troppo cattiva, perché la sorte di Bubi e delle farfalle che volano nel suo cielo è scritta in una pergamena chiusa in bottiglia e trasportata dalle onde di un oceano molto lontano.
Ricordate la partenza?
Questa è la storia dei sensi. Del gioco appiccicoso delle illusioni, delle persuasioni, delle passioni fatali.
Accomodati sulle spine avete intrapreso il viaggio in un vortice di colori, eccitazioni, noie. Avete amato e odiato Bubi…Avete soprattutto creduto di capirlo, Bubi. Lo avete riempito di etichette, lo so!
La pelle di Bubi è refrattaria alla colla, sappiate dunque che le etichette sono scivolate via. Ma i vostri sforzi di interpretazione e giudizio sono gelosamente custoditi nel suo scrigno delle scorte di buonumore…
Proprio così. Quello che piace moltissimo a Bubi è tutta la generosità di tempo e pensiero che gli avete dedicato! Perché Bubi è abituato alle farfalle che non smettono mai di volare nel suo cielo. Quelle che sognano di ritrovarsi prima o poi tra le sue braccia, quelle che sognano lui non desideri altro che ritrovarsi prima o poi tra le loro braccia, quelle che sognano di volare più e meglio delle altre compagne di sventurato volo…Immaginare che lettori e lettrici abbiano calorosamente seguito le sue avventure è una conferma eccitante per Bubi.
Non posso e non voglio svelarvi altro.
All’inizio, lo ammetto, cercavo di svicolare dalle limitazioni di Pedro per servirvi utili ragguagli, spiegare, mettervi in guardia, offrirvi confort di viaggio, poi ho compreso che sarebbe stato sciocco o inutile. Il rebus dovete risolverlo senza il mio aiuto. Vi basterà essere meno supponenti di tante farfalle, cari lettori!
Bubi, il responso della Sibilla è chiaro…dice Giulì.
E perentorio, ahimè. Ride, Bubi, come ride quando l’alcool ha cancellato tutti i fantasmi.
Sfoghiamoci un po’ con le farfalle più ostinate, Bubi. Tanto quelle abboccano sempre…Messaggi circolari e grandi complimenti ai sorrisi, alla passionalità, alle attitudini psicologiche: funzionano alla grande!
Ah ah ah, è vero, abboccano sempre Giulì. Però è talmente irritante la loro stupida ostinazione che adesso non ho neanche tanta voglia di leggere le risposte, accidenti. Sgridate, coccole, smancerie di bassa filosofia: è fastidioso già solo immaginare tutte quelle sfrontate energie sprecate…
E’ da una vita che ripetiamo queste cose, Bubi, dai! Tanto proprio tu non puoi bacchettarle. Ne sprechi più o meno quanto loro nel delirio di tirare a campare. Continua a punirti e vedrai che ti ridurrai peggio delle tue farfalle, Bubi.
Non è che mi punisco…
Si, ti punisci ad ogni sorso che mandi giù per sopportarle, Bubi! Ad ogni sorso che mandi giù per difenderle, per giustificarle. Ad ogni sorso che mandi giù per tollerare la loro ignoranza, la loro banalità, la loro frivolezza, la loro ottusa fierezza Bubi! Ad ogni sorso che mandi giù per incensarle di belle parole, per tenere desta la memoria, per inumidire la loro intimità. Ad ogni sorso che butti giù per far credere ad ogni farfalla di essere diversa dalle altre Bubi! Si, ti punisci Bubi. E il tuo cervello non ringrazia. Ruggisce di disgusto, tristezza, smarrimento.
Ma io mi comporto male con loro, Giulì…
Ovviamente…
Sembrerà un racconto di sesso, disagio, squallore quello di Pedro e della tastiera vivente. Di un uomo irrisolto, di donne fameliche o puerili o superbe, di letti sfatti, di lacrime trattenute, di orgasmi sbilenchi strappati a una lussuria che si agghinda di una orripilante maschera di romanticismo. Una storia di solitudini che sfuggono alla verità in un coito bestiale. Che allegria, Giulì!
Perché, Bubi, pensi sia allegra la competizione delle farfalle?
No ma almeno quella a me fa divertire…
Ma smettila, Bubi! Purtroppo la realtà non contempla ancora una donna per te, ecco.
Eh?!? Una donna per me? Questo incasina il rebus, taci, magari Pedro ci ascolta, ride Bubi.
Vuoi prendere il toro per le corna?
No, voglio tarpare le ali alle farfalle cieche.
Però così…risponderanno, felici, infoiate, trepidanti!!! E, insomma, andranno a schiantarsi irrimediabilmente!
Esatto. Purtroppo non conosco altro modo per arrestare il loro assurdo volo, Bubi.
Ma che missione è? Cosa te ne importa di loro?
E’ affar mio, Bubi. E comunque….non tollero la faccia che indossi con loro. La tua vita si sta consumando con loro e così quella faccia finirà per prendere il posto della tua.
CONTINUA O NON CONTINUA