giovedì 29 luglio 2010

Seghe mentali

Bubi sai che molte donne preferiscono non ammettere di avere una relazione sessuale fuori dalla cornice dell’amore…Per Stefania poi è ancora più difficile, credo che sia riuscita solo con te a concedersi una parentesi intima senza le premesse di un sentimento di coppia. E’ innamorata dell’amore, Stefania….

Forse è vero, Giulì. Però con me non ha mostrato alcuna difficoltà, anzi. E’ stata particolarmente intraprendente!

Me l’avevi raccontato, Bubi. E ne capisco il motivo. Ti stima molto, Bubi. Ritiene tu sia un uomo molto intelligente, molto sincero e…molto sensibile e fragile. Tanto sensibile e fragile da collezionare flirt per vincere la paura dell’amore, per non soffrire di abbandoni o tradimenti. Questo e anche altro, Bubi, l’hanno persuasa ad abbandonarsi all’istinto. Aveva voglia di te, pensava che comunque non l’avresti ingannata e, diciamolo, sperava di poterti piacere molto, molto, molto…

Vuoi dire che credeva potessi innamorarmi?

Voglio dire che non lo escludeva e nella peggiore delle ipotesi sentiva che con te avrebbe vissuto emozioni grandi e pulite. C’è anche da dire che tutto è successo in un momento delicato, magari aveva bisogno di provare qualcosa a se stessa, forse di elargirsi uno spazio di libertà della passione. E tu eri l’uomo che non l’avrebbe mai calpestata, capisci?

Giulì ma davvero mi considerano tutte un galantuomo?, ride Bubi.

Forse non tutte ma tante si, ne sono sicura Bubi. E smettila di schernirti, lo sei, a modo tuo ovviamente!

Ci sentiamo ancora qualche volta ma non ci siamo più visti. Prima o poi capiterà o almeno me lo auguro. Dovrei avere più tempo, Giulì!

O meno donne!

Dai, Giulì, ridurre il numero delle tentazioni e dei piaceri è quasi impossibile! Il guaio è che non riesco più a star dietro a tutte…Però mi piace anche questo stato di sospensione quasi perenne, tiene sempre alta la tensione e per me forse è meglio, non rischio di annoiarmi!

Bubi hai mai provato davvero a tirare le fila?

Tirare le fila?

Ti sei mai messo a pensare a tutte le donne che entrano e non escono dalla tua vita, a tutti i giorni e le notti ad inseguire attimi e gemiti, a tutti i messaggi che scrivi e ricevi, a tutti gli slalom tra un appuntamento e un altro, alle moine con le quali giochi, alle risorse mentali che dedichi a ogni alito femminile? Hai messo sui piatti della bilancia quello che dai e quello che ti rimane?

Strega Giulì, ride Bubi rosso in volto, ho iniziato molte volte questo lavoro ma non l’ho mai portato a termine.

Eh fai bene forse a chiamarlo lavoro, accidenti. Richiederebbe le energie di una di quelle occupazioni impegnative e usuranti, Bubi. E ho l’impressione che tu voglia eludere l’incombenza per non trovarti con gli occhi sbarrati sulle mani vuote o con il cuore appeso al filo delle occasioni perdute o strapazzate…Giulì parla dolcemente e con un sorriso di leale vicinanza ma l’affermazione è inevitabilmente pesante.

Grazie Giulì, mi hai rifilato una bella bastonata! Hai ragione, preferisco svicolare. Ma non perché temo il risultato dell’analisi, lo conosco già quindi scelgo di andare avanti senza quelle che Stefania chiamerebbe seghe mentali…

Fare scorpacciate di emozioni in bocconi assaporati qua e là non è reato, sussurra in tono distensivo e ammiccante Giulì: forse, Bubi, la tua filosofia è la migliore!

Non è proprio una filosofia…Adesso facciamo una bella nuotata e al diavolo tutto, un giorno ne discuteremo. E, chissà, magari scopriremo pure qualcosa di più su Stefania.

D’accordo Bubi. Però non stancarti troppo, se questa sera dovesse scapparti una serata di sesso con la sfrenata ninfomane non puoi fare brutta figura, ghigna Giulì…

CONTINUA

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