mercoledì 21 luglio 2010

Incontri inaspettati

La sera dopo la luce di Bubi non sparerà a destra.

Dopo un rocambolesco garbuglio di messaggi, esche, proposte, fughe, Bubi opta per una situazione collaudata. Accetta un invito di Fiorella. Al diavolo Paoletta, Lella, Morena, Monica, Francy…La settimana di stress è ancora appiccicata a Bubi e non ha alcuna forza di districarsi in quel balletto di recriminazioni, strategie, lusinghe. Non ha voglia di complicazioni e di femmine ingombranti. Non è il momento di imboccare direzioni nuove. E neanche di sfoderare sorrisi e conforto.

Con lo stato d’animo che si ritrova Fiorella fa al caso suo. Cenetta informale e veloce, cinema e poi qualche drink da lei. Un orizzonte tranquillo, immagina Bubi. E comunque non noioso e squallido: Fiorella è brillante e accattivante. La sua intelligenza e la sua cultura sono ottimi ingredienti per qualche ora di ottimo livello, poi anche nel talamo Fiorella è raffinata, sapiente e vivace. Non è un vulcano, non è zeppa di astruse turbe, non è smodatamente disinibita, non è una focosa accanita e famelica ma è libera, spontanea, intensa.

Bubi ha bisogno di una serata con Fiorella, ecco.

Senza scossoni, senza sorprese, senza pathos esasperato.

Per le altre ci saranno altri giorni, altre notti, altri momenti…

Non ha neanche voluto vedere Lucy ma non si è negato, le ha scritto un messaggio: Lucy, tesoro, come stai? Una delle prossime sere se vuoi ci vediamo e chiacchieriamo un po’…anche di passione, promesso! Così le ha fatto intendere che aveva già impegni per la serata e ha evitato di dover rifiutare un suo eventuale invito.

La risposta di Lucy è sibillina: ci sentiamo nei prossimi giorni. Sono di fretta, esco a cena. Ciao Bubi.

Un messaggio così non sembra di Lucy, accidenti!

Non c’è ombra di partecipazione, è rapido e incolore, non coglie al volo l’occasione, non ha enfasi o stridule tristezze…

Bubi non replica. Si avvia a prendere Fiorella. Il cellulare segnala l’arrivo di qualche messaggio ma non li legge, si limita a verificare i mittenti: Lella e Paoletta. Ancora.

Fiorella ha prenotato in una pizzeria dove sono quasi di casa, Bubi adora quel posto perché tutto profuma di semplicità e cordialità, entra e si sente davvero bene. Si accomodano in posizione magnifica, entrambi amano i tavoli ad angolo che permettano la vista sulla sala e i gestori lo sanno.

Stanno già sorseggiando la birra con qualche stuzzichino quando Bubi si accorge dell’arrivo di Lucy con un accompagnatore. L’impressione che ha è quella anche se non saprebbe spiegare perché…Insomma l’uomo con Lucy non sembra un amico, un amante, un parente, un collega ma quasi un assistente, un tutore, una guardia del corpo. Chi è? E cosa vede di ambiguo in quella figura?

Invece di distogliere lo sguardo li fissa, aspetta che Lucy incroci i suoi occhi, vuole vedere la sua espressione e se farà un cenno di saluto.

Fiorella si accorge dell’impasse, non si scompone ma chiede con tono cordiale e complice: Bubi tutto bene? Qualche problema? Spero di non essere motivo di imbarazzo…

No, Fiorella, ci mancherebbe, non preoccuparti! Bubi le racconta brevemente qualcosa, ovviamente con elegante rispetto di Lucy. Fiorella, non mi aspettavo di incontrarla, ecco. E poi con quel tizio così misterioso. Comunque stai tranquilla, nessun disagio per me, scusami solo per il minuto di stupore…Dai, godiamoci la nostra serata!

E’ allora che Lucy vede Bubi, sorride e agita la mano in segno di saluto. Bubi ricambia. Sono pronte le pizze, per fortuna sono una squisita distrazione. Fiorella tiene abilmente le redini della conversazione senza petulanti pressioni e Bubi, ancora una volta, l’apprezza infinitamente.

Fiorella, sei una grande donna!

CONTINUA

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