Bubi lancerebbe volentieri la sveglia dalla finestra. Sono le 8, ha dormito una manciata di ore, c’è già un’aria afosa che non invoglia a muoversi e non è particolarmente entusiasta degli impegni che lo attendono. Fa appello a tutti i dolci pensieri possibili per convincersi ad alzarsi ma il cielo non è prodigo di illuminazioni…
Neanche il buon caffè del suo bar è un toccasana per il suo umore. E’ nervoso, Bubi. Ma fortunatamente la mattinata lavorativa si rivela meno disastrosa del previsto quindi verso l’ora di pranzo qualche nube si dissolve. Sceglie un posticino tranquillo per una caprese e un’insalata di riso, con lui c’è solo il collega Carlo, l’unica compagnia d’ufficio che gradisce sempre. Parlano un po’ di argomenti leggeri poi Carlo si allontana per parlare al telefono con la fidanzata e Bubi, dopo aver preso accordi con Giulì per quella sera in un rapido scambio di sms, decide di mandare un messaggio a Morena.
Morena cara come fai a sopportarmi? Sono quasi imperdonabile, lo so, ma recupererò presto. Ti voglio proprio bene, davvero!
Mentre pensa che dovrebbe temporeggiare e tenersi buona anche Francy, arriva la risposta di Morena, neanche fosse stata con il cellulare in mano in attesa: Bubi sono quasi contenta…per rimediare dovrai fare faville! Scherzo, con te sono molto paziente, chissà come mai…
Bene, una è sistemata. Adesso si concentra su Francy. Per lei ci vuole qualcosa di spiritoso: posso spassarmela quasi sempre ma con te è tutto un altro divertimento, capolavoro! Faccio orari assurdi in questi giorni ma ti prometto che appena riesco organizzo fuochi d’artificio per te…Bacio.
Francy non è Morena, non si precipiterà a rispondere e magari lo farà con brillante noncuranza. Ma a Bubi poco importa, gli basta aver fatto la sua mossa. Pensa anche a Lucy ma quella storia della passione è una matassa delicata, deve elaborare una risposta che non inneschi troppe repliche. E poi, ve lo confido, su quella questione una piccola pausa di riflessione Bubi vuole prendersela. Quella sera vedrà Giulì e sicuramente con lei sarà più facile girovagare intorno all’enigma. Ecco, a Lucy scriverà domani.
Giulì è eccellente in quelle circostanze, Bubi lo sa bene. Naturalmente è anche curioso di sentire notizie su Monica, la ninfomane. Più che altro immagina i toni di Giulì, una replica perfetta della Litizzetto: irriverente, arguta, fenomenale.
Ma le vere protagoniste della conversazione non saranno Monica e Lucy…ma lui, Bubi. Giulì punterà il dito senza tergiversare troppo, Bubi ne è sicuro. E, stranamente, è proprio quello che vuole. Deve passare dall’intelligenza e dalla sincerità di Giulì per alleggerire il fardello. Con Giulì potrà compiere un’opera di introspezione assistita! Il passaggio successivo, la comunicazione con l’enigma Lucy, prenderà la piega giusta, pensa Bubi.
Percorso cervellotico?
Un po’. Bubi non può e non vuole fare a pugni con la propria ombra, inciampare nei propri passi. Deve arginare Lucy senza allontanarla.
Non è che non abbia già sviscerato tutto il possibile sulla sua essenza. Bubi si è sfogliato, letto e riletto mille volte nella vita…Quello che deve ripercorrere con Giulì è quel tassello della passione. Solo lei può aiutarlo nella verifica di corrispondenza tra il suo pendio e quello di Lucy.
Quando Carlo torna al tavolo Bubi è così assorto che non se ne accorge neanche. E’ Carlo a richiamarlo alla realtà con una battuta e un sollecito: Bubi qui si sta bene e mi sa che l’atmosfera concilia le tue meditazioni ma il lavoro ci aspetta, purtroppo dobbiamo andare.
CONTINUA
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