domenica 25 luglio 2010

Questione di feeling

Fiorella è una lezione vivente di impeccabile stile.

Nulla di artificioso, la sua è pura essenza di eleganza cerebrale. Così profonda, così attenta, così educata, così sapiente, Fiorella.

Non è quella eccentrica, da serate un po’ sguaiate, immersa in qualche alone di martirio o di rivoluzione, avvezza alle tattiche di conquista. E neanche quella devota ai lustrini, schiava di qualche stato di brama insaziabile o noiosamente inchiodata a un serioso ruolo da intellettuale. Fiorella è altro.

Con lei Bubi ritrova la carica delle emozioni culturali, sempre.

Con lei Bubi sale i gradini della curiosità, della meditazione, dell’approfondimento. Non c’è il sentimento di amicizia che lo lega a Giulì perché il sesso qui a fatto la sua parte sin dal principio…Ma c’è un feeling molto particolare che corre tra le maestose vallate dell’umana ricerca di dotti nutrimenti dell’anima. E quel sesso lieve e raffinato che corona con magnifica semplicità la loro fusione. Mescolano romanzi e scienza, passi di danza e note, rime poetiche e sociologia. Poi scivolano sotto le lenzuola con lo spirito estasiato e pieno, a rilassare e poi tendere le membra in un esercizio appagante: c’è gioia, ecco.

Pure quella sera. Anzi, forse di più. Fiorella è scherzosamente più animata del solito, intenta a mantenere la promessa di impegno e dedizione al piacere di Bubi!

La favella è fluente e appassionata. E così pure le effusioni. Fanno l’amore e poi parlano ancora fino a cercarsi nuovamente per un accoppiamento più tenero e lento…

Alle 3 del mattino mentre si riveste Bubi lancia un’occhiata ammirata alla camicia da notte di seta bianca che Fiorella ha appena indossato: che classe, bellissima senza fronzoli!

Grazie, Bubi. L’ho ereditata dal guardaroba di mia mamma, da quando è ingrassata pesco spesso negli abiti che non mette più. Sai, più passano gli anni più le assomiglio e così pure le sue cose mi donano…

Le si illumina il viso quando parla della madre. Per Fiorella è un riferimento importante quell’anziana professoressa di lettere e poetessa, buona e brillante di spirito. Il padre, un ingegnere di fama in città, è mancato da pochi anni e il loro rapporto è diventato ancora più stretto e tenero.

Domani vai da lei sul lago, vero?

Si, appena mi sveglio parto. Da lei ci sono anche mia zia e mia cugina che non vedo da mesi, sarà una bella rimpatriata tra i ricordi… Rientro domenica sera per il concerto.

Ehi a proposito di concerto mi presti quel cd che mi hai fatto sentire, Fiorella?

Certo, Bubi, scusami me ne stavo dimenticando.

Buona notte, creatura incantevole!

Buona notte, stupendo mascalzone…

A casa Bubi si butta sul letto vestito e si addormenta.

Stropiccia gli occhi solo quando è raggiunto dalla luce ormai alta con un raggio di sole caldissimo puntato proprio sulla faccia. Sono quasi le 10 di un sabato non proprio di riposo. Insomma Bubi aveva in programma qualche operazione domestica, insomma anche un uomo single ha una casa da accudire, montagne di panni da lavare e stirare e un po’ di spesa a cui pensare.

Rigirandosi nel letto medita una di quelle tabelle di marcia che limano al massimo la fatica e accorciano i tempi di applicazione…

Si alza, prepara la caffettiera, spalanca tutte le finestre, accende la lavatrice. Dopo un tazza doppia di caffè fa si rinfresca un po’ e lava i denti.

Armato di folletto fa sparire tutta la polvere dalla casa. Sistema il letto, lava tutto quello che si è accumulato nel lavandino della cucina e poi stende il bucato. Guarda nel frigo un po’ spoglio e nella dispensa che non elargisce molto di commestibile, decide di stilare una specie di lista delle cose indispensabili e, mentre si siede al tavolo in cucina, accende il cellulare.

Tra i messaggi c’è una ciambella di salvataggio! E’ di Giulì: è tutto buio, non ci sei, domani a pranzo se vuoi vieni da me e poi andiamo in piscina…

Era della sera prima, ovviamente. Perfetto! Giulì arriva sempre a risolvere tutto. Risponde Bubi: arrivooooooo.

Dopo qualche minuto gli squilli alla porta annunciano Giulì: Bubi, guarda che non ho preparato niente visto che non mi hai risposto, faccio al volo un piatto di pasta o può bastare un panino con prosciutto e brie e poi un gelato?

Per me panino e gelato vanno benissimo. Andiamo in piscina dopo?

Si, se ci muoviamo per le 13.30 ci tuffiamo Bubi! Considera che io non mi fermo fino a tardi, devo andare al supermercato…

Giulì, non potevi darmi notizia migliore! Mi unisco a te pure al supermercato, amica mia.

CONTINUA

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