lunedì 21 giugno 2010

Vuvuzelas

Ci volevano i Mondiali di calcio. Ci voleva che si disputassero in Sudafrica. Ci volevano le vuvuzelas! Croce e delizia, le vuvuzelas.

Bubi ricorda improvvisamente che quella sera giocherà l’Italia, che ha preso accordi per vedere la partita al bar con gli amici e che proprio poche ore prima Paoletta lo torturava imitando mirabilmente il ronzio di quelle trombette.

Prima di salire in macchina riprende il telefonino. Le chiamate perse sono della mamma, del collega Carlo e di un numero fisso che non conosce.

Telefona velocemente solo alla mamma per assicurarsi che stia bene e accetta l’invito a pranzo per il giorno dopo.

Poi legge i dodici messaggi, in fila e d’un fiato. Per la cronaca quattro sono in realtà un lunghissimo sfogo a puntate di Lella, la crocerossina tornata single. Balzano. Due sono di Giulì. Uno è di Fiorella, quella che ogni tanto gli regala qualche pensiero poetico ed erotico-chic. Uno è di Carlo che, dopo aver trovato il cellulare spento, gli ricorda via sms l’appuntamento delle 12. Altri due sono di Morena, il primo di saluti e baci e l’altro di scherzosa tirata d’orecchie per la mancata risposta al primo. Gli ultimi due sono di una new entry…

La new entry si chiama Monica, è amica di Morena, fidanzatissima, sgargiante donna in carriera. Bubi non sa neanche bene come abbia avuto il suo numero di cellulare ma presume che la fonte di informazione possa essere Carlo visto che sono vicini di casa e frequentatori della stessa palestra.

Il primo sms sembra un approccio fantozziano: Bubi sono Monica, ciao, ti ricordi di me? Fatti vivo. Il secondo ribalta le forme e sfiora la petulanza: Bubi che maleducato, che fai mi snobbi? Non credo di non interessarti…

Bubi non trattiene una risata. Chissenefrega se lo guardano i passanti mentre si scompiscia appoggiato alla macchina!

Quella Monica è uno splendore di donna ma merita sculacciate e le avrà, pensa Bubi.

Si è fatto tardi. Monta in macchina e parte senza rispondere agli sms.

Il dovere lo assorbe fino alle 19. Solo durante una breve pausa pomeridiana sorseggiando un caffè invia un messaggio a Giulì: tesoro ci vediamo questa sera, pronta per le vuvuzelas? E poi una fitta dritta nelle tempie: Lucy, l’enigma Lucy. Vorrebbe scriverle, poi desiste ma gli resta dentro quel tarlo…

Giulì lo invita per una cena frugale prima della partita. Bubi accetta e arriva da lei poco dopo le 20 dopo un rapidissimo passaggio da casa per rinfrescarsi e cambiarsi.

Tra un boccone e l’altro Bubi farfuglia qualcosa su Paoletta e su Lucy che non si fa sentire, Giulì lo ammonisce: mangia e taci, dobbiamo sbrigarci, gioca l’Italia! Mi racconterai dopo, pasticcione. Adesso ci mancava pure Paoletta, accipicchia sei in un ginepraio e ti infili in un altro, Bubi, Bubi…E ride, Giulì.

Corrono al bar. Si siedono con gli amici già appostati davanti al grande schermo allestito per l’occasione, ordinano caffè e grappa e si preparano a sopportare le vuvuzelas!

Ma molte donne, si sa, non amano il calcio. E qualcuna approfitta pure del tifo di mariti e fidanzati per consolarsi con altre passioni. Insomma il cellulare di Bubi si fa rovente…

CONTINUA

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