lunedì 28 giugno 2010

Il rogo della carne, la sgualdrina e il romanticismo

Giulì, l’avevo lasciata “maledettamente pronta ad abbrustolire con me nel rogo della carne”, dice Bubi ripetendo a memoria l’sms di Lucy. Io l’ho messa in congelatore con il mio “prima o poi” che significava volere le redini in mano e comandare la corsa ma credevo non avrebbe pazientato in silenzio. Mi aspettavo qualche melodramma o un po’ di insidie porno-sentimentali.

Vedi Bubi, io sospettavo che il silenzio fosse proprio studiato. E’ diventato un tarlo per te e magari è proprio questo che Lucy voleva…Se invece hai ragione tu, faresti bene a farti sentire e a chiederle come sta, te lo ripeto.

Non mi sono ancora deciso proprio perché anch’io non riesco ad escludere del tutto che sia una tattica questa resistenza. Mah! Dai, andiamo sul pettegolezzo nostrano: cosa sai della ninfomane? Insomma è malata o è solo una che apprezza il volo di partner in partner?

Bubi, il mio collega dice che è una ninfomane e narra di prodezze erotiche a gogò messe a segno con altolocati personaggi.

Non so se questo derivi semplicemente dal fatto che tramite il fidanzato frequenti un giro di ricconi o se le disponibilità economiche dei partner sono motivo di eccitazione, Bubi! Non so se è proprio malata, se gradisce semplicemente l’attività sessuale o se abbraccia la lussuria per fare la bella vita con danarosi signorotti a caccia di evasioni…Quello che posso dirti è che lui la descrive come una sgualdrina e una megera velenosa. Mi sembra strano che abbia messo gli occhi su di te.

Giulì, Giulì… A tutte le donne, pure le arpie, qualche volta aggrada un uomo come me, sai? Uno senza quattrini, senza ansie d’amore, senza assilli sociali. Uno con il quale mangiare quattro emozioni e arrivare a un orgasmo spensierato.

Con te si illudono di essere libere, Bubi. O di circuirti facilmente!

Si, Giulì. Ma…non credi che mi trovino anche un tipo molto affascinante? Ridacchia Bubi con la mano protesa a minacciare il solletico.

Certo, questo è scontato amico mio! Ovviamente direi qualsiasi cosa pur di evitare il tuo attacco, Bubi…

Bubi simula un broncio da bimbo stizzito e Giulì elargisce una generosa manifestazione di benevolenza: scherzi a parte, caro buon vecchio amico mio, tu sei una calamita vivente!

Questa è adulazione, Giulì. Se non fossi sotto la minaccia del solletico passeresti per una delle donne che seduco e abbandono, scherza Bubi.

Abbandoni? Bubi ma tu hai mai abbandonato qualcuna delle tue donne?

Giulì, abbandonare è un verbo perfido. Posso lasciare che si intrufoli in un modo di dire ma in pratica è un esercizio al quale non mi dedico con grande facilità.

Lo so, Bubi. E’ il tuo lato romantico, in un certo senso. Ma è anche il tuo limite e tu capisci benissimo cosa intendo!

CONTINUA

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