giovedì 15 luglio 2010

Orgasmo drammatico e romantico

Tanto tu hai sempre affondato il dito nella piaga, strega! Bubi ridacchia e la segue in cucina per la rituale punizione con il solletico…fino all’altrettanto rituale “bastaaaa” di Giulì!

Intanto infila in freezer una bottiglia di vodka trovata nel mobiletto delle meraviglie: te l’avevo portata io da qualche viaggio, ricordi Giulì?

Si, dalla Polonia mi sembra. Ottima scelta, speriamo si raffreddi presto. Dai, adesso andiamo in salotto a gustarci il caffè.

Cara Giulì devo trovare una sorta di scappatoia, capisci?

Bubi, Lucy è nella fase dello schianto, ha capito che con te poteva viverla e fin qui non avresti avuto problemi in effetti. Però mentre tu hai elaborato a modo tuo una ricetta di sopravvivenza forse Giulì ha bisogno di un confronto e di uno scambio, vorrebbe sviscerare con te il denso tormento che conoscete. Vorrebbe capire se è possibile riderci su, rialzarsi o scoprire un tragitto nuovo che lasci alle spalle quel senso di insofferenza e scontento. A differenza tua non vuole farlo da sola, forse.

Per Lucy può essere importante credere che esista una via d’uscita…E addirittura non vorrei che maturasse una specie di grande illusione.

In che senso Giulì?

Bubi tu e lei avete deragliato. Siete fuori dai binari dell’amore. Non cercate l’anima gemella, forse non credete possa esistere o che possiate esserlo per qualcuno. Avete completamente cancellato l’ansia e il piacere dell’assolutezza, dell’enfasi, del sogno sentimentale. Non siete nella lunghezza d’onda delle relazioni di coppia, diciamolo alla maniera della portinaia quando blatera sulla moda di fare i single…! Scappate dalle parole, dalle promesse, dalle smanie amorose. Per paura, per fastidio, per orrore. Troppe ferite o troppa sensibilità, sia quel che sia…Magari è la famosa lucidità alcolica tanto felicemente proclamata da Pedro!

Tu hai deciso di sfamarti di momenti. E di lasciarti andare al delirio, alla desolazione o all’esaltazione, come e con chi capita. Senza giudicare troppo le tue donne, senza farti giudicare troppo da loro. Un giorno in fila all’altro senza tenerli legati insieme. E’ un cammino al buio sempre sull’orlo del precipizio. Ma lo sai e preferisci il rischio sull’onda autentica di quello che capita piuttosto che la tranquillità che ti appiattisce o ti scorre addosso fasulla e inquietante.

Lucy questo passo non l’ha ancora fatto. E’ spalmata contro il muro dello schianto, si sorregge con le unghie e con i denti come un cartone animato, non sa se mollare la presa, resistere, tentare il salto dall’altra parte. Con te ha potuto godere di un sesso che le dava l’alito e la dimensione della libertà, della disperazione e della verità. Con te ha pianto di piacere e di smarrimento, scavando fino in fondo alla sua pena e alla sua lacerazione. Con te, nella relatività, ha potuto provare l’orgasmo drammatico e romantico della sincerità, della purezza, della sofferenza.

A Lucy non importa più il futuro ma è angosciosamente aggrappata al presente. Per sopportare la vita forse, Bubi. Con te non ha freni…Come credi di poterla contenere? A lei è arrivata tutta la tua passione, Bubi. Non pensa certo che sia qualcosa di simile all’amore ma sa che è la passione di chi con lei può schiacciare fino in fondo sull’acceleratore.

Ma allora perché parli di grande illusione, Giulì?

Perché è una grande illusione anche quella di credere che tu sia con lei nella fase dello schianto, Bubi.

CONTINUA

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