lunedì 4 ottobre 2010

La trottola Bubi e il sesso delle donne

Caro Bubi non dirmi che il balletto intorno a te ti impedisce di fermare la corsa o dare una svolta al percorso?

Giulì, non sono le danzatrici a battere il tempo e a gestire la scena, io sono una trottola che vive di movimento proprio…

Carina questa, Bubi! Giri pure a velocità sostenuta eh?!

Giulì, dai, sai che a volte cerco di rallentare e di fare il bravo ma il richiamo è forte, fortissimo: forse il carattere del moto perpetuo à scritto nel mio dna!

Magari domenica proverò a smontare questa convinzione…Adesso il sonno vince su tutto.

Si Giulì, ti lascio, buona notte e complimenti ancora per la pizza, squisitamente squisita…!

La sensibilità, un dono e un macigno, pensa Giulì quando richiude la porta e si appresta a prepararsi per Morfeo. Peraltro è proprio la sensibilità a unirli, nello strazio e nello splendore. Hanno le antenne che percepiscono tutto, una forma acuta di ricezione amplificata di qualsiasi umano segnale, accidenti.

Quella di Bubi è la storia di un uomo che per non farsi travolgere da quello che coglie scompiglia il pensiero dandogli in pasto una quantità enorme di stimoli e fughe. E Giulì è la donna che sa e capisce perfettamente Bubi.

Non è un caso, lo avrete compreso, che Giulì sia in tale simbiosi con Bubi…

Solo attraverso Giulì, Pedro avrebbe potuto immortalare l’avventura esistenziale di Bubi! D’altra parte a Pedro piace fare il guru a distanza, dobbiamo dirlo. In queste righe di lui c’è moltissimo ma gode a starsene in una dimensione di sublime distacco. Nulla di superbo, ovviamente. E’ la posizione che merita, ve lo assicuro.

Bubi rincasa. Più o meno gli frulla in testa la stessa considerazione dolceamara di Giulì ma la sfratta subito, appunto…guai a fermarsi davanti a quella consapevolezza!

La sua vita sarebbe molto diversa senza quel tarlo dell’intelligenza, dell’intuizione, della delicatezza emotiva. Ma la mia vita è questa qua che un’altra dentro non ci sta, cantava un noto motivo…Il destino non si può cambiare. E Bubi preferisce non ingarbugliarsi troppo nel compatimento, per carità. E neanche potrebbe mai illudersi di aggirare quel che è scritto nel grande libro delle stelle per disegnarsi un altro percorso.

Qualcuno potrebbe parlare di rassegnazione. Forse lo è, se la saggezza ha qualcosa a che vedere con l’accettazione della natura!

Scorre ancora i messaggi, vorrebbe rispondere a quella sfrontata isterica e accalorata della ninfomane con un po’ di umorismo pecoreccio ma si stende a letto e si addormenta.

Dieci ore di sonno, urrà. Bubi si sveglia riposato e rilassato: la condizione ideale per una delle sue giornate pazzerelle. Non lavora quindi ha tempo a disposizione per girovagare per librerie e negozi, flirtare con qualche barista, trastullarsi via facebook. Decide per un rapido intervento di igiene casalingo, poi esce. Per pranzo un ottimo campari shakerato e un toast. Lì, al tavolino del bar, in posizione strategica per l’osservazione del passeggio femminile, Bubi elabora spesso le sue migliori performances di componimento sessuale… Insomma è lì che scrive e invia sms strategici, erotici, romantici.

Arriva il secondo campari e Bubi diventa un vero marpione!

Aggancia le sue fiamme con una bravura insuperabile. Mentre lancia e raccoglie gli sguardi delle passanti e delle avventrici la sua immaginazione aumenta di pari passo alla sua capacità di punzecchiare il punto giusto.

Grande, Bubi! Riesce a far sentire unica ogni sua donna. E questo, repetita iuvant, è quello che le fa imbambolare! Ed è proprio su questo che Pedro insiste: le sue donne…Già, quelle sono le donne di Bubi. Tutte diverse ma tutte appartenenti a un genere. Certe altre, ad esempio quelle come Giulì, non desiderano che l’amicizia di Bubi e mai e poi mai potrebbero gradire o sognare o credere altro. E’ un passaggio essenziale, questo. Rifletteteci bene, lettori.

Ovviamente lui sa calamitare quel tipo di donna, quello che è già suo per definizione, prima di ogni possesso concreto…

Ecco, entra una cliente che Bubi conosce: accomodati pure al mio tavolo, se vuoi!

La tizia è complicata. All’anagrafe fa Fernanda ma per tutti è Ferny.

Ferny non è Giulì ma non fa parte delle femmine di Bubi. Qualche volta è bello per Ferny scambiare due chiacchiere con quel casanova alternativo di Bubi, altre è un po’ una scheggia di tristezza. Per Ferny quel nulla che è l’assenza di amore è spaventoso. Solo quando l’umore è alto riesce a scovare il lato simpatico di quell’esuberanza sentimental-sessuale che fa di Bubi l’ombelico di mezzo mondo. Quella è una giornata così così, una di quelle in cui Ferny non ride e non piange, semplicemente sta, come se non fosse in terra ma non avesse neppure ali per volare in cielo.

Bubi tenta lo scioglimento del ghiacciaio con una conversazione non troppo futile e non troppo impegnativa: maestro di equilibrismo, Bubi!

Ci riesce e Ferny diventa quasi trattabile. Ma Bubi sa che sono solo attimi di compagnia…Con lei non tenterebbe mai altro. Mettete in nota questa parentesi, è importante per completare il puzzle Bubi. Dovete avere ben chiaro che Bubi porta grande rispetto a quel confine. Non è solo per non cacciarsi nella fatica della donna tortuosa ed esigente che Bubi sta al largo, è autentico rispetto, davvero. Una donna come Ferny potrebbe interessare molto Bubi ma proprio perché ne conosce la purezza non osa rischiare di ferirla.

D’accordo, qualcuno sulla purezza di Ferny avrebbe da obiettare. Ma noi stiamo narrando di Bubi, di Giulì, della loro sensazione dinnanzi alla donna Ferny, il punti di vista altrui non conta…

Quando Ferny lo saluta ed esce Bubi è al terzo campari, armato di cellulare. In pista! Sms mandato a dieci donzelle in rubrica: hai voglia di farmi sorridere un po’? Mi manchi…

Oggi faccio danni, dice al barista. E mentre attende le reazioni invia alla ninfomane Monica un testo delirante: vorrei vederti adesso, subito. Non devo spiegarti il motivo, vero?

Neanche Monica fosse proprio in attesa di leggere un suo sms…in un lampo digita la risposta: sarebbe carino se me lo dicessi, stallone, mi eccita sapere cosa ti fa scatenare tanto desiderio di me.

La maialina vuole giocare, ride Bubi mentre ragguaglia il barista sulle caratteristiche di Monica…Non si offre per un incontro, evita di rispondere e crede di tenermi in caldo con il sesso da cellulare.

Che fai, le rispondi?, chiede il barista.

No, sghignazza Bubi. La lascio ad arrovellarsi di eros e stizza!

Intanto piovono risposte dalle dieci donzelle. Più deliranti del messaggio di Bubi a Monica.

Una manda una fila di sorrisi. No comment, alza le spalle Bubi.

Un’altra tenta la solita filosofia del sentimentalismo oltranzista: forza Bubi, abbracciamo la vita e respiriamo le nostre emozioni…Ti manco davvero? Anche tu!

Questa è proprio in tilt, borbotta Bubi.

Un’altra ancora lo smaschera senza alcun fronzolo: se qualcuna non mi ha già battuta sul tempo eccomi! Casa libera, se vuoi ti accolgo in un sorriso aperto e sensuale.

Che briccona osè, non la ricordavo così spudorata, eh eh, ridacchia Bubi.

E un’altra ancora tenta la mossa languida: ne avrei tanto bisogno anch’io. Ci aiutiamo a vicenda? Forever…

Forever? Giammai, ulula Bubi scolando l’ultimo sorso di campari.

Uhm, chissà su facebook, dai vado a divertirmi on line: così Bubi saluta il barista.

Sono solo le quattro del pomeriggio, andrà da Paoletta per l’ora di cena. Facebook può ancora registrare qualche prodigioso exploit di Bubi!

CONTINUA

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